Capitolo 10: Good or bad news?

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«Che succede? Sto morendo?», domandó innocentemente.

«No, ma... c'è qualcosa che non va.», affermò, muovendo l'attrezzo sul suo stomaco.

«Dobbiamo andare di là, devo parlarvi di qualcosa di importante.», disse il medico prendendo un pezzo di carta per pulire lo stomaco di Louis.

Dopo aver rimosso il gel dalla porzione di pelle fece alzare il minore, che improvvisamente ebbe un nuovo giramento di testa. «Hai la nausea?», domandò come se non fosse sorpreso.

«Un po'. Adesso mi gira molto forte la testa, però.» confessò poggiando i piedi sul suolo, camminando in direzione di Harry.

«D'accordo. Seguitemi.», li istigò uscendo dalla stanza con l'ecografo per dirigersi dietro la sua scrivania, pregando i due di sedersi nelle sedie si fronte.

«Louis...», iniziò, grattandosi il palmo della mano. «penso che tu debba considerare l'opzione di parlarne solo con me, prima. È una notizia molto spiazzante e dura.», lo informò. Il liscio scosse la testa convinto, «Condivido tutto con Harry, lui sa tutto di me, voglio che sia ancora così.», sussurrò guardandolo.

Harry gli strinse la mano, portandosela poi alle labbra per baciare le nocche, poi gli sorrise sincero, annuendo.

«Bene.», sospirò il medico. «Allora Louis... dopo essere stato informato di quello che ti è successo... avevo completamente escluso un'opzione.», spiegò.

«Ma i risultati degli esami mostrano un elevato numero di estrogeni, che solitamente in un uomo sono presenti solo se egli è un portatore, in gravidanza, per di piú», annunciò, intrecciando le sue dita. Intanto la prese di quelle di Harry divenne più stretta.

Le dita di Louis dolevano per la forte stretta, ma era troppo attento alle parole del medico per accorgersene.

«Contanto la tua isterectomia, ho supposto che ci fosse davvero qualcosa che non andava, così ho appena fatto un'ecografia completa al tuo addome, il risultato è questo.», disse porgendogli un foglietto che sembrava essere una polaroid.

Era l'ecografia del suo addome.

«Cosa significa questo?», domandó impassibile, il riccio. «Be', ecco, è molto difficile dirlo, ma...», sussurrò il medico.

«Cosa. Significa.», pronunciò di nuovo, Harry, gli occhi socchiusi.

Il medico annuì e si rivolse al minore. «Louis.», lo chiamò, egli alzò lo sguardo dalla foto al suo sguardo, annuì. «Quello è il tuo utero, e quella che stai vedendo è un'ecografia che dimostra perfettamente che sei incint-», il rumore assordante della sedia che quasi veniva ribaltata interruppe le parole del medico.

Il corpo di Harry tremava irrefrenabilmente e i pugni erano stretti, le nocche bianche. Gli occhi di Louis si fermarono nei suoi e non riuscì a riconoscerlo. Quello non era Harry. Poco dopo, Harry scomparve da quella stanza, lasciando Louis da solo.

Louis si alzò e lo ricorse, scusandosi con il dottor. Corden.

«Harry!», urlò alle sue spalle. «Harry!», gridò di nuovo afferrandogli uno dei pugni stretti ai lati del corpo, quando lo raggiunse.

«Non toccarmi, Louis.», ringhiò. «Cosa? Perché? Io...», il maggiore si voltò immediatamente quando il liscio pronunciò il "Perché?".

«Perché?», domandò sarcastico. «Perché?», disse ancora. «Andiamo Louis, perché... cazzo... ti sei inventato una fottuta storia sul fatto che tu avessi perso un bambino, cazzo. Porca puttana, non era vero niente. Volevi solo che io ti dessi un bambino, non é così?», rise isterico. Louis era impassibile.

Innocent || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora