Vieni con me, dove
nascono i sogni,
e dove il tempo non
esiste.- Ci siamo!- annuncia Alex, scendendo dalla macchina e venendo verso la mia portiera.
- Ci siamo! Ci siamo! Ci siamo!- saltello contenta chiudendo la portiera.
- Cosa fai con quella benda?- domando perplessa.
- Te la metto?- fa spallucce sorridendo.
- Dai Alex mi hai già fatta aspettare abbastanza!- protesto.
- No no no! Non accetto repliche!- scuote la testa, facendomi girare per mettermela.
Sbuffo, chiudendo gli occhi mentre lui me la lega.
È ancora più furbo di quanto pensassi: mentre eravamo in macchina ho provato a guardare di nascosto google maps per vedere dov'eravamo, ma lui mi ha fregato il telefono prima di partire e l'ha posato sul mio comodino.
- Vieni, fidati di me- mi prende la mano destra nella sua e mi appoggia l'altra sulla schiena.
- Solo una cosa: cos'hai messo nel cofano prima di partire?- domando.
- Fai troppe domande...- mormora, indirizzandomi verso sinistra.
Cammino piano, nel caso ci fosse un albero davanti a me, cercando di non far troppo caso alla mano sulla mia schiena.
- Che ore sono?- gli chiedo per distrarmi.
- Le nove- risponde.
- Mh, c'è ancora il sole...- commento.
- Come lo sai?-.
- Lo sento sulle braccia- spiego.
Rimaniamo in silenzio, fin quando Alex si ferma.
- Ci siamo- lo sento mettersi davanti a me - Ti fidi di me?-.
- Sempre- sorrido, mentre mi slega la benda.
Apro piano gli occhi, mentre il paesaggio si fa sempre più nitido.
- Un campo di lavanda e le altalene...- sussurro, mentre sento gli occhi pizzicare.
- Vai...- mi spinge in avanti Alex, facendomi camminare lungo il sentiero sterrato che porta alla altalene.
Sui fiori di lavanda, colorati di viola scuro, sono posate migliaia di farfalle di tutti i colori.
Appena passo la mano tra i fili d'erba si alzano tutte in volo, venendomi addosso e posandosi su di me.
Una blu mi svolazza sul naso, posandosi tranquillamente sulle mie lentiggini.
- Hai ancora un debole per le farfalle e le falene, Nessy?- sorride Alex, avvicinandosi a me, ma sempre mantenendo una certa distanza per non far volar via la farfalla.
Annuisco con un gesto del capo.
- Sono molto più bambina di quel che dovrei- faccio un sorrido amaro, sapendo di aver ragione.
- E dovrebbe essere un male?- si siede accanto a me, mentre la farfalla torna a posarsi sul proprio fiore.
- Restare sempre bambini non è un bene, ti rende molto più piccolo in confronto a tutti gli altri. Vedi gli altri ormai sono ragazzi e tu ancora bambino...- rispondo.
- Io trovo che i bambini siano molto meglio dei grandi...- mi prende in braccio, senza darmi il tempo di controbattere, e si incammina verso le altalene - Capiscono cose che oramai i grandi non capiscono più-.
Mi fa sedere sull'altalena in legno a destra, mentre lui su quella sinistra.
- E due bambini come me e te adorano le cacce al tesoro, quindi ho pensato di aggiungere un po' di avventura alla sorpresa- sorride, tirando fuori dalla tasca un pezzo di carta tutto stropicciato.
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La Notte Delle Falene
RomanceAbbandonata dai genitori davanti ad un orfanotrofio nella città di Phoenix, in Arizona, Eddy White deve continuare la sua vita senza di loro, alla sola età di cinque anni. Bambina silenziosa, chiusa, solitaria e specialmente timida. Adora passare in...