Christian's POV
Elena uscì dalla porta e io persi un battito.
La vedevo ogni tanto in tv ma mi era mancata, troppo.
Avevamo entrambi le lacrime agli occhi e non importava a nessuno dei due che ci fossero gli altri ragazzi della scuola a guardarci.
In quel momento ci saremmo stati solo noi due.
Elena's POV
Gli saltai letteralmente addosso e misi le gambe intorno al suo bacino, per poi far ritornare subito i piedi sulla terra.
Mi era mancato tantissimo.
Erano due fontane ma non me ne importava più di tanto: volevo solo stringerlo tra le mie braccia un'altra volta.
Non riuscivo quasi a parlare dal tanto che ero felice.
Io: "Mi-mi sei mancato gnomo."
Christian: "Anche tu nana, non sai quanto."
Mi diede un bacio sulla fronte e mi accarezzò i capelli, io misi le mani fra i suoi.
Io: "Però sei anche un coglione. Potevi dirmelo che eri qui fuori ahah"
Christian: "Te lo detto che ti avrei fatto una sorpresa..."
Lo guardai negli occhi. Quegli occhi marroni che mi facevano morire dentro ogni volta di più.
Christian: "Come stai?"
Io: "Bene direi... tu?"
Christian: "Quanto non mi piacciono quei 'direi'... dopo mi spieghi meglio. Ora vai con i tuoi compagni ci vediamo dopo."
Io: "Cosa? Nono, io vengo con te, non hai capito caro mio ahah"
Insitii per non so quanto e alla fine lui acconsentì.
Christian: "Ora che siamo soli... come mai quel 'diciamo'?"
In realtà non sapevo perché avevo detto 'diciamo'. Dopotutto stavo bene, no?
Io: "Ma io sto bene, veramente non so perché l'ho detto... ma piuttosto, non vedo Lorenzo e Matthew da tanto, loro come stanno?"
I due ragazzi ballavano con Christian in Romeo e Giulietta, ma mentre lui era un Montecchi loro erano Capuleti.
Christian: "Si stanno bene come sempre ma non cambiare discorso."
Io: "Chri veramente!"
Christian: "Vabbhe, faccio finta che tu non mi stia mentendo."
Io: "Comunque... ho chiarito con Giorgio."
Christian: "Ah, allora hai avuto il coraggio di parlargli ahah... cosa vi siete detti?"
Io: "Gli ho detto perché piangevo il giorno che ci siamo parlati per la prima volta... mia madre, sai..."
Christian: "L'orso bruno ahah"
Mia mamma si chiamava Bruna e il carattere era più o meno quello di un orso, sempre incazzata, allora Chri la chiamava sempre così.
Io: "Si lei... e poi lui mi ha raccontato di quello che ha vissuto lui, però non vado sicuramente a dirlo in giro ai quattro venti, soprattutto a persone che non conosce... spero che tu mi capisca."
Christian: "Si tranquilla..."
Poi mi ricordai dell'episodio di stamattina e mi arrivò un messaggio da Cristian.
Da Cristain: "Giorgio vuole parlarti, non mi ha detto che ha, ma sembra un po' giù... probabilmente sarà in terrazza, quando arrivi vai lì, nel frattempo goditi appieno il tuo pomeriggio con Christian ;)"
Christian: "Chi é?"
Io: "Cristian... mi ha detto che Giorgio mi vuole parlare ma non sa di che cosa."
Christian: "Scommetto tutto l'oro del mondo che invece tu lo sai benissimo."
Ed aveva ragione.
Quel ragazzo mi conosceva troppo bene ed io conoscevo troppo bene lui.
Se fosse capitata a me una cosa simile a quello che é capitato a Giorgio non so se avrei reagito così tranquillamente anche a molta distanza dall'accaduto.
Lui e mio padre erano le persone senza le quali potevo vivere.
Alzai appena gli angoli della bocca e più che un sorriso sembrava una smorfia amara.
Io: "Stamattina ho parlato con Michele... più che altro lui é venuto ad infastidirmi e io gli ho risposto un po' male, é iniziato uno pseudo litigio ed é arrivato Giorgio a salvare la situazione... l'ho ringraziato e lui mi ha risposto in tono quasi geloso..."
Magari non era giù di morale per quello.
Magari gli era successo qualcos'altro quella notte o quella mattina.
Fatto sta che toccava sempre e comunque a me farlgli ritornare il sorriso. Non che mi dispiacesse.
Christian: "Quasi, era geloso, come fai a dire il contrario? Tu gli piaci e non gli va di vederti con un altro ragazzo."
Io: "Ma perché siete tutti convinti che gli piaccio? Uff... e poi tu questo problema non l'hai."
Appena mi resi conto di quello che avevo detto mi tappai la bocca con entrambe le mani.
Lui mi amava ancora e non dava dimostrazione della sua gelosia.
Ma sapevo che il giorno in cui gli ho detto che mi piaceva un ragazzo stava malissimo.
Io: "Chri io... cioè, sono un stupida... s-scusami..."
Christian: "Tranquilla, non fa niente."
Il momento di imbarazzo venne subito sostituito da una sua battuta.
Il pomeriggio lo passai così, a ridere e scherzare insieme a Christian.
La sera non passai neanche a prendere qualcosa da mangiare.
Con tutti quei pensieri per la testa avrei sicuramente vomitato tutto se avessi mangiato qualcosa.
Aspettavo l'arrivo di Giorgio con impazienza, speranzosa in un suo finale 'sto bene' sincero col sorriso stampato in faccia.
*AngoloAutrice*
Scusatemi il tirardo, ma ieri sera e stamattina non ero proprio nelle condizioni giuste per finire io capitolo. Chi sa, capisca.
Un bacio, Elena
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