XII. {part one}

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Ogni matrimonio infelice affligge il cuore di chi ne è coinvolto, e quello di Taehyung si prospettava esserlo.

Stringeva forte la mano del fratello mentre cercava di mantenere di fronte alla madre una posizione statuaria. Quella scorsa era stata una notte lunga e turbolenta per Taehyung. La proposta di Jungkook non sembrava aver alternative, sebbene imperterrito continuasse a non darsi per vinto nel cercare di evadere al matrimonio. In entrambi i casi, avrebbe perso l'amore della sua vita. Sia se avesse accettato di sposare la principessa, sia se non lo avesse fatto, mandando la famiglia in malora. Era una strada dolorosa, ma la via più prudente da percorrere.

Appena sveglio, confidò la sua decisione in lacrime a Jungkook. Si erano fatti il bagno insieme, passando il tempo fra casti baci e carezze fuggevoli, per vivere gli ultimi attimi d'intimità. Si baciavano appassionatamente, con la consapevolezza che ben presto il duca sarebbe convolato a nozze. Jungkook lo induceva a non fare pensieri tanto amari.

Una volta di fronte a Rosalind, seduti al tavolo della sala principale dove i Jeon solevano far colazione, Taehyung strinse le mani di nascosto al fratello. Il duca, divorato dall'ansia, lasciava che Jungkook rivolgesse a lui sguardi pieni di conforto, che gli davano sollievo, un che di freschezza, dalla follia sfrenata, calda e passionale del loro amore. Taehyung bruciava per Jungkook, ma doveva esplicitare a Rosalind la sua scelta.

«Maman.» Taehyung respirò profondamente. «Ho deciso sposarmi. Chiederò la mano della principessa Cleo».

Rosalind, entusiasta, si congratulò col figlio. Finalmente la famiglia Jeon avrebbe avuto un seguito; finalmente Taehyung sarebbe stato in grado di generare quella prole a cui affidare il patrimonio di famiglia.

«Figlio mio, ma che piacere! Finalmente ti sei deciso a fare la scelta giusta.» poggiò la tazzina sul piatto da thè che aveva fra le mani.

«Dobbiamo immediatamente dare un ballo perché tu possa farle la proposta.»

Taehyung stringeva sempre più forte la mano di Jungkook che a sguardi gl'intimava di non perdere le staffe.

Tremava all'idea di chiedere davanti a tutta l'aristocrazia la mano della principessa, perché non l'amava. Taehyung amava Jungkook, e quella proposta così plateale, ma vuota, avrebbe spezzato i loro cuori.

Jungkook gli stinse la mano, mentre teneva lo sguardo rivolto a lui. «...il prima possibile.»

Ancora una volta Taehyung era affascinato dalla sua determinazione e coraggio. Non si era mai pentito della scelta di amarlo. Il duca deglutì. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo per lasciare andar via tensioni ed angosce.

«Sì, Jungkook ha ragione. Il prima possibile.»

Il suo cuore stava palpitando. Jungkook era il suo specchio, la sua anima.

Rosalind si adoperò subito per i preparativi della festa, e lasciò soli i suoi figli in sala, mentre ancora erano legati l'un l'altro.

«Kookie, i-io...» Taehyung era ad un passo dal piangere.

«Ti prego, amore mio. Non piangere.» Jungkook cercò di consolarlo al meglio, accarezzandogli dolcemente i capelli.

Taehyung emise un singhiozzo, e si lasciò andare ad un pianto disperato mentre abbracciava i fianchi del fratello.

«Non dimenticare mai che ti amo.» Jungkook cercò di farsi intendere fra i singhiozzi.

ʕ•ᴥ•ʔ

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