Capitolo 2 - Tramonto dorato

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~18 Aprile 1986~

Il fine settimana è da sempre considerato, quella rapida frazione di tempo che tutti attendono con trepidazione. Steve Harrington aveva smarrito quella banale e sfuggevole allegria, lasciando spazio a turbamenti decisamente più significativi. Ma Robin Buckley era stata in grado di persuadere il ragazzo, trascinandolo in un'atipica avventura a pochi chilometri da Hawkins.

Il volto luminoso della ragazza, rasserenava i pensieri cupi di Steve Harrington. In quei giorni bui, il ragazzo aveva compreso il valore della loro amicizia. Adesso sapeva che poteva fare affidamento su Robin in qualsiasi occasione.

"Ricordami di nuovo... dove stiamo andando e come hai fatto a convincermi!"

Un ampio zaino a testa risultava sufficiente per due giorni di trasferta. Robin aveva scaraventato il proprio nei sedili posteriori dell'auto di Steve senza ragionarci due volte. Si accomodò nel lato del passeggero, attendendo l'arrivo dell'amico al suo fianco.

"Ancora? La vecchia casa dei miei defunti nonni in mezzo al bosco! Ah... ho chiesto a Vickie se viene con noi!"

Le mani di Steve afferrarono il liscio manubrio della macchina. Il suo sguardo imperturbabile si soffermò sul volto inquieto della ragazza. Era in grado di spiegarsi ogni sua espressione ed ogni sua mossa, senza difficoltà.

"Mi hai chiesto di venire, perché ti imbarazza lo stare sola con lei in pratica?"

Robin Buckley gesticolò in modo scomposto sopraffatta dall'agitazione. Il suo ragguardevole pensiero era stato rivolto in primo luogo a Steve. Però, l'eventualità di far partecipare, al loro breve viaggio, la ragazza per cui aveva un'infatuazione non le dispiaceva.

"No! Sei stato il primo a cui l'ho proposto! Poi ho parlato con Vickie e sai che non riesco a stare zitta! Così l'ho invitata senza pensarci troppo... e per assurdo ha detto si!"

Un impercettibile sorriso furbo fece arcuare le labbra di Steve. L'audacia di Buckley con quella fanciulla era una sorpresa inaspettata. L'avrebbe spalleggiata in qualunque caso, ma non aveva intenzione di mostrarsi coinvolto.

"D'accordo! Quindi hai intenzione di fare la tua mossa?"

Steve Harrington si era avviato con tranquillità verso l'abitazione della ragazza dai capelli rossi. I piedi erano in posizione su i pedali della macchina, le mani sfregavano il volante in gomma e lo sguardo era ancorato sulla strada. La domanda sopraggiunse inaspettata, generando un'espressione terrorizzata nel volto di Robin Buckley.

"Nessuna mossa! Solo tre ragazzi che vivranno una bella esperienza in una casa abbandonata in mezzo al bosco!"

Si capacitò delle sue parole, solo dopo averle declamate precipitosamente. Si domandò fosse il caso di rimediare con una delucidazione, ma scelse saggiamente il silenzio, per il timore di aggravare il quadro generale.

"Si, detta così ispira proprio! Non è vero?"

La nota di sarcasmo nell'intonazione di Steve, allentò la tensione fisica e mentale della ragazza. Non ci fu replica a quel quesito retorico, ed i due non proferirono parola fino all'arrivo nei pressi della casa colorata di Vickie.

Robin Buckley si catapultò fuori dall'auto pedinata dallo sguardo di Steve. Le avvistò, allacciarono le braccia l'una al corpo dell'altra, apparivano come l'incastro perfetto. Steve ingoiò un boccone amaro al solo ammirare le due ragazze. Ad occhi aperti navigò in uno dei suoi malinconici ricordi, senza essere in grado di impedirlo.

~23 Marzo 1986~
(4 giorni prima della scomparsa
di Edward Munson)

Il tramonto dorato dipingeva il cielo di svariate sfumature variopinte. La scarsa presenza di nuvole regalava uno scenario irreale da ammirare ed apprezzare. Bastava qualche secondo di quiete nella città di Hawkins e tutto sembrava tornare alla normalità.

Gocce di sangue || SteddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora