8. Primo Giorno Di Scuola

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La cosa brutta è che certe cose
non puoi dirle. Non puoi
spiegarle. E così te le
tieni dentro.

I will always remember
The day you kissed my lips
Light as a feather
And it went just like this
No, it's never been better
Than the summer of 2002 (ooh)
Uh, we were only eleven
But acting like grown-ups
Like we are in the present
Drinking from plastic cups
Singing, "Love is forever and ever"
Well, I guess that was true ...

- Dancing on the hood in the middle of the woods
On an old Mustang, where we sang
Songs with all like this, say...- canticchio, spegnendo la sveglia.

Scendo scattante dal letto, buttando a terra il gattino di ieri sera.

Ops.

- Miaoo!- mi rimprovera.

- Ringraziami, che ieri sera ti ho fatto entrare- ribatto, con una finta aria di superiorità.

Cerco nell'armadio qualcosa da mettermi e, frugando sotto un paio di t-shirt, trovo una camicetta bianca, che abbino ad un jeans scolorito.

Non per moda, scolorito dal tempo, ma rimane il mio preferito.

- Tu!- punto il dito contro il gattino - Puoi restare ma non devi farti beccare, non credo che Annette gradirebbe che le nascondo queste cose!- lo avverto.

Mi vesto, uscendo dalla camera per andare in bagno.

Busso tre volte alla porta, per sapere se c'è qualcuno.

- Aspetta Nessy!- urla qualcuno da dentro.

Come fa a sapere che sono io?

Mezzo minuto dopo la porta si apre, rivelando un Alex tutto spettinato che scende la scale salutandomi con un sorriso.

Entro in bagno, prendendo il mio solito pettine per i capelli mossi, quasi ricci.

Comincio a spazzolar le punte, quando sento un crack!

Guardo il pettine e vedo due dei denti staccati, incastrati nei miei capelli.

- Diamine!- impreco, scendendo di gran carriera di sotto.

- Annette!- la chiamo entrando in cucina.

- Dimmi tesoro!- sorride, seduta a tavola con Alex.

- Hai u-un altro pettine c-come questo?- domando speranzosa, mostrandole il mio rotto.

- Non riesci a usare una spazzola normale?- mi guarda stranita.

Sciolgo lo chinion provvisorio, mostrando i miei veri capelli.

Certo, in questi due giorni mi ero fatta la piastra per restare più comoda ed erano belli lisci...

Ora sono ricci e arrivano fino alla vita.

- M-ma- balbetta un attimo.

- Ehm... avevo usato la tua piastra- arrossisco, facendo un sorriso di scuse.

- Ma tesoro sono bellissimi! Peccato che io non abbia nessuno di quei cosi- indica il mio pettine a tridente.

- Mi sa che me li pettino con le mani- osservo ridendo.

Mi siedo a tavola con loro, pettinandomi i capelli e mangiando di tanto in tanto un biscotto.

- Alex, porti tu Eddy a scuola?- chiede Annette.

Vedo per un attimo il suo sguardo vacillare.

- Certo- fa un sorriso tirato.

Non vuole portarmi a scuola?

La Notte Delle FaleneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora