26~Lividi

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Melissa era riversa a terra ancora dolorante , aveva il viso contro il pavimento freddo della sua camera , si mise seduta appoggiando la schiena contro il muro. Si toccò il labbro inferiore che gli bruciava e sentí qualcosa di liquidi scendere lungo il suo mento , era il suo sangue che stava fuoriuscendo dal suo labbro spaccato , odiava con tutta sé stessa Francesco per quello che le aveva fatto. Se solo aveva una pistola con sé , in quel momento lo avrebbe ucciso senza pensarci due volte. Guardò il suo riflesso nell'enorme specchio dell'armadio e girò il viso , metà del suo viso era pieno di lividi e aveva il labbro spaccato , Melissa strinse i pugni mentre una lacrima scorreva lentamente sulla sua guancia.

Forse lei era destinata a questo , era destinata alla sofferenza eterna. Odiava tutti gli uomini violenti  dopo il suo passato , e più cercava di allontanarsi da quel passato orrendo , più il suo passato gli bussava alla porta. Anche Ciro lo aveva fatto , anche il ragazzo che lei amava l'aveva tradita , nonostante lui si fosse fermato solo ad uno schiaffo e e si fosse pentito per quel gesto , Melissa non lo avrebbe mai dimenticato. Aveva ancora il cuore spezzato per quel gesto che aveva fatto Ciro , invece per Francesco provava solo odio. E avrebbe voluto vederlo sanguinante a terra e pieno di lividi , proprio come aveva ridotto lei.
La ragazza si alzò da terra e si sedette sul letto guardando il suo riflesso nello specchio , e in quel momento non vide il suo viso , ma vide il viso della sua povera mamma. Quel viso che era sempre marchiato da lividi scuri , e su quel bellissimo viso non mancavano mai lacrime di dolore.

E Melissa aveva giurato che non avrebbe mai fatto la sua stessa fine , quella sorte che aveva toccato a sua madre sembrava perseguitarla.
Melissa era così assorta dai suoi pensieri che non si rese conto che la porta della sua camera si era aperta , il giovane Ricci entrò nella camera della ragazza non vedendo l'ora di vedere la sua Melissa , di dormire con lei e abbracciarla finché non si sarebbe fatto perdonare da Melissa , perché sapendola bene portava ancora del rancore nei suoi confronti , e lui avrebbe voluto scusarsi un milione di volte per lei , e si sarebbe fatto prendere persino a schiaffi da lei per fargli capire quanto fosse pentito per quello che aveva fatto.
Quando entrò nella camera della ragazza , vide Melissa seduta sul suo letto girata di spalle , era così assorta dai suoi pensieri che non si rese nemmeno conto che Ciro si trovava in camera insieme a lei.



<<Melí>> la ragazza sobbalzó quando sentí la voce del giovane Ricci , ma appena si accorse che era lui si rilassò ma non osó girarsi , aveva paura della sua reazione , sapeva che Ciro sarebbe impazzito e lei doveva trovare le parole giuste per calmarlo.
Melissa si girò lentamente verso di lui con gli occhi bassi poiché non aveva il coraggio di guardarlo in volto , Ciro quando vide il suo viso pieno di lividi si irrigidì guardandola con gli occhi sgranati. La ragazza alzò gli occhi e lo guardò con uno sguardo vuoto , Ciro era rimasto fermo , bloccato come se quella figura davanti a lui non fosse vera. Ma Melissa davanti a lui era vera , e anche quei maledetti lividi sul volto erano veri. Ciro pensó subito che fosse stato lo zio di Melissa , se era così lo avrebbe ucciso immediatamente senza nemmeno pensarci due volte.


<<Chi sfaccimm e star?!>> il giovane Ricci corse verso di lei e gli prese il viso tra le mani , guardò ogni lividi lentamente e strinse i denti così forte come se volesse romperseli. Non osava immaginare , chi avesse osato toccare la sua Melissa in questo modo. Avrebbe ucciso chiunque per lei , si sarebbe fatto trent'anni di carcere solo per lei.
<<É stat chill omm e merd e zit't?!>> ringhiò Ciro guardandola con gli occhi quasi fuori dalle orbite , sentiva la rabbia crescere sempre di più dentro di lui e Melissa non lo aveva mai visto in questo modo. Melissa scosse lentamente la testa come segno negativo , suo zio era un vero e proprio stronzo ma non avrebbe mai osato picchiarla in questo modo , era pur sempre sua nipote. Lei non aveva parlato ancora , non aveva emesso nemmeno un suono , guardava il giovane Ricci con quegli occhi verdi , che ora erano vuoto come se non avessero più emozioni.


<<Chi cazz e stat?! Parl!>> ringhiò Ciro scuotendole la testa a destra e sinistra , era stanco di quel silenzio e voleva sapere chi avesse osato mettergli le mani addosso , lo voleva ammazzare. Voleva farlo morire con il suo nome in bocca.
<<Francesco>> rispose Melissa con un tono di voce freddo , girò il viso e guardò Ciro negli occhi. Lui strinse i pugni ancora più forte fino a farsi sbiancare le nocche , lo tormentava il pensiero che non aveva potuto proteggerla perché lui non c'era , e soprattutto ora sentiva l'odio crescere sempre di più nei confronti di Francesco.
Quello che credeva essere suo fratello lo aveva traditi una seconda volta , ma ora non lo aveva tradito sugli affari , ora aveva toccato la ragazza che amava.

Il giovane Ricci diede un pugno nel muro prima di passarsi le mani tra i capelli , Melissa sobbalzó quando lui fece cadere a terra tutti gli oggetti presenti sulla scrivania , persino la lampada che si ruppe in mille pezzi.
<<Calmati Cirú, stong bon>> Melissa si alzò dal letto e lo prese dalle spalle cercando di calmarlo , ma quando lui si girò Melissa vide che aveva gli occhi spalancati e la vene del collo pulsava così tanti che aveva paura che scoppiasse prima o poi.
<<Melí chill ta tuccat e capit?! Mentr Ij nun ce stev! L'aggia accir'r che man mij!>> urlò come un pazzo dando un altro pugni feroce contro il muro spaccandosi le nocche , Melissa lo abbracció da dietro , si alzò sulle punte e gli lasció baci sulle spalle per farlo calmare. Il suo petto faceva su e giù a causa del respiro affannoso , ma la rabbia non era andata via , anzi quella si era duplicata. Aveva solo il bisogno di fargliela pagare a Francesco , facendogli capire che le sue cose non vanno toccate.

<<Melí chi tocc a te , tocc a me!>> Ciro si girò verso di lei e gli prese il viso fra le mani , Melissa lo guardò negli occhi e sentí le sue gambe cedere. Vederlo in questo stato le causava una strana sensazione al bassoventre , aveva una voglia matta di buttarlo sul letto e fare l'amore con lui fino a l'orario di pranzo.
<<Ij e te simm na cosa sol>> sussurró lui guardandola con uno sguardo serio negli occhi , la ragazza fece un piccolo sorriso e appoggiò le sue labbra su quelle di Ciro.
<<Mo vec ij Melí>> lui le diede un bacio in fronte e la strinse ancora più forte , la ragazza chiuse gli occhi e espirò a pieni polmoni il suo profumo mascolino. <<Nun fa uaij Cirù>> sussurró la ragazza lasciandogli un bacio poco casto sulle labbra , lui la guardò per l'ultima volta prima di uscire dalla sua camera come una furia.


Il giovane Ricci montó sul suo Sh che aveva parcheggiato fuori alla casa di Melissa e partí a tutta velocità per le strade di Napoli , suo padre aveva ragione su Francesco. Se prima non sapeva se voleva ammazzarlo , ora non vedeva l'ora di puntare la sua pistola contro Francesco e ammazzarlo come un cane , non vedeva l'ora di vedere il suo corpo riverso a terra , aveva toccato Melissa e nessuno toccava quella ragazza che ormai era diventata il suo cuore, tutti dovevano sapere che quella ragazza apparteneva a lui e non dovevano guardarla nemmeno per sbaglio.
Ciro parcheggio il motorino sotto casa sua , e entrò in casa sua in fretta e furia. Quando entrò in cucina vide tutta la sua famiglia riunita per il pranzo , Pietro , Rosa , Don Salvatore , e sua madre era seduti a tavola. E appena videro Ciro in quello stato lo guardarono con uno sguardo confuso, Monica , la madre di Ciro , guardò suo figlio con uno sguardo preoccupato.


<<Che succies a mammá?>> avevano capito tutti che c'era qualcosa che non andava , il giovane Ricci aveva uno sguardo assassino , e il suo petto faceva su e giù velocemente , sembrava che stesse per scoppiare da un momento all'altro. Infatti dopo nemmeno un secondo prese la tavola con i piatti pieni e le posate sbattendolo dall'altra parte della stanza creando un rumore assordante a causa dei piatti e bicchieri che si ruppero , Monica urló spaventata dalla furia di suo figlio , e andó vicino a suo marito.
Don Salvatore guardò il suo secondogenito con uno sguardo serio , arrabbiato per quella mancanza di rispetto nei loro confronti.
<<Ma che cazz faje?!>> urlò suo padre prima di dargli un forte schiaffo sul viso , ma il giovane Ricci in quel momento non sentiva niente a causa del nervoso e dalla rabbia.

<<Papá tu ric semp ca é femmn nostr nisciun l'addá tuccá>> disse il ragazzo con voce gelida mentre guardava suo padre con uno sguardo fin troppo serio , don Salvatore lo guardò con uno sguardo interrogativo.
<<Che vuó ricr?>> guardò suo figlio assottigliando gli occhi<<Hann tuccat a femmina mij>>

Mia o di nessuno!\Ciro&Melissa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora