Giulia, una sedicenne con un passato doloroso alle spalle, vive in un mondo dove teen wolf è solo una serie tv e i lupi mannari solo finzione. Ma non è così. Tutto verrà a galla il giorno del suo sedicesimo compleanno e ad ogni domanda verrà trovat...
Ciao nipotina mia, se stai leggendo questa lettera significa che non è andata come speravamo. Ho poco tempo ma cercherò di spiegarti tutto. Se mia sorella è riuscita a tenerti nascosta questa lettera fino al tuo sedicesimo compleanno dovresti già aver cominciato a percepire qualcosa di strano. Fin da quando avevi cinque anni noi tutti sapevamo che in te scorre il mio stesso gene. IO SONO UN LICANTROPO. In particolare un Alpha per discendenza. Non ho mai ucciso nessuno per diventarlo; è stato tuo nonno, quando è morto, a darmi questo potere. Ora io lo sto lasciando a te, mia unica nipote.
Il 19.10.2017 tu diventerai un Alpha per discendenza. Tua madre sa già tutto ma non sa come comportarsi, per questo, ho chiesto a Fabio di controllarti ogni giorno dopo la mia morte. Lui ti spiegherà tutto. Non prendertela con mia sorella per averti nascosto questa lettera. L'ho costretta io. Ora devo andare ma ricorda che qualunque cosa accada rimarrò sempre con te. Nella busta ti ho lasciato un piccolo regalo per portarmi sempre con te e ricorda... Sei una ragazza fantastica in grado di fare tutto quindi non buttarti giù al primo ostacolo.
Tanti auguri! Tua zia, Simona
Delle lacrime cadono sulla lettera bagnando la carta in vari punti. Prendo la busta mentre mi asciugo il viso e tiro fuori un bracciale molto particolare. E' di pelle nera non molto spesso con inciso un simbolo molto strano.
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Nascosta nel retro c'è una piccola dedica in corsivo
-Non tutti i mostri fanno cose mostruose-
Mi metto il bracciale sul polso destro e lo rigiro toccandolo come se potesse scomparire da un momento all'altro. Non riesco a capire o collegare niente. La rabbia e la tristezza che sto provando offuscano ogni pensiero. Salgo nel soppalco e saltando mi aggrappo ai bordi del lucernario salendo sul tetto. Mi metto seduta sul bordo lasciando i piedi a penzoloni. "Non vorrai mica buttarti" dice una voce maschile alle mie spalle.
Mi giro di scatto e a pochi passi da me vedo il ragazzo con cui mi sono scontrata davanti all'infermeria. Ora che lo guardo bene mi accorgo di molte particolarità che oggi ho completamente ignorato. Credo sia più alto di me con un fisico palestrato che lo rende molto imponente. Ha degli occhi di un celeste particolare che va a contrastarsi completamente con il marrone dei suoi capelli "Chi sei?"
"Sono Fabio. Dov-"
"Ho capito, sei il mio 'controllore' " dico facendo le virgolette con le mani
"Non credi ad una minima parola di quello che hai letto non è così?" mi chiede avvicinandosi a me
"Già"
"Tua zia era molto importante per me. Il giorno in cui è morta io ero lì con voi.... e si, c'eri anche tu."
"Mi ricordo che ero con lei quel giorno, ma tutto quello che è successo dopo non riesco a ricordarlo"
