Chapter 24

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Capitolo 24.


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Michael's P.O.V.


Mi svegliai la mattina seguente udendo qualcuno chiamare il mio nome. Aprii lentamente gli occhi per poi rivelare la stessa donna del giorno precedente.

"Michael, adesso ti portiamo a casa. D'accordo?" Disse mia madre, spostandami alcune ciocche di capelli ricadute sul volto.

"Uhm ... d'accordo." Mi misi seduto e lei mi porse degli indumenti con i quali mi sarei cambiato.

"Anche Luke è qui. E' quel ragazzo di ieri, te lo ricordi vero?" Mi domandò l'uomo che apparentemente era mio padre.

Mi lasciava davvero confuso il fatto che tutti mi parlassero come se fossi un bambino. Sapevo che almeno non ero più giovane di un teenager, e allora perchè tutti mi parlavano come se avessi 5 anni?

"Ti aspettiamo all'ingresso, tesoro." La donna mi lasciò un bacio sulla fronte, per poi uscire mano nella mano con l'altro uomo.

Mi diressi in bagno e decisi di darmi uno sguardo allo specchio.

Il mio primo pensiero fu perchè diamine avevo i capelli celesti? e qual'era il mio colore naturale? 

Notai che ero anche abbastanza alto. E davvero, davvero pallido. Forse non uscivo spesso?

Ciò mi fece chiedere cosa facessi prima di oggi. Che cosa facevo? Visto la mia pelle pallida, sono sicuro stato chiuso in casa la maggior parte del tempo.

Mi cambiai nei vestiti che mi erano stati portati, e non potei che spalancare gli occhi alla vista di quei colori così lucenti sui vestiti. Una maglietta rossa e dei jeans blu che sentivo dannatamente larghi.

Una volta finito di cambiarmi, uscii dalla stanza per poi dirigermi verso l'ingresso  dove mia madre e mio padre stavano aspettando. E notai che anche Luke era presente.

Non penso di aver notato ciò la notte precedente, ma questo Luke era estremamente attraente. Non sapevo se mi fossero mai piaciuti i ragazzi prima d'ora, ma ora potrebbe esserlo.

Dovevo fare a Luke domande sulla nostra amicizia in quanto ero curioso di sapere se eravamo buoni amici o se parlavamo semplicemente ogni tanto. Ma dal modo in cui ha reagito quando ha visto che non mi ricordavo di lui e da come sembrava tenere a me, non mi sembra uno di quegli amici con i quali parli solo una volta o due.

"Michael? Mi hai sentito?" Una voce mi risvegliò dai pensieri. Quella di Luke.

"Uh ... no, scusa. Che hai detto?" Domandai.

"Ho detto che adesso andiamo." Sollevò un sopracciglio. "Stai bene? Ti senti bene?" 

"Sto bene ... stavo solo pensando." Risposi con un sorriso. Luke annuì semplicemente, e poi ci dirigemmo verso l'auto.

"Ho una mia macchina?" Chiesi a Luke una volta entrati nella vettura.

"No ... in realtà non hai mai imparato a guidare." Rispose.

"Oh ... uhm ... perchè?" Perchè non ho voluto imparare a guidare? Sono sicuro che non appena ho compiuto i miei 16 anni mi sarei disperato pur di imparare a guidare, come ogni teenager.


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Daniel → Muke (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora