Capitolo 25

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Poi andai anche io a farmi una doccia.

Dopo essermi asciugata per bene i capelli, indossai il vestito blu che piaceva tanto a Giorgio.

E lui era in ritardo. Toh, che cosa stranissima!

Arrivó un quarto d'ora dopo, alle 7:45.

Io: "Un Giorgio in ritardo? Ma pensa!"

Giorgio: "Simpatica, andiamo che é tardi ahah... e comunque vedo che hai seguito il mio consiglio."

Aveva gradito il mio abbigliamento.

Mi portò in una pizzeria isolata da tutti gli altri negozi e ristoranti, ma dentro c'era tantissima gente.
Giorgio: "Qua dentro fanno la pizza napoletana doc, vedrai come sarai felice una volta uscita."

Il cameriere ci mostrò il nostro tavolo e ordinammo due pizze margherite.

Non avevo mai assaggiato la vera pizza napoletana, essendo del nord, e bisogna dire che era davvero buona.

La serata andò per il meglio, avevamo preferito solo parlare invece di farlo ascoltando musica, senza basare i nostri discorsi su di essa.

Parlammo di come ci sentivamo nella scuola, di come sarebbe stato il serale insieme e dei nuovi pezzi che avremmo voluto preparare per la prossima puntata.

Nel frattempo mi aveva portata a fare una passeggiata e mi aveva comprato dello zucchero filato rosa, che cosa dolce.

Ognuno poi tornò nella rispettiva camera, Alessia si stava piastrando i capelli e c'era anche Cristian, seduto sul mio letto.

Io: "Ciao gente."

Scoccai un bacio sulla guancia a Cri.

Alessia: "Ehi, come é andata stasera con la tua anima gemella?"

Io: "Smettila ahah. Comunque bene, come sempre quando sto con lui."

Oddio, che cosa troppo smielata. Dov'é finita la Elena *fregacazzo* di un tempo?

Cri: "Questa dovevo registrarla per far capire a Giorgio una volta per tutte che pure lui piace a te, era troppo dolce come cosa."

Io: "Sono immamorata, cosa ci posso fare?"

Abbandonai la testa sul cuscino e mi massaggiai le tempie. Ah, che cosa complicata l'amore.

***

Cristian's POV

Ero al serale, ce l'avevo fatta.

Dal tanto che ero felice non riuscivo a parlare.

Vi venne subito incontro Stash, lui ormai sembrava conoscesse tutti da una vita.

Stash: "E tu piangi sempre guaglió!"

Briga: "Sei er numero Cri."

Abbiacciai tutti, uno dopo l'altro.

Ero più che contento, in quella situazione mi si addicevano tutti i superlativi.

Era passato tanto tempo dall'ultima volta che mi sentivo così soddisfatto e fiero di me, di quello che stavo facendo, di riuscire in quello che volevo.

La gente che mi sosteneva là fuori aumentava sempre di più, ma io continuavo a pensare alla mia famiglia.

Dopotutto, se ero arrivato a quel punto era solo grazie a loro quattro, mio padre, mia madre e le mie sorelle.

Tutto questo era per loro.

Briga al contrario mio non ha versato neanche una lacrima ma era nettamente più spaesato di me, ma ormai eravamo tutti sicuri che entrasse.

E ruberò per te la luna. || Giorgio Albanese ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora