Conoscendo Daniele...

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Capitolo undici…

Qui grandi spazi e poi noi
Cieli aperti che ormai
Non si chiudono più
C’è bisogno di vivere da qui..

Vivimi senza paura
Che sia una vita o che sia un’ora
Non lasciare libero o disperso
Questo mio spazio adesso aperto ti prego..
Vivimi senza vergogna
Anche se hai tutto il mondo contro
Lascia l’apparenza e prendi il senso
E Ascolta quello che ho qui dentro..

 

Mentre la gondola volteggiava tra le acque limpide di Venezia, silenziosamente osservavo Daniele lavorare al suo disegno, dovevo continuare a guardarlo con quel sorriso che mi aveva pregato di mantenere almeno finché non lo avesse impresso sulla carta. Ogni tanto i suoi occhi si soffermavano sui miei, accennava un sorriso coinvolgente come se pensasse a qualcosa.

Come poco fa, quando lui evidentemente pensava a Federico e alla sua  reazione al complimento che mi aveva fatto.

-Almudena stai pensando a qualcosa che ti fa perdere il sorriso..- mi rimproverò con dolcezza.. –ti proibisco di pensare al tuo amico..-

Ripresi a sorridere, evitando di scoppiare nuovamente in una fragorosa risata.

-Veramente è il tuo amico..- risposi con un sopracciglio alzato..

-Amico è una parola grossa..- rispose con tenerezza.. –Soprattutto in questo ultimi giorni..-

-Co se ga zelosia è segno che se vol ben…- disse Toni con indifferenza..

Daniele si era voltato verso di lui sorridendo, lo aveva guardato con aria divertita, Toni aveva fatto spallucce guardandomi e facendomi l’occhiolino.

-Vara che tè tendo…- rispose Toni sorridendo a Daniele.. –Che bea che ti ze!-

Io lo ammonii con il viso, sbarrando un po’ gli occhi. Toni era un uomo spontaneo, mi sorrise solamente, non avevo capito cosa intendesse dire a Daniele con quel “guarda che ti osservo”, ma quando mi voltai verso il mio compagno d’avventura, notai che mi stava osservando con intensità.

-Si è vero Toni..- rispose con un sorriso gentile.. –Almudena è molto bella…-

-Eh…- rispose lui contento.. –Go razon o go torto?-

-No assolutamente ragione..- disse lui sorridendo..

Io sorrisi un poco e mi voltai verso Daniele con sguardo imbarazzato. Lui era serio, non lo avevo mai visto così assorto come in quel momento, mentre mi stava guardando il viso, concentrandosi su ogni mio lineamento. Soprattutto sulla mia bocca. Distolsi lo sguardo e lo celai al suo viso, no, non dovevo lasciarmi influenzare dalle parole di Toni, le sue erano solo le parole di un amico affezionato.

Dopo quella piccola pausa, Daniele, riprese a disegnare ma ormai, vedevo piazza San Marco non troppo lontana da noi. Era concentrato e nuovamente sorridente, quando il suo cellulare suonò. Qualche squillo e poco dopo il suo sguardo abbandonò il disegno per concentrarsi sulla chiamata nel suo display. Rimase per qualche istante stupito, ma poco dopo rispose sorridendo.

-Lisa?- chiese stupito..

Oh…la ragazza della sezione B, che era in classe con Michele ed Enrica. La mangiauomini.

Non mi stupivo che Lisa avesse messo gli occhi su Daniele, i bei ragazzi della scuola prima passavano da lei e poi eventualmente si concentravano su altre conquiste. Lei era bella, prosperosa, appariscente e a quanto si diceva, pure disponibile. E Daniele era un ragazzo, con dalla sua parte una bellezza evidente, non poteva essere diversamente.

Il mio sole all'improvviso..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora