23. Come se lui sapesse

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Giulia's Pov

L'incontro con Luca ha messo in pericolo anche l'ultimo granello di tranquillità che si era andato a creare nel giorno prima del suo arrivo. E così la storia era ricominciata da capo con l'unica differenza che ora più che mai eravamo consapevoli di dover risistemare le cose per poter vantare il buon nome di branco.
Non correndo più pericoli diretti per via di Luca e Camilla decido così di tornare a casa da mia madre; la mia lunga assenza l'aveva portata ad essere da sola per troppo tempo e solo l'idea mi faceva sentire estremamente in colpa. Speravo sapesse che lo stavo facendo per il suo bene.
Così tutti noi cerchiamo di prendere coraggio e ricominciamo a ricostruire noi stessi dalle nostre basi. Io e Giorgia torniamo a casa mia, Francesca riabbraccia i suoi genitori mentre Fabio e Leonardo si prendono un po' di tempo per loro. Come ai vecchi tempi.
Tutto sembra pian piano riprendere il ritmo giusto, le risate di mia madre tornano a riempire le mie giornate, la testa di Fabio ricomincia a spuntare dal mio lucernario già dalla mattina presto e con coraggio ci ripresentiamo a scuola dopo innumerevoli assenze.
"Buongiorno piccola" dice Fabio calandosi dal lucernario stando attento a non fare rumore per non svegliare anche Giorgia

Si infila lentamente nel mio letto e con delicatezza mi abbraccia da dietro lasciandomi dei piccoli baci sul collo che sanno tremendamente di casa.
"Come ti senti oggi?" mi chiede sfiorando il mio fianco per non farmi del male

"Va meglio, le ferite si stanno rimarginando ma..."

Mi giro verso di lui e lo guardo. Ho bisogno di trovare la forza nei suoi occhi come ogni giorno da quando ci siamo riavvicinati.
Certo, va tutto bene, ma dentro di me qualcosa si sta rompendo lentamente e nella maniera più assordante possibile.
"Per quanto io ci provi i miei occhi non hanno più il colore che mi ha lasciato mia zia" gli dico con un filo di voce cercando di trattenere le lacrime "sono davvero stanca Fabio, non riesco più a sopportare alcun tipo di dolore" continuo

"Vedrai che troveremo una soluzione insieme" dice abbracciandomi "hai tutto il branco con te, non dovrai sopportare altro da sola"

In quel momento tra le sue braccia sento il peso che porto da tempo sulle spalle alleggerirsi come non succedeva da un po'. Mi sento meglio, sto meglio, quando c'è lui al mio fianco.
Appoggio la mia fronte al suo petto e mi concentro sul suo battito regolare che scandisce il tempo del mio, lento, pulito, calmo.
"Questa storia deve finire" dice Giorgia rompendo quel momento quasi magico che si era creato "Non posso svegliarmi ogni mattina con voi abbracciati nello stesso letto, come a ricordarmi che la mia vita sentimentale fa schifo" continua a borbottare prendendo i suoi vestiti dall'armadio

"Come fai a parlare così tanto di prima mattina?" le chiedo istigandola

Senza rispondermi si gira fulminandomi con lo sguardo, così tanto, che mi nascondo tra le braccia di Fabio in modo da avere un sorta di protezione da quell'essere.
"Strega" le dico rimanendo nascosta

La sento ridere mentre si allontana per andare in bagno e di rimando sorrido anche io; amo questo nostro rapporto che si è andato a creare e a riprendere con il tempo. Senza di lei non credo che le giornate avrebbero questo colore.
Do un bacio a Fabio, prendo coraggio e mi costringo ad alzarmi per scegliere qualcosa di decente da mettere per affrontare questo nuovo giorno di scuola.
Abbiamo ripreso ad andare da ormai una settimana e la nostra presenza, che prima era considerata come una visione, è tornata alla normalità di tutti togliendo da noi ogni tipo di occhiata sospettosa o incuriosita.
"Giulia siete in ritardo, vedi di muoverti altrimenti ti prendo a calci fino a scuola" urla mamma da dietro la porta

Giorgia mi guarda divertita e prima ancora che potesse dire qualcosa mia madre la anticipa dicendo:
"Vale anche per te Giorgia, ti ho sentito"

Iniziamo a ridere come ormai era solito fare e, senza aspettare oltre, decidiamo che forse è meglio scendere. Prima di chiudere la porta alle mie spalle però, mando un bacio a Fabio facendogli cenno di aspettarci fuori.
Voglio ricominciare con calma, mettendo pezzo dopo pezzo tutto al suo posto senza sovrapporre per ora le mie due vita che riescono ad andare a malapena d'accordo.
"Vi ho lasciato la colazione sul tavolo" dice mamma mentre scendiamo "Sbrigatevi e vedete anche di non prendere impegni per questa sera. Ho messo a lievitare l'impasto per la pizza"

Nipote di un AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora