Terza sfida consecutiva, sempre con e "contro" Dragonfly_Ren. Sempre mille parole, e un nuovo prompt: una storia che avesse come incipit "Purtroppo il fuoco non è la soluzione a tutti i problemi". Mi sono divertita. Non ha senso. Ma già lo sapete.
***
«Purtroppo, il fuoco non è la soluzione a tutti i problemi.»
«Eh?»
Gabriele si era girato a guardare il Grande Vecchio. Non sembrava del tutto sveglio. Fermo, chino in avanti sul suo bastone, con la lunga barba bianca che gli lambiva le cosce, e gli occhi fissi verso le fiamme che ormai avevano finito per lambire anche gli ultimi edifici della città.
«Dicevo che il fuoco non è la soluzione a tutti i problemi, mio Signore.»
«Dici?»
«Dico.»
«Mah.»
Certo che era invecchiato forte negli ultimi tempi, eh. Gabriele aveva corrucciato per un istante le sopracciglia, per ricacciare indietro quei pensieri prima che Lui li notasse. A dire il vero, però, sembrava del tutto disinteressato. Rincoglionito, avrebbe detto, se non fosse stato davvero di pessimo gusto.
«Gabriele...»
«Mio Signore?»
«Ma ti ricordi perché?»
«Perché cosa, mio Signore?»
«Perché avevamo deciso questa cosa. Il fuoco, insomma.»
«Vi era sembrata una buona idea, mio Signore, quando il Consiglio l'aveva proposta.»
«Il Consiglio?»
«Sì, mio Signore. Il mese scorso.»
Il Grande Vecchio si era accarezzato la barba con la mano libera, quella che non si appoggiava al bastone. Aveva sospirato forte, una, due, tre volte. «Il mese scorso?»
«Sì.»
«Il mese scorso iniziava la primavera, in questo emisfero. Vero?»
«Sì, mio Signore.»
«Che scelta curiosa, il fuoco in primavera. Il fuoco è una cosa più estiva, non trovi?»
«Forse avete ragione.»
«E perché non abbiamo scelto l'acqua?»
Gabriele aveva stretto le labbra. «Ehm, come vi ricorderete, l'abbiamo già provata.»
«E non ha funzionato?»
«Ha funzionato, mio Signore. Fin troppo. Ci sono voluti mesi di lavoro con i secchi per asciugare tutto. Alcuni animali sono andati dispersi e non li abbiamo più trovati. Poi è stata questione di poco, ed eravamo punto e a capo.»
«Ah sì?»
«Sì.»
«Lavoro con i secchi?»
«Esatto, mio Signore.»
«E chi lo ha fatto?»
«Chi volete che lo abbia fatto? Noi, mio Signore. Non è che ci fossero poi così tante altre braccia da far lavorare.»
Il Grande Vecchio aveva annuito piano. Continuava ad accarezzarsi la barba. «E quindi stavolta il fuoco.»
«Già.»
«Ma la gente...»
Un lungo istante di silenzio. Il Grande Vecchio sembrava essersi appisolato, con gli occhi quasi socchiusi davanti all'incendio che ormai divampava senza controllo.
«La gente, mio Signore?»
«L'avete avvisata?»
«Mio Signore, il fuoco è per punirli. Se li avvisassimo, non avrebbe molto senso la punizione, non trovate?»
«Ah. Sì, sì, giusto.»
«Abbiamo avvisato solo chi avevamo deciso che si dovesse salvare, mio Signore. Ricordate?»
«Eh?»
«Ricordate?»
«Ehm, sì, sicuro.»
«Li abbiamo avvisati, a quest'ora devono essere già in salvo.»
Il Grande Vecchio aveva annuito ancora. «Ma perché non abbiamo usato l'acqua?»
Rincoglionito del tutto. Gabriele si era sforzato di parlare con calma. «L'avevamo già provata, mio Signore.»
«E non ha funzionato?»
«No, non ha funzionato.»
Il Grande Vecchio aveva annuito ancora. «Ah, già, sì, sì.»
«Che ne dite, mio Signore, vogliamo tornare indietro? Non c'è poi molto da fare, ormai, qui.»
Il Grande Vecchio aveva fatto un cenno impossibile da interpretare. Poi però si era voltato e aveva iniziato a zoppicare, piano piano, nella direzione da cui erano arrivati. Gabriele si era affrettato a raggiungerlo e a offrirgli il braccio.
«Gabriele.»
«Ditemi, mio Signore.»
«Ma perché abbiamo dato fuoco a tutto?»
«Non ricordate? Il Consiglio...»
«Il Consiglio è un branco di vecchi bacchettoni.»
«Ma, mio Signore, sono i vostri più fedeli ministri!»
«Bacchettoni.»
«Uhm, va bene, bacchettoni.»
Avevano camminato per un po', nella direzione del sole che sorgeva.
«Gabriele.»
«Ditemi, mio Signore.»
«Ma perché non abbiamo usato l'acqua?»
Gabriele si era imposto di contare mentalmente fino a cento, prima di rispondere. «L'acqua non funziona, mio Signore.»
«E una pestilenza?»
«Il fuoco è più igienico.»
«Abbiamo già provato con la pestilenza?»
«No, non ancora. Però magari possiamo tenerla presente per le prossime volte.»
«O le cavallette, Gabriele. Anche quelle, secondo me. Meglio del fuoco. Fa troppo freddo, in primavera, per il fuoco.»
«Lo terrò presente, mio Signore.»
«Appuntalo da qualche parte. Acqua, però. L'acqua è sempre la prima scelta.»
«Sì, mio Signore.»
Il Grande Vecchio si era fermato. Si era girato di nuovo, indietro, dove ormai il fuoco diffondeva vaste nubi di fumo nero nel cielo schiarito dall'alba.
«Gabriele.»
«Ditemi, mio Signore.»
«Ma non sarebbe stato meglio usare l'acqua?»
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Cabaret
Cerita PendekIn alcuni dialetti, il cabaret è il vassoio di pasticcini. E questa raccolta è una varietà di storie, di lunghezze e gusti diversi: racconti storici, romantici, slice of life, horror e altre piccole cose.