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Jisung si lanciò sul materasso puntando i suoi occhi sul soffitto bianco. Felix e Wooyoung stavano parlando da soli in cucina sulla questione 'lavoro' mentre Minho e Hyunjin erano chissà in quale parte di quella casa.
Jisung non avrebbe lasciato andare Wooyoung troppo facilmente per dei motivi precisi: punto uno, sapeva che stesse ospitando due serial killer e, quindi, avrebbe potuto benissimo dirlo alla polizia; punto due, sapendo della sua doppia faccia e che in casa avesse Lee Minho, ovvero uno degli assassini più temuti a Seoul, avrebbe potuto avvertire questo suo presunto capo e, così, metterli ancora di più nella merda.
Però se avrebbe segregato in casa sua quello che era conosciuto come un poliziotto, i colleghi si sarebbero fatti due domande sul motivo per cui non si stesse presentando a lavoro e, allora, avrebbero iniziato a fare indagini e tutte quelle cose lì.
Le opzioni disponibili, per ora, erano due: far uccidere Wooyoung da qualcun altro o arrivare ad un compromesso per farlo stare con la bocca chiusa.
"Hey, Sungie." Minho entrò nella camera di Jisung con la scatola del mikado in mano.
"Hey, hyung." La chioma blu si alzò leggermente poggiando la schiena sui cuscini. "Siediti pure." Disse toccando un punto del letto.Minho si sedette sul materasso vicino a Jisung poggiando la scatola del mikado tra le sue gambe incrociate. "Vuoi?" Chiese intanto che apriva la scatola. Jisung annuì aprendo il palmo della mano e aspettando che il maggiore gli porgesse il cibo.
"Chi li ha presi?" Domandò il blu mentre afferrava il mikado che gli aveva appena dato Minho.
"Ne ho prese due scatole oggi."Jisung morse l'inizio del mikado masticando lentamente. Anche la chioma violacea ne prese uno cominciando pure lui a mangiare.
"Che sta facendo Hyunjin?"
"È in camera di Felix ad aspettarlo." Rispose prima di dare un altro morso al mikado.
Jisung sospirò pesantemente. "Quindi Lix sta ancora parlando con Wooyoung?" Chiese più a sé stesso che al maggiore sapendo già quale fosse la risposta.Minho gli passò un altro mikado. "Non ci pensare adesso." Gli disse tornando poi a mangiare il suo snack.
Sul volto di Jisung si formò un sorriso. Per qualche assurdo motivo quelle poche parole lo avevano fatto, anche se di poco, stare meglio.
Per qualche ragione la compagnia di Minho lo faceva sentire al cento per cento al sicuro o, comunque, bene. Aveva sempre desiderato incontrare il killer e adesso che poteva stare con lui ventiquattr'ore su ventiquattro non poteva non dire di essere al settimo cielo. Anche solo scambiare qualche parola con il maggiore gli procurava un brivido per la schiena e gli faceva arrivare l'adrenalina a mille, proprio come la prima volta che si incontrarono. Jisung ringraziava l'esistenza di quella banca ormai distrutta perché, se non fosse mai esistita, Minho non le avrebbe mai dato fuoco per poi derubarla di ogni spicciolo che possedeva e con questo loro due non si sarebbero mai incontrati.
E meno male che quella volta al serial killer era venuta la malsana idea di tornare, dopo un periodo di pausa, di nuovo nel mondo della criminalità partendo con il derubare la Maze of Memories. Peccato che Jisung se lo era immaginato diversamente il loro primo incontro: il suo piano iniziale era quello di beccare Minho durante un suo omicidio ma, essendo che quest'ultimo aveva smesso improvvisamente di 'lavorare', non era riuscito più a capire le mosse dell'assassino. Voleva far conoscere a Minho solo ed esclusivamente J.One, non Han Jisung. Peccato che le cose fossero andate diversamente da come si aspettava inizialmente.
Minho, invece, non si era mai e poi mai immaginato quell'incontro. Ammetteva il fatto di essersi sentito osservato e, addirittura, inseguito in certi momenti e per questo motivo aveva preso dei provvedimenti ma, per il resto, non ci aveva dato poi così tanto peso perchè pensava fosse solo la sua immaginazione. Proprio per questo era andato in pausa, credeva di essere stanco e quindi aveva deciso di staccarsi dal mondo del crimine e farsi una vacanzetta (che vacanzetta alla fine non era perché per la maggior parte del tempo era sempre rimasto a casa). La prima volta che aveva visto il blu al deposito bancario pensò che fosse il solito poliziotto, tipo il capo Kang Rhino. Ma Jisung era diverso, diavolo se era diverso.
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𝐕𝐄𝐍𝐎𝐌
Action"Volevi giocare a preda e predatore pensando di potermi uccidere?" "Beh, se è così allora significa che hai sbagliato persona." TW ! ! I PERSONAGGI DI QUESTA STORIA SONO SOLO DEI PORTANOMI E PORTAVOLTO, NULLA DI QUESTO È REALE ! ! HYUNLIX & MINSUNG...