Capitolo 9 - Pensieri rumorosi

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~24 Aprile 1986~

Dalla finestra dello scantinato di casa Wheeler filtrava una flebile luce solare. Will Byers teneva le mani sulle gambe, come volesse placare il loro tremolio agitato. Lo sguardo verso il basso nascondeva un'angoscia dolorosa.

Mike Wheeler e Dustin Henderson rispettivamente al fianco sinistro e destro del ragazzo, cercavano di spiegare la situazione. Anche loro sembravano agitati e scossi, ma la loro indole gli permetteva di parlare ad alta voce.

"Dovete crederci! Eravamo entrati nel panico! Io e Mike non sapevamo cosa fare... era proprio come quando successe a Max!"

Dustin sapeva con certezza le condizioni di chi veniva impossessato da Vecna, e a Will Byers era successo proprio quello.

"Fateci capire... avete usato la musica per farlo tornare in se?"

Nancy Wheeler scrutava e studiava i volti dei tre, ognuno aveva un'espressione diversa. Anche se nascondevano le stesse emozioni.

"No!! Lo so che sembra assurdo... ma Will è riuscito a tornare in se, senza nessun aiuto! Aveva già iniziato a fluttuare!"

Mike Wheeler si alzò e pronunciò quelle parole con convinzione, accompagnate dall'annuire energicamente di Dustin.

"Stavamo cercando un registratore con una qualsiasi canzone... ma lui è uscito dalla trance prima che riuscissimo a fare qualsiasi cosa!"

Steve Harrington, con il pipistrello appollaiato sulla spalla, ascoltava i discorsi dei ragazzi. Si chiedeva perché nessuno avesse fatto osservazioni sul suo nuovo amico. L'unica che ci interagiva era Robin Buckley, che lo punzecchiava ogni tanto. Si fermò solo quando l'animale notturno le tirò un morso sull'indice, stufo dal doversi sempre riprendere con la zampetta per non cadere.

"Will... come ti senti?"

Jonathan era avanzato verso il fratello, si accovacciò davanti a lui e gli sfiorò le gambe. Il ragazzo annuì, era ancora traumatizzato dall'accaduto, non se la sentiva di parlare. Con quel gesto voleva far tranquillizzare il fratello, ma ovviamente fallì.

Harrington prese la parola, non era facile parlare di certe cose, ma era necessario spronarlo a dialogare con loro.

"Will, non ci vuoi dire cosa è accaduto con Vecna? Magari potremmo trovare delle risposte utili!"

Finalmente lo sguardo dei presenti si posò su Steve e sul suo pipistrello impettito.

"Che scelta insolita per un animale domestico!"

Probabilmente Lucas voleva fare il simpatico, cercando di trascinare nel mezzo anche la nuova domanda che un po' tutti si erano posti. Dustin Henderson si alzò andando verso Steve, allungò le mani per prendere il pipistrello.

"Lo so... lo so, che è già capitato! Ma questa volta è diverso... lui sembra amichevole e sembra capirci! Non ve la prendete con lui okay? È solo un pipistrello!"

Max Mayfield squadrò con aria di superiorità, prima il ragazzo e poi l'animale.

"Perché dovremmo prendercela, se è solo un pipistrello? Forse... perché ci state mentendo?"

Harrington sospirò portandosi una mano sul volto, Dustin si era letteralmente fregato da solo. Ora gli sguardi di tutti erano rivolti verso di loro, anche se c'era qualcosa di più importante di cui discutere, in quel momento.

"È solo un pipistrello! Non fateci caso... credo che adesso sia più importante capire cosa ha vissuto Byers no?"

Buckley lanciò uno sguardo di rimprovero a Steve Harrington. Non si spiegava perché volesse tenere la vera natura del pipistrello nascosta. La verità era che Steve aveva provato a comunicare con lui in quei due giorni, si stava affezionando ed aveva paura che gli altri potessero cacciarlo.

Gocce di sangue || SteddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora