Là dove il destino abbia in serbo delle soprese in grado di sconvolgere una lieta quotidianità, talvolta tali fatti sono necessari al cambiamento della monotonia, a rivelazioni impensabili, atte a rivoluzionare il quieto vivere.Quella mattina il duca si era svegliato a fianco del fratello. Jungkook era ancora accoccolato fra le coperte, a richiamarlo perché si stendesse lì con lui invece di scendere per la colazione. Fin lì, Taehyung era stato spesso assente dalla vita di Jungkook. Di frequente si ritirava nel suo studio poiché sommerso dal lavoro. La causa di quel suo stare in solitudine era la preoccupante situazione familiare. A seguito dell'improvvisa morte del padre, aveva ereditato tutto il patrimonio dei Jeon - debiti annessi. Quel carico gravoso doveva esser gestito quanto prima, perché non gli sfuggisse di mano.
Era sicuro che, nel giro di poco tempo, sovrintendendo le entrate e riscuotendo le tasse del ducato, sarebbe riuscito a pagare tutti i debiti; ma più il tempo passava, più si rendeva conto che non ne sarebbe stato in grado. Aveva cercato di avere il controllo su tutto, come per suo solito, ma tale questione l'aveva inconsciamente sottovalutata.
Voleva risolverla, senza dire un a parola a Rosalind. Nemmeno a Jungkook si sarebbe rivolto, e ciò gli avrebbe comportato un grande dolore, essendo sempre lui stato il suo primo confidente. Non doveva lasciar trasparire nessuna emozione e cercare di risolvere tutto al più presto.
I detrattori del padre, per sua sfortuna, avevano continuato a mandare lettere indirizzate all'erede di Lord Jeon, a cui Taehyung, con precisione e puntualità, rispondeva, rassicurandoli che avrebbe saldato i suoi debiti. Ma non era mai riuscito a trovare il denaro necessario per ripagarli.
«Taehyung...» mentre il duca si rivestiva, Jungkook mugolò ancora ad occhi chiusi. «Rimani con me».
Taehyung non rispose. Era troppo occupato a farsi tormentare dai pensieri.
Finì di vestirsi e scese giù in salone dove trovò con sua sorpresa la sorella, che se ne stava quieta a sorseggiare una tazzina di thè.
«Liz. Qual buon vento?» il duca le baciò la guancia.
«Ho pensato di farvi visita. Era un po' che non ci vedevamo, vero?» Liz iniziò la conversazione.
«Hai ragione.» replicò il fratello. «Sai per caso dov'è Maman?»
«È andata a fare compere di prima mattina. Ti stavo aspettando.»
«Devi parlarmi?» Taehyung le alzò un sopracciglio. Sospettava un problema fra lei e Namjoon, sorto subito dopo la loro luna di miele. «È successo qualcosa con tuo marito?»
«Con lui va tutto bene. Non preoccuparti.»
«Dimmi, allora. Cosa c'è?» il cuore di Taehyung palpitava all'idea che Liz avesse saputo riguardo alla situazione finanziaria dei Jeon.
«Dove eravate tu e Jungkook la sera del matrimonio?» Liz era pacata, ma ferma ed autoritaria.
«Eravamo con voi.» quella domanda gli fece sospettare il vero motivo della visita di sua sorella, ma cercò di risultare il più calmo possibile.
«Ho chiesto dove veramente eravate la sera del matrimonio.» manteneva il suo tono fermo.
Taehyung sospirò. Un sospiro pesante che le confermò di avere scheletri nell'armadio non rivelati.
«Eravamo al giardino del glicine.» vuotò il sacco.
«Dimmi cosa stavate facendo.» Liz era sicura che nessuno fra la servitù fosse lì ad ascoltarli.
«Stavamo semplicemente bevendo dello champagne insieme. Perché me lo chiedi?»
Bugiardo. Taehyung stava mentendo spudoratamente.
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the Amorist | VK
Fanfiction👑 Londra, 1804. Un racconto ambientato nei primi dell'800 durante gli anni della reggenza della regina Carlotta, dove Taehyung e Jungkook sono fratelli, ma quest'ultimo inizia a nutrire un sentimento d'attrazione nei confronti dell'altro, nel momen...