II.

868 85 65
                                    




Ogni volta che in casa Collingwood si aveva notizia di qualche ballo presso uno dei saloni aristocratici, ciascun membro della famiglia, compresa la servitù, era in fermento. I più giovani, Tae, Jungkook e Liz, desideravano che la serata si concludesse il prima possibile; al contrario, Rosalind, informata da giorni su chi fosse presente, aveva finalmente la possibilità di presentare i suoi figli all'alta società e riuscire nell'intento di trovar loro un buon partito.

La vittima principale di Rosalind non erano certo i due ragazzi. Essendo Liz già una giovane donna, la madre pensava che, più tempo trascorresse, più sua figlia avrebbe avuto difficoltà nel trovare l'uomo giusto. In merito alla questione, la ragazza non ne voleva proprio sapere. Riteneva gli uomini superficiali ed inetti. I modelli di Liz erano i suoi fratelli. Avevano un fascino particolare in grado di sedurre, ma di loro - soprattutto - apprezzava le doti artistiche e culturali, cosa che quei mediocri, presentati dalla madre, certo non avevano.

Tae era un ragazzo coltissimo per la sua età. Sempre dedito alla lettura ed alla scrittura. Aveva una calligrafia così raffinata ed elegante che Liz avrebbe riconosciuto fra mille. Si era laureato in letteratura classica presso una delle più prestigiose università di Londra, e dedicatosi subito alla gestione dei beni. Tae era diventato il punto di riferimento per la sua famiglia.

Jungkook, dal canto suo, era il genio artistico. Eccelleva in tutti gli sport, soprattutto nel Badminton. Riusciva molto bene nello studio della musica, ed era un ottimo clavicembalista. Era divino nel dipingere tanto quanto nel disegnare - stando a ciò che aveva visto Liz.

Non s'immaginava di trovare qualcuno come i suoi fratelli, tanto meno come il suo defunto padre che le ricordava sempre di non farsi sopraffare da nessuno. Avrebbe potuto rimanere nubile, senza preoccuparsi di alcun matrimonio. Ma Liz considerava tutto questo una sconfitta. Desiderava sposarsi per amore, e non per pura convenzione sociale. Lo riteneva un pensiero rivoluzionario a suo modo. Molte donne dell'epoca decidevano di non sposarsi. Ma lei sì; lo desiderava. Il matrimonio per lei era una sfida, un gioco in cui non voleva piegarsi alle scelte degli altri, un gioco in cui sarebbero stati gli altri a piegarsi a lei. In cui erano gli uomini a dettare le regole, ma che lei stessa avrebbe cambiato a suo piacimento.

Diciannove anni che partecipava ai balli degli aristocratici londinesi, e mai si era sentita a suo agio in tali circostanze. Con la madre che le ripeteva in continuazione di vestirsi in maniera decorosa e di comportarsi così da esser piacente.

Per l'occasione, infatti, aveva scelto un abito di seta color cielo in stile impero. Veniva legato sotto il seno da una striscia non troppo sottile di diamanti, in completa armonia con il suo incarnato freddo e pallido. Aveva un decolté ampio che lasciava scoperti collo e spalle, su cui ricadevano i capelli castano scuro - quasi corvino - tali e quali quelli di Jungkook.

Era intenta a prepararsi davanti allo specchio del mobilio di camera sua dove aveva posizionato in maniera impeccabile tutti i suoi trucchi e le creme di provenienza greca, quando sentì bussare alla sua porta.

«Avanti!» il suo tono squillante risuonò fra le pareti della camera.

La porta si aprì e Jungkook avanzò all'interno della stanza principesca. Sebbene Liz disprezzasse tutto ciò che la società definiva femminile, custodiva gelosamente i suoi trucchi sul mobilio, ed aveva un'innata passione per il rosa, sin da bambina. Le pareti della sua stanza erano di color pastello, escluso il soffitto che era rimasto bianco immacolato. Le lenzuola e le coperte della medesima tonalità, così come divanetti e cuscini.

Jungkook si adagiò sul letto della sorella per chiedere a che punto della sua preparazione fosse.

«Ho quasi finito, Kookie. Ho già mandato via le domestiche perché volevo truccarmi da sola. Sai se Maman e Tae sono già pronti?»

the Amorist | VKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora