26. L'odore del sangue

15 0 0
                                    

Giorgia's POV 

"Ali aiutami a trovare la maglietta o il tuo capo troverà anche me qui dietro" urlo ad Alissa mettendo a soqquadro l'intero sgabuzzino

"Ahahahah qualcuno qui si sta facendo prendere dall'ansia" mi risponde lei rivestendosi con tutta calma 

Da quando le nostre labbra si sono incontrate per la prima volta non abbiamo fatto altro che cercarci, rubando al tempo ogni minuto buono per poterci vedere. La sgabuzzino nel retro del locale dove lavora Alissa è diventato ormai il nostro piccolo nascondiglio anche se, a dirla tutta, ogni momento potrebbe essere buono per essere scoperte da qualche suo collega o addirittura dal suo capo. Come in questo caso.
"Che ne dici di fermarti un istante?" dice Alissa prendendomi per i fianchi per riportarmi alla realtà

I suoi occhi fissi su di me fanno si che la preoccupazione dettata dal momento svanisca, così da lasciare spazio al solo pensiero del tocco delle sue mani sulla mia pelle. Si avvicina lentamente e mi bacia, spingendomi delicatamente verso un piccolo mobile su cui mi fa sedere. Apro le gambe in modo che possa mettersi tra di esse, così da averla ancora più vicina a me. Il suo respiro si sincronizza con il mio e uno strano calore si fa strada in ogni centimetro del mio corpo, su e giù, all'impazzata.
"Va meglio?" mi chiede staccandosi da me senza però allontanarsi 

I suoi occhi sembrano in grado di guardarmi dentro ogni volta che incrociano i miei, come la prima volta in cui l'ho vista. In pochi istanti mi sono sentita messa a nudo, come se sapesse già ogni cosa di me. Ogni segreto più profondo.
"Forse un pochino" le rispondo sorridendo appena

"Quanto basta per trovare la maglietta che hai sempre avuto davanti agli occhi?"

Senza rispondere seguo con lo sguardo la sua mano che indica una pila di sedie proprio davanti a noi, con sopra la maglietta che era diventata invisibile fino a quel momento. Riporto i miei occhi su di lei e, con una leggera spinta, la allontano da me in modo da avere spazio per riprendere la maglia e rimetterla subito.
"Devo essere sincera, ti preferisco senza" dice Alissa interrompendo il mio silenzio punitivo 

"E io preferirei che tu non perdessi il lavoro" le rispondo voltandomi 

"Sai cosa ti dico invece? Penso che per una volta potrei assecondare questa mia voglia di averti tutta per me" dice prendendomi per mano prima di iniziare a trascinarmi fuori dal locale uscendo dalla porta sul retro "Fammi strada" continua una volta fuori

"Alissa non scherzare, non ti lascerò perdere il lavoro. Ci possiamo vedere in un altro moment-"

Senza darmi modo di finire la frase mi tira a se facendo sbattere il mio corpo contro il suo, solo per zittirmi con un bacio che sa tremendamente di lei.
"Fammi strada Giorgia"

Senza ribattere ancora le riprendo la mano stringendola appena iniziando poi a camminare verso casa di Fabio, l'unica dove mi sento al sicuro in questo momento.
Passo dopo passo però la consapevolezza che potrei incontrare Francesca mi fa quasi rallentare, come se la paura di vederla mi trascinasse verso il senso opposto. Nonostante Alissa sia in grado di farmi perdere completamente la cognizione del tempo e della paura non riesco a fare a meno di vedere il viso di Francesca ogni volta che chiudo gli occhi. I miei sogni hanno come base il colore verde dei suoi occhi, che mi perseguitano in ogni momento senza lasciarmi alcuna via di fuga.
Sento la mano di Alissa stringere appena la mia, come per richiamarmi dal turbine di pensieri in cui mi stavo perdendo. In cui spesso ho bisogno di perdermi.
"Va tutto bene? Se non dovessi sentirti abbastanza pronta da farmi vedere il posto in cui vivi lo capirei... lo sai questo vero? Ci conosciamo comunque da poco tempo e non era mia intenzione affrettare le cose" dice lei fermandosi per qualche istante

"Ei... sta tranquilla" le dico sorridendo "se non fossi stata pronta te lo avrei detto" continuo tirandola appena per riprendere a camminare

L'asfalto sotto i nostri piedi cambia colore lasciando spazio all'armonia che c'è tra il verde e il marrone delle foglie in questo periodo dell'anno. Gli alberi formano una barriera perfetta contro i rumori della città dando modo al silenzio della foresta di far calmare ogni mio senso.
"Non sapevo si potesse abitare da queste parti" dice Alissa guardandosi intorno "lo hanno sempre descritto come un posto pericoloso da cui stare alla larga"

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Nipote di un AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora