🖤 Pov Kyle 🖤
Torno a casa per prendere giusto due magliette e i soldi.
Ormai si sta facendo sera, devo muovermi.
Guardo mio padre sul divano e mia mamma che beve in cucina.
Scuoto la testa deluso e esco di casa.
Chiamo Nathan per dirgli di venirmi a prendere.
Dopo poco arriva con la sua auto.
« Allora a chi stacchiamo il cazzo oggi stavolta? » domanda partendo.
Ogni volta che ho dovuto sistemare i debiti di mio padre con gente losca, Nathan mi ha accompagnato.
Due mani in più servono sempre.« Nessun cazzo, é una puttana che ha minaccia mio padre » lo informo.
Questa donna aveva offerto un lavoro a mio padre, ma a quanto ne so ha combinato un puttanaio, la tizia si é incazzata e gli ha chiesto un risarcimento.
Peccato che mio padre non sa cosa significhino i debiti.Cosi ora devo andare li perché lei ha minacciato di denunciarlo.
« Dio ma tuo padre poteva far incazzare una più vicina?! Mancano ancora due ore! » esclama infastidito Nathan.
« E' colpa mia se é una testa di cazzo? Mh? » ribatto.
Lui non risponde e accende la musica.
Quando mancano pochi minuti all'arrivo mi fumo una sigaretta.
Non fumo troppo spesso, ma quando sono nervoso é necessario.
Scendiamo dalla macchina e sistemo bene la pistola nascosta nella tasca.
Arriviamo davanti a una casetta tutta di legno con la porta mezza squarciata.
Quando notiamo che la serratura é chiusa, finisco di rompere la porta tirandole un calcio.
Ci guardiamo intorno sempre sull'attenti, fin quando dalle scale spunta una donna in taileur.
E' perfettamente agghindata, neanche dovesse andare ad un matrimonio.
Mi chiedo dove l'ha trovata questa mio padre.
Mentre si avvicina a noi la guardo meglio e oh porca puttana.
E' la professoressa di scienze.
Ecco il perché delle ferie...
« Ciao Kyle » dice fredda, fissandomi con i suoi occhi cristallini.
« Allora quanto vuoi? » passo direttamente al sodo.
« Vedo che sei impaziente...» mormora.
E' una donna che a qualsiasi essere darebbe i brividi, ma a me non fa ne caldo ne freddo.
« Quanto cazzo vuoi, cosi la finiamo? » ripeto.
« Ha un carattere di merda, proprio come quel viscido di tuo padre...» quando pronuncia quella frase, l'istinto ha la meglio su di me.
Con passo svelto mi avvicino a lei, ma in un battito di ciglia arrivano piuomeno 10 scagnozzi che la circondano.« Ma da dove cazzo sono usciti? » domanda Nathan, come se nulla fosse.
« Sei una stronza » sputo guardandola negli occhi.
A quel punto due scagnozzi mi sferrano dei pugni nel costato.
« Dimmi dove cazzo é tuo padre, voglio parlare con lui, non con il suo moccioso » dice.
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𝐌 𝐈 𝐍 𝐄 • 𝘚𝘦𝘪 𝘮𝘪𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘪?
Romance« Sono tua » dico guardandolo negli occhi. « Ridillo » mi ordina. « Sono tua » ripeto, facendo ciò che mi ha chiesto. « Cazzo se sei mia » mormora prima di avventarsi su di me. --- Lei, Allison Hookman, 17 anni, pe...