Chapter 6

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Capitolo 6.

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Odiavo davvero andare a far compere per la scuola, dal momento che ciò stava a significare che l'estate era praticamente finita - e per me lo era. La scuola sarebbe cominciata tra una sola settimana, per questo mamma mi portò a comprare nuovi vestiti.

A detta di tutti questa scuola non possedeva l'aria condizionata, e dunque all'interno faceva tipo dieci volte più caldo rispetto all'esterno.

E tanto per peggiorare le cose, quel giorno la pioggia non faceva che andare e venire. Un minuto prima il sole, quello dopo la pioggia.

Mentre eravamo sulla via del ritorno ha cominciato a piovere fortemente, e sospirai, sapendo che mi sarebbe toccato correre dentro casa per evitare che le buste si bagnassero.

Una volta arrivati, notai Michael scappare via di casa, immerso nella pioggia battente con addosso un completo da canguro.

“Merda, mamma, devo aiutare un amico.” Scesi dall'auto non appena si lsi parcheggiò e attraversai frettolosamente la strada là dove Michael stava strappando i fiori dal suo prato.

Tirava i fiori fuori dai loro vasi, come se fosse alla ricerca di qualcosa del ti...

“Michael!” Lo chiamai più forte che potei, poichè il rumore della pioggia che si scagliava sul pavimento era abbastanza forte.

Deve avermi non sentito in quanto continuava a strappare via tutto, sporcandosi di fango, infradiciato dalla testa ai piedi.

Corsi verso di lui, tirandolo poi via dai vasi delle piante, dirigendolo sotto il portico di casa sua.

“Michael, che succede?” Domandai, sperando che si calmasse.

Ma non lo fece, continuò a sproloquiare sul fatto di essere un pessimo amico e di aver perso qualcuno e io ero solo così confuso. Dovevo calmarlo in qualche modo, così che potesse darmi una corretta spiegazione di ciò che stava accadendo.

Ma come potevo farlo? Senza pensarci feci scontrare le mie labbra con le sue, e finalmente stette zitto.

Non ha ricambiato, ciò mi fece giungere alla conclusione che non voleva. Eppure non si è tirato indietro fino a quando non l'ho fatto io.

“Q-questo che cos'era?” Balbettò, completamente confuso.

Non avrei dovuto approfittare di quella situazione in quel modo. Dannazione.

“Uh, era ... era un bacio.” Risposi.

Lui si corrucciò. “Perchè mi avresti baciato? I baci non sono per le persone che si amano?” 

E mi sentii un po' ferito da quel commento. Sapevo perfettamente che non avrebbe potuto amarmi, ma ha fatto ugualmente male perchè lo ha detto come se non gli piacessi nemmeno un po'.

Decisi che la miglior cosa da fare fosse quella di cambiare argomento. “Perchè eri qui fuori, Michael? Che ci facevi sotto la pioggia? Potresti ammalarti, lo sai.” 

“Ho perso Daniel. Noi...noi abbiamo litigato la notte scorsa e...e credo che sia scappato via.”  Volse lo sguardo verso il basso, imbarazzato. “Sono davvero un pessimo amico, Lukey.” 

“No, non lo sei. Sei un amico meraviglioso.” Sospirai, avvolgendolo in un abbraccio che parve apprezzare. Gli lasciai un bacio sulla fronte prima che nascondesse il volto sulla mia maglietta.

“Michael!” La mamma di Michael aprì velocemente la porta, per poi notare che suo figlio era proprio lì tra le mie braccia. “Oh dio Michael, ma sei un disastro!”

Michael alzò il volto, scoprendosi, quando notò Daniel tra le mani di sua madre. “Daniel!” Saltellò, acchiappando il suo leoncino e stringendoselo al petto.

“E' finito nella lavatrice quando ti ho cambiato le lenzuola. Scusami, Michael.” Si scusò, e Michael continuò ad abbracciare Daniel sussurrandogli cose del tipo quanto fosse dispiaciuto.

“Hai visto, Mikey Mouse? Va tutto bene.” Gli sorrisi. “Perchè adesso non rientri così ti riscaldi? Non voglio che tu ti ammala.” Sua madre mi sorrise, e Michael annuì con riluttanza.

“Okay Lukey.” Mi abbracciò. 

“Ci vediamo domani.” Dissi, ricambiando a mia volta l'abbraccio.

E mentre faceva per tornarsene dentro si bloccò. “Lukey...è una cosa brutta se...se quel piccolo bacio mi è piaciuto?” Chiese timidamente. 

Ed io non potei fare a meno di sorridere. “Certo che no, è piaciuto anche a me.” 

Ricambiò il sorriso, con tanto di un lieve rossore sulle sue guance. “Meglio se rientro...la mamma mi aspetta.” E con ciò, rientrò a casa.

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-Translator corner.

Ssupp guyss,
Non aggiorno da una settimana tipo,scusate,la scuola mi odia okay.
Sappiate che amo i vostri commenti, da morire, giuro! Mi tirano sempre su di morale e boh aw si. Vi lascio ai vostri feels.
Ci sentiamo al più presto, stellinate  e commentate ^^ 
Baci!

Daniel → Muke (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora