Capitolo 15: Happy Christmas Day!

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Il mattino seguente era, ovviamente, l'inizio della bellissima giornata di Natale.

Louis si sveglio per primo e decise intraprendente di preparare una buona colazione speciale per lui e il suo ragazzo.

Ancora ingarbugliato tra le braccia del riccio, notò come il suo stomaco andasse in subbuglio solo osservando i lineamenti di Harry.

Un improvviso conato lo fece scappare dalle sue braccia, dirigendosi nel bagno presente nello stesso piano.

Una volta arrivato in bagno, non perse tempo ad accovacciarsi di fronte al wc bianco latte e rigettare tutto, emettendo suoni che lasciavano intendere il dolore e il disgusto che provava.

«Oh, piccolo mio, stai bene?», gli domandò Harry sulla soglia della porta, prima di raggiungerlo in fretta e furia. Le sue mani gli carezzarono la schiena lentamente, poi ne spostò un sulla sua fronte, spostando la frangia sulla fronte madida.

«Sì Haz, non preoccuparti. Solo normalissima nausea mattutina.», sussurrò sedendosi sui talloni, gettando il capo indietro. «E sono ancora di nove settimane, mi sembra già di averne vissute trenta.», piagnucolò accarezzandosi la pancia di pochi mesi.

«Vuoi tornare a letto, honey?», chiese unendo la sua mano a quella del suo ragazzo dai magnifici occhi azzurri. Il minore annuì, alzando la testa e, aiutato da Harry, si mise in piedi con delle difficoltà. Le vertigini si verificavano sempre più spesso durante la sua gravidanza e sicuramente al momento non aveva il massimo delle sue forze. Il riccio lo aiutò a camminare in direzione della loro camera e lo fece distendere a letto.

«Sono solo le sette Lou, possiamo coccolarci ancora un po' a letto.», lo informò controllando l'ora nel suo orologio da polso costoso, probabilmente valeva molto più del vecchio appartamento di Louis.

«Sì.», mormorò cadendo in un sonno profondo, dopo essersi poggiato sul petto di Harry, che si era steso al suo fianco. Il maggiore gli baciò la fronte, avrebbe potuto spaccarsi la mascella per quanto il suo sorriso fosse raggiante in quel momento, osservando l'amore della sua vita sentirsi al sicuro tra le sue braccia.

«Harry!», lo chiamò sbuffando, nervoso per il loro ritardo eccessivo. Dopo essersi nuovamente messi a letto si erano svegliati all'incirca intorno alle dodici e trenta e sarebbero dovuti essere a casa di Gemma all'una e mezza, non avevano decisamente molto tempo, soprattutto quando il riccio cercava di allungare spesso le mani dentro la doccia, scaturendo risate ed eccitazione da parte di Louis.

«Harreh!» urlò più forte, mentre si trovava al piano terra, mentre aspettava che Harry scendesse le scale lucide. «Scusa scusa!», gemette Harry scendendo velocemente i gradini, due alla volta, «Non riuscivo a trovare le scarpe.», disse grattandosi la nuca. «Andiamo Harry, siamo in ritardo.», disse Louis uscendo dalla porta di ingresso senza neppure guardarlo in viso.

Harry lo osservò senza dire una parola, mentre muoveva il suo bellissimo culo nel suo paio di leggings neri aderenti, che non lasciavano nulla all'immaginazione. «Lou,» lo chiamò inseguendolo, dopo essersi reso conto di essere rimasto imbambolato. «Lou!», lo richiamò, ma non ricevette nessuna risposta se non il rumore della portiera della Range Rover. Sbuffando si avvicinò all'auto, capendo che Louis era arrabbiato con lui.

Non appena mise piede in auto, sentì un singhiozzo provenire dal sedile al suo fianco, si girò immediatamente quando si rese conto che proveniva dal castano. «Amore...», fece per avvicinarsi a Louis, che aveva in viso coperto dalle sue due mani e dalla frangia caduta sulla fronte, ma quando la sua mano sfiorò il polso di Louis, la mano di questo spostò facendo si che il suo sguardo fulminasse il riccio.

Il ragazzo dagli occhi verdi deglutì a vuoto, prima di prendere la sua mano nella sua e sussurrare un "Che succede piccolo?" che avrebbe causato la sua morte, molto probabilmente. Quel "molto probabilmente" non impiegò molto a divenire un "certamente", data la reazione del più piccolo.

Innocent || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora