13. Sei Stato Tu?

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Sei la mia fotografia e
oggi tocca a me
scattarti.

Stamattina non riesco proprio a guardare Annette negli occhi.

Mi sento così stupida: sono sempre stata capace a non farlo vedere, eppure lei l'ha capito subito.

Mi siedo per mangiare colazione, un po' in disparte da lei e Alex.

Lui sembra rimanerci male ma fingo di non notarlo, cominciando a mangiare i biscotti.

Quando ho finito mi alzo in silenzio, salendo le scale e andando a lavarmi i denti.

Chissà cosa penserà Annette...

Esco velocemente di casa, mettendomi lo zaino in spalla e aspettando Alex su una panchina, accanto alla sua macchina.

- Perché scappi?- domanda una voce alle mie spalle.

- Non sto scappando- obbietto, mentre lui si siede sulla panchina accanto a me.

- Stamattina eri strana- osserva.

- Dovevo fare di fretta perché non avevo ancora preparato lo zaino- mento.

- Non importa, andiamo a scuola- fa spallucce, ma sento un accenno di rabbia nella frase.

Abbasso lo sguardo, salendo sui sedili posteriori.

- Non ti siedi accanto a me?- si gira a guardarmi Alex.

- Io...- balbetto.

Chiude la portiera, scende dalla macchina e apre la mia.

- Che succede Nessy?- chiede dolcemente.

Sono innamorata di te, perché non lo vedi?

Vorrei soltanto che tu mi dicessi la stessa cosa.

Vorrei soltanto che ricambiassi in parte i miei sentimenti.

Perché non sono più capace a nasconderli.

- Niente, ho solo tante cose per la testa- faccio un sorriso tirato.

Lui non sembra troppo convinto, ma sorride ugualmente e mi fa scendere dalla macchina.

Si siede al posto del guidatore e io a quello del passeggero.

Arriviamo a scuola, sotto lo sguardo attento di tutti.

Non penso si siano ancora abituati a vedere me e Alex insieme.

Scendo dalla macchina, una volta che lui ha parcheggiato.

- Ehm... Nessy?- mi richiama afferrandomi saldamente l'avambraccio.

- Dimmi- sorrido.

- Domani sera c'è una festa, a casa di Sandie, e ci va tutta la scuola. Tu ci vai con qualcuno?- domanda.

__*__

- Cooosa?!- strilla Liza, seduta sul prato della scuola.

Sbuffo frustrata.

- Riassumendo- ricapitola Natan - Quando te l'ha chiesto tu sei arrossita come un pomodoro e hai fatto finta che ti stessi chiamando e te ne sei andata di corsa-.

- Esatto- annuisco, mettendomi una mano in fronte.

- Cara, sei un caso perso- mi appoggia una mano sulla spalla Beth - Voleva sicuramente chiederti di andarci con lui!-.

La Notte Delle FaleneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora