Le ferite del passato rappresentano un dolore nel presente..

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Capitolo venticinque...

Le meraviglie in questa parte di universo, 

sembrano nate per incorniciarti il volto 

e se per caso dentro al caos ti avessi perso, 

avrei avvertito un forte senso di irrisolto.. 

Un grande vuoto che mi avrebbe spinto oltre, 

fino al confine estremo delle mie speranze, 

ti avrei cercato come un cavaliere pazzo, 

avrei lottato contro il male e le sue istanze.. 

 


-Ho detto a Lisa che...- mi bloccai...

-Ti ascolto...- mi disse..

Non volevo dirle quello che mi si agitava nel cuore. Lei si era irrigidita, sapevo che aspettava che proseguissi, ma non era ancora il momento. Almudena era scossa, c'erano dei problemi nella sua vita e almeno fino a quando non avesse sentito il bisogno di parlarne non volevo esagerare.

Da quando eravamo scesi dal traghetto io le avevo preso la mano, lei era arrossita dolcemente ma non aveva mai accennato a toglierla. Forse non le dispiaceva ed io ero troppo felice per darmi una regolata.

-Non ho più intenzione di frequentarla...- dissi con sincerità..

-Perché?- mi disse con innocenza.. –mi sembrava ti piacesse...-

-Lei voleva molto di più..- risposi annuendo.. –avevi ragione...-

-Eri solo tu a non essertene accorto...- rispose sorridendo..

-Ero troppo concentrato a tenerti lontano da Federico per pensare a Lisa...- risposi sincero, forse  fin troppo.. –ma non è servito a molto..-

Questo era un rimprovero verso me stesso, ero stato un cretino su questo, ma ormai le cose erano andate così, nessuno di noi poteva farci nulla. Almudena aveva stretto la  mia mano, non so per quale motivo e poco dopo sollevò quel suo sguardo dolcissimo verso di me.

-Scusami per come mi sono comportata...- disse con le lacrime quasi agli occhi.. –io non volevo litigare con te...-

-No ascoltami...- dissi scuotendo la testa... -quel giorno io ero fuori di me! Quando Federico è venuto da me dicendomi che una volta uscito con lui, sarei stato solo un ricordo per te, io...mi sono sentito frustrato...-

-Non è così lo sai..- disse lei con occhi sofferenti.. –non ti metterei mai in secondo piano..-

-Io non potevo saperlo però!- risposi prendendole il viso tra le mani.. –Sono impazzito dalla...gelosia sapendo che lui sarebbe stato più importante di me...-

Ed ero ancora geloso, tutto perché l'amavo.

Lei aveva smesso di respirare tutto ad un tratto e dire che aveva il viso fucsia era dire poco. Eppure era così dolce e indifesa che mi fece tenerezza. Avevo detto la verità ma questo non significava che lei fosse pronta per sentirlo dire, mi stavo esponendo con Almudena, ma quando ero con lei i miei filtri andavano a farsi benedire e dicevo tutto quello che mi passava per la testa.

-Ma che dici?- mi rispose lei sorridendo mestamente..

-Solo la verità...- ribattei serio.. –ero un po' geloso..-

Un po' non era certamente la verità, mi ero preso una sbornia per lei che faceva luce. Quella sera ero letteralmente ubriaco fradicio, ho detto a chiunque di amare Almudena, nel delirio della mia sofferenza. Ma certamente quello era stato il secondo inizio della mia vita. Fino ad ora ero sopravvissuto alle mille disgrazie della mia breve esistenza.

Il mio sole all'improvviso..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora