Capitolo 19: The Rose That Blossomed In The Wrong Place.

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«SORPRESA!»

«E' arrivato il momento di scartare il tuo regalo, futuro papà.», si alzò dalla sedia in legno, dalla spalliera in pelle color panna. Chissà come si ridurranno quando i bambini saranno cresciuti un po'  si domanda Louis. Quando era piccolo, essendo un bambino molto creativo e aperto a nuove esperienze, decise di scrivere un po' sul suo divano di pelle bianco latte; conoscendo Troy, si può intuire come egli ha deciso di risolvere la situazione dopo esserne venuto a capo.

«Oh, be'. Non sto più nella pelle a causa di questi regali, poggiati su questo tavolino da quando sono entrato qui. Voglio aprire questo qu-», si alzò anche Harry, seguito dai ragazzi e Gemma con Sunny tra le braccia, più attiva che mai.

«SI! Zio que-sto è il mio re-galo.» esclamò. La bocca intenta a masticare un pezzetto del muffin al cioccolato appena addentato. Il giovane riccio decise di sbirciare un po' dentro la busta che aveva appena afferrato, insieme a quel piccolo sacchettino.

«Forza, apri.», lo istigò Gemma. «Ti piacerà.» aggiunse poi, aggrappandosi al corpo della figlia con più forza, facendola rimbalzare leggermente in modo da poter cambiare la sua posizione.

Harry le rivolse uno sguardo dubbioso, guardando all'interno del sacchettino, dove trovò ciò che sembrava essere una brochure, un opuscolo di un qualche viaggio tutto cuori. «Oh» sospirò sbalordito. Tirò fuori l'opuscolo più velocemente, osservando due biglietti cadere dalla stessa busta.

Potrà anche sembrare piuttosto banale, ma lì risultava ogni dettagli di quel viaggio che avrebbe intrapreso con Louis. Destinazione: Parigi, città dell'amore. Il cliché dei cliché. Una suite in un hotel proprio nelle vicinanze della Torre Eiffel. Una settimana, si parte girono dieci e si torna il diciassette.

«Oh mio Dio, Gems!», rimase completamente stupito da quel regalo, certamente non era qualcosa che si aspettava di ricevere dalla sorella.

«E il mio biglietto?! E' molto più importante, zio Hazzy.», affermò mettendo il broncio, la piccola Sunny. «Hai ragione amore, la leggo immediatamente!» la rassicurò tirandola fuori dalla piccola bustina da lettere di un azzurrino molto chiaro.

«Auguri di buon compleanno zio Hazzy, sei lo zio migliore che abbia mai avuto. - Harry interruppe la sua lettura per fare un commento - anche l'unico, piccola. - riprese poi a leggere la breve didascalia. - non sono certa di questo in realtà, forse lo è di più lo zio Lou, però ti voglio taaaaanto bene, anche tu mi vuoi bene? (ho fatto la rima!) xxx.», ridacchiò infine, leggendo la frase racchiusa fra le parentesi tonde.

«Certo che ti voglio bene, e tu sei la mia nipotina preferita! Al contrario di te che preferisci lo zietto Lou», affermò Harry, abbracciandola mentre lei lo avvolgeva completamente con il suo corpicino. «Ma sono l'unica, zio H! E poi lo zio Louis è più divertente, tu sei noioooso. Quando vengo a casa vostra mi fai bere solo frullati verdi e mangiare frutta, tipo le banane, invece lo zio Lou mi fa i dolcetti!», protestò, ma rise quando lui la cosparse di baci.

Gli occhi di Louis iniziarono a scrutare la scena in maniera più attenta, come il riccio interagiva con la nipote di quasi tre anni che ridacchiava tra le sue braccia. Non poteva far altro che pensare a come sarebbe con i suoi bambini fra le braccia. Li avrebbe amati allo stesso modo?

«Di chi è questo regalo qui?» la voce di Harry scosse i suoi pensieri, cacciandoli nel retro della sua mente, soprattutto perché era il suo regalo che aveva fra le mani. A quanto pare aveva pensato talmente a lungo da perdersi la visione del regalo di Liam, Zayn e Niall (che non esitava a fare il terzo incomodo fra i due).

«Oh, è il mio H.», disse, risultò un po' troppo nervoso a causa dell'ansia che lo assaliva: "e se non dovesse capire il vero significato del mio regalo?" oppure "e se pensasse che sono egocentrico?" e un'altra sfilza di paranoie per lo più infondate che invadevano la sua mente poco lucida.

Innocent || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora