Non riuscivo neanche ad immaginare quanto si sentisse male Giorgio.
Lei, da quanto ho capito, era uno dei suoi pochi punti di forza, era un po' come perdere Christian per me.
Non so se sarei sopravvissuta.
Restammo abbracciati in quella posizione ancora per un po', io con la testa nell'incavo del suo collo e la sua appoggiata sulla mia spalla.
Io gli accarezzavo la schiena e lui mi stringeva la vita.
Giorgio stava piangendo, mi avrebbe bagnato la maglietta ma non mi interessava, gli serviva sfogarsi con qualcuno.
Io: "Non sai quanto mi sto sentendo male per te."
Giorgio: "N-non devi..."
Io: "Shh, non parlare."
Mi strinse di più a lui, come per dirmi 'non andartene ora'.
Singhiozzava e non sopportavo di vederlo in quello stato.
Mi staccai dall'abbraccio, lo guardai negli occhi, gli asciugai le lacrime e gli sorrisi.
Io: "Tranquillo, passerà."
Accennó un sorriso.
Mi alzai e presi in mano il cellulare.
Io: "Ti ricordi la prima sera che ci siamo incontrati? Io stavo cantando Stay..."
Misi Soundtrack '96-'06, partì Stay.
'You did not dare say a single word, I did not dare ask for something more, I've kept my questions secret deep inside, but I wish I could have let you know about, a time when I would have said...'
Amavo quella canzone. Ogni singola parola. E forse il ricordo del nostro primo incontro l'aveva fatta amare anche a lui.
Nel frattempo io mi ero riseduta accanto a lui, appoggiata al cornicione.
Lui mi guardava e cercava di togliermi almeno un po' del mascara colato sulle guance.
Giorgio's POV
'Wait, and please stay.'
L'unica cosa che speravo era che non se ne andasse. Mi stava aiutando più di quanto lei pensasse mettendosi a disposizione per ascoltarmi. Tralasciando la parte in cui sono io a chiedergli per favore di stare a sentirmi, ma dettagli.
Aveva la faccia macchiata di nero qua e là, non so come sarebbe andata tranquillamente in camera sua senza farsi notare.
'How've you been? Do you need anything? Want you to know I'm here? Want you to feel me near?'
Non poteva trovare canzone più azzeccata.
Io guardavo il pavimento ma con la coda dell'occhio vedevo che lei mi stava fissando.
La canzone finì e partì Gli Ostacoli Del Cuore.
Lei abbassó il volume.
Elena: "Ti piace Stay?"
Io: "Più che altro penso che stia diventando la mia canzone preferita ahah"
Le sorrisi. E questa volta non con un sorriso falso per coprire il dolore, ma con uno sincero, senza maschere.
Elena: "Elisa la scrisse quando morì suo padre."
Stava alludendo al fatto che avrei potuto dedicarla in qualche modo a Laura?
Io: "Forse peredere la persona che ami é diverso da perdere il padre... un papà é un papà, non lo puoi sostituire con nessun altro."
Elena: "Si, dopotutto hai ragione... ma dimmi un po', come va con Francesca?"
Francesca? Perché Francesca?
Io: "Perché mi chiedi di lei?"
Elena: "Beh, oltre a me é l'unica con cui hai avuto più di una conversazione... e poi dai, si vede che un pochino ti piace."
Mi piaci tu, non lei Cristo santo.
Io: "Ma ahah cosa stai dicendo? Francesca non mi piace... non so se ti ricordi quello che ti ho appena raccontato."
Elena: "Oh, cioé si, però io, dico..."
Abbassó la testa riconoscendo di avere torto.
Io: "Va beh, per questa volta sono clemente e ti perdono per il tuo atto di maleducazione verso il qui presente... beh, mé stesso."
Elena: "Giorgio Albanese passione avvocato che usa i paroloni ahah"
La serata fu un continuo di sorrisi e battutine, il tutto con sottofondo Elisa.
Arrivammo davanti a camera sua e lei era ancora sporca di mascara sulle guance.
Cercai di tirarglielo via senza però risultati.
Elena: "Lascia perdere va, uso lo struccante ahah... buonanotte e sogni d'oro."
Mi diede un bacio sulla guancia. Oh.
Io: "Pure a te."
Ormai 'pure' era diventato come un rito quando ci salutavamo o quando condividevamo un qualcosa.
Era un po' come il 'sempre' di Isaac e Monica o l'okay' di Hazel e Augustus in Colpa Delle Stelle.
Stai viaggiando troppo Giorgio.
Percorsi il corridoio ed entrai in stanza, Cristian non c'era.
Da quando, settimana scorsa, era entrata Virginia non si dava pace per nemmeno un secondo.
Mi aveva raccontato che lui era stato ad aspettarla fuori da casa con delle rose mentre lei era a fare shopping con Gabriele.
Non deve essere stato così bello né per Cristian che l'ha vista arrivare con lui né per Virginia che ha dovuto affrontarlo una volta si sarebbero messi a discutere.
Ma dopotutto la colpa era solo di lei.
Sentì dei singhiozzi provenire dal bagno, non potevano che essere quelli di Cristian.
Giorgio: "Cri? Sei lì dentro?"
Non rispose nessuno così aprì la porta e lo trovai seduto a terra con le mani che gli coprivano la faccia.
Giorgio: "Cri... dai, non fare così. Lo sai che lei ti ama. Su, stasera sono felice, non farmi deprimere ahah"
Gli accarezzai una spalla. Non sopportavo vederlo così, eravamo diventati molto amici ormai.
Cristian: "Lo sai meglio di me che non è facile Giorgio."
Si, forse era vero.
Dopo qualche parola di conforto Cristian si mise finalmente sotto le coperte.
Io restai in bagno, controllai il telefono e vidi una notifica da whatsapp.
Ma chi potrà mai essere a quest'ora a scrivermi?
Lessi "Elena".
Mh, strano.
Da Elena: "Come norma della nostra amicizia sarai costretto a restare sveglio ancora un po' a scrivermi...ahah"
E lo avrei fatto volentieri.
*AngoloAutrice*
Buona domenica❤
Eccovi il capitolo :)
Elena