Decisimo di incontrarci giù nella hall, io uscii dalla camera senza aspettare Alessia, conoscendo i suoi tempi avrebbe finito di prepararsi la mattina dopo.
Arrivai ed ero sola. Dov'erano tutti?
Scrissi sul gruppo di whatsapp che avevamo fatto tutti insieme.
A @ Amici14: "Raga, dove vi siete cacciati tutti? Io sto già qua nella hall"
Da 'Alessia Trota❤' @ Amici14: "TROTA MI HAI ABBANDONATO IN CAMERA SENZA DIRMI NIENTE"
Trota era il nostro insulto preferito. Che poi lo era solo per la sua somiglianza a 'troia'.
Da 'Giogio♡' @ Amici14: "Mi sembra tanto strano che tu sia già pronta..."
A @ Amici14: "Giogio, shh"
Da 'Giogio♡' @ Amici14: "NON CHIAMARMI COSÌ"
Da 'Michele' @ Amici14: "Io sto arrivando"
Non rispose più nessuno e poco dopo vidi arrivare Michele.
Io: "Ehi ciao."
Michele: "Ciao... é da tanto che non stiamo più insieme da soli, ci stavo pensando mentre scendevo. Comunque stai bene vestita così."
Odiavo quando mi facevano questo genere di complimenti, sembrava che si riferissero solo ai vestiti e non alla persona.
Michele: "Ma dimmi un po', come stai?"
Io: "Bene... tu?"
Michele: "Con tutte le sfide perse eccetera... non credo di essere al massimo però ce la metteró tutta per prendere la maglia verde!"
Io: "Mh... dove avete intenzione di andare stasera?"
Michele: "Un pub qui vicino, se vuoi ci avviamo."
Non volevo star da sola insieme a lui. E poi dovevo aspettare Giorgio, Alessia e Cristian.
Io: "No, devo aspettare Giorgio."
Michele: "Sempre attaccati voi due... il motivo l'abbiamo capito tutti ormai!"
Mi diede una leggere gomitata e io gli sorriso. Dopotutto, era un amico anche lui.
Nel frattempo scesero tutti gli altri, ma di Giorgio e Alessia non ce n'era neanche l'ombra.
A 'Giogio♡': "Carrissimo, dove ti sei cacciato che te sto ad aspettà da non so quanto?"
Da 'Giogio♡': "Keep calm, ho i miei tempi"
A 'Giogio♡': "Lo so cosa stai facendo"
A 'Giogio♡': "Ti stai sistemando i capelli"
A 'Giogio♡': "Ti conosco troppo bene Albanese"
Da 'Giogio♡': "Veggente, gn"
A 'Giogio♡': "Stasera quel ciuffo non lo ritrovi più, ti taglio tutti i capelli, vedi di sbrigarti perché stiamo andando"
Dopo circa 10 minuti lo vidi scendere le scale con Alessia che ridevano.
Io: "Alla buon ora!"
Alessia: "Dai, lo sai che abbiamo i nostri tempi."
Così ci avviammo tutti insieme, per una sera avevo voglia di stare con tutti e non solo con Giorgio.
Io: "Giogio, se tipo oggi stiamo nel pub e non facciamo gli asociali come sempre?"
Giorgio: "Facciamo che tu stai chiusa fuori mentre io entro. NON CHIAMARMI COSÌ, GESÙ."
Io: "Ahah ma dai, lo sai che ti voglio bene."
Mi sorrise e mi appoggió la mano sul fianco, tirandomi verso di lui per poi abbracciarmi.
Vederlo felice era una delle soddisfazioni più grandi, perché per anche solo un attimo riuscivo a fargli passare di testa tutto la merda che aveva passato.
Giorgio: "Comunque se continui a chiamarmi Giogio io non te ne voglio più."
Gli feci la linguaccia e lui si mise a ridere.
Io: "Certo che Alessia e Cristian non si staccano un secondo."
Erano davanti a noi e si stavano baciando.
Giorgio: "Cri é troppo preso da lei... probabilmente la ama."
Io: "Mi immagino le loro facce quando se lo diranno ahah"
Giorgio: "Si..."
Abbassó la testa.
Qualcuno mi avrebbe mai detto ti amo? Qualcuno avrebbe mai provato tanti sentimenti per me da volor passare la sua vita al mio fianco? Se quel qualcuno fosse esistito, chi sarebbe stato?
E io, avrei mai amato qualcuno tanto da voler passare la vita con lui? E quel qualcuno poteva essere Giorgio? Sarebbe potuto essere un candidato.
Appena fuori dall'entrata del pub, lui mi prese la mano e mi trascinó via.
Io: "Quindi hai deciso di far l'asociale anche oggi."
Giorgio: "Già mia cara."
Mi portó ad un parco lì vicino dove c'era un posto abbastanza appartato, dietro ad una fila di alberi.
Io: "Cosa vuoi sapere oggi?"
Giorgio: "Mh... le tue passioni."
Io: "É uno scherzo? Cantare, cantare e ancora cantare!"
Giorgio: "Vai oltre il canto."
Altre passioni oltre il canto?
Giocare a pallavolo mi é sempre piaciuto, ma essendo la più presa in giro, preferivo di gran lunga saltare gli allenamenti.
Disegnare forse era una passione, non facevo disegni spettacolari, ma erano accettabili.
Qualche altra passione?
La musica, ma quella era compresa nel canto insieme a tutti i vari idoli.
Avevo trovato.
Io: "Disegnare. Si, disegnare. E poi... cavalcare. Non so di preciso qundo si nata in me la passione per i cavalli. Credo che sia una di quelle cose che si hanno nel sangue fin da bambini. Pur avendo cominciato a montare piuttosto tardi, ho sempre avuto giochi e libri sui cavalli, da piccola correvo nel giardino di casa mia imitando il rumore degli zoccoli sul terreno. Più faccio parte di questo mondo, più penso di non poterne fare a meno. I cavalli hanno un potere magnetico che ti lega a loro. Sono le creature più affascinanti di questa terra. Fieri, eleganti, forti ma allo stesso tempo estremamente delicati: sentono e percepiscono tutto. Ogni volta che salgo su un cavallo é come la prima volta: hai quel senso di alezza, di onnipotenza. Poi quando parte al galoppo... ti sembra quasi di volare. Ogni volta che lo faccio mi sento libera, con il vento che mi arriva in faccia e il dolore alle caviglie, ma libera. E felice. Fottutamente felice. Quando salti invece ti sembra di essere ad un passo da toccare il cielo."
Lui mi ascoltava interessato.
Non sapevo se avesse mai provato a salire su un cavallo, ma ero quasi certa che non aveva mai provato la brezza di galoppare o saltare.
Giorgio: "Io non sono mai salito su un cavallo in vita mia, deve essere figo."
Io: "Ahah, ti faró provare un giorno fuori da qui."
Giorgio: "Ci rivedremo?"
Ci saremmo rivisti fuori? Non me l'ero mai domandato seriamente, lo avevo sempre dato per scontato, ma alla fine non lo era poi così tanto.
Io: "Certo... di sicuro."
Stavo cercando di convincere più me stessa che lui.
Io: "Ma tornando al discorso di prima, le tue passioni invece?"
Mi raccontò che non era interessato a niente al di fuori della danza, era il suo piccolo mondo.
Il suo piccolo, ma bellissimo mondo.