Capitolo 6 - Un Nuovo Entrato

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Io e Giorgio ci incontravamo praticamente ogni sera allo stesso orario in terrazza e a volte restavamo svegli fino all'una di notte a scrivervi e mandarci audio stupidi su whatsapp.

Con le ragazze non ne avevo ancora parlato, peró forse lui lo aveva raccontato a Fra...

No aspetta, é lui che é nella mia mente, non io che sono nella sua mente.

Cioé, potrebbe anch'essere. Elena, scendi dalle nuvole e riporta la tua maledettissima testolina qua sulla terra.

Intanto i prof ci chiamarono in sala relax per un collegamento con lo studio.

Ognuno dei quattro professori di ballo presentava un ballerino da far entrare nella scuola.

Presi un colpo quando riconobbi l'allievo del maestro Garrison, Cristian Lo Presti, un ballerino che avevo conosciuto l'anno scorso ad Amici ma che é stato 'eliminato'.

Durante una coreografia, un ballerina é atterrata bruscamente sulla sua gamba e, non potendo più ballare, ha dovuto abbandonare il programma.

Osservandolo meglio notai che da un anno a questa parte era cambiato molto: gli era cresciuta un po' di barbetta, aveva i capelli più corti senza il suo solito ciuffo ed era anche diventato più muscoloso. Beh, bisogna dire che é ed é sempre stato un bellissimo ragazzo.

Se esibizioni dei quattro ragazzi finirono, la Celentano annunció che si sarebbe votato da casa e che il vincitore si sarebbe saputo l'indomani.

I ballerini discutevano sul possibile nuovo allievo.

La maggior parte credeva che il più bravo fosse Angelo, ma tenendo conto del fattore 'pubblico', arrivarono alla conclusione che sarebbe entrato Cristian.

Finì le lezioni alle 5, così andai in hotel con Francesca e scendemmo a mangiare.

Io: "Ho bisogno di un favore... tu e Silvia riuscite a lasciarmi la camera libera stasera? Volevo ritagliarmi un po' di tempo per me per pensare a una cosa che mi frulla in testa da parecchio..."

Fra: "Oh certo... ma lo posso sapere si cosa si tratta? Ahah"

Io: "Non preoccuparti, prima o poi ne parleró anche con voi."

Così quella sera mi chiusi in camera di modo che nessuno potesse entrare.

Misi le cuffiette facendo partire Soundtrack '96-'06, come di solito.

Non potevo continuare così.

Quel ragazzo stava diventando come una droga, non riuscivo a stargli lontano e a smettere di pensarlo.

E una cosa del genere non me la potevo permettere perché se andava avanti così... mi sarei innamorata.

Io e l'amore siamo sempre stati due cose del tutto separate, mai state compatibili.

O amavo la persona sbagliata o ero amata dalla persona sbagliata.

Dovevo trovare un modo per togliermelo dalla testa. E subito.

Decisi che la prima cosa da fare fosse parlarne con le ragazze. Loro mi avrebbero dato una mano.

Secondo, dovevo smetterla di stare con lui. Non dovevo andare più in terrazza.

Non potevo farlo, dopo tutte le delusioni non ne vorrei un'ennesima.

E intanto piangevo e piangevo. Strano.

La musica si stoppó e sentì il cellulare vibrare.

'Giorgio'.

METTIGLI GIÙ COGLIONA, NON PROVARE NEANCHE A SFIORARE QUEL TASTO VERDE.

E ruberò per te la luna. || Giorgio Albanese ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora