Melissa continuava a guardare il ragazzo davanti a lei con uno sguardo serio, non capiva perché si trovasse fuori al negozio in cui lavorava, all’inizio aveva pensato che fosse Francesco ma quando era uscita fuori al negozio, aveva vista l’ultima persona che credeva di non vedere.
<<Mi rispondi? Cosa ci fai qui? É successo qualcosa a Francesco?>> la ragazza incrociò le braccia sotto al seno, e lo guardò da capo a piedi.Il giovane Ricci era molto più affascinate di Francesco, il suo ragazzo era bello ma lui aveva un’ qualcosa di proibito, ma lei doveva stare lontana da lui, non voleva avere nessun problema né con lui e né con il suo ragazzo.
<<Nun t’agitá ciùciú. Non è successo niente a Francesco>> il giovane Ricci scese dal suo motorino e si mise di fronte a lei incrociando le braccia al petto.
<<E cosa ci fai qui?>> gli domandò la ragazza facendogli un cenno di testa, ancora non capiva perché si fosse presentato fuori al negozio in cui lavoravo.
Il giovane Ricci la guardò con un sorrisetto e si avvicinò ancora di più a lei , Melissa indietreggio guardandolo con uno sguardo duro.
<<Pensavo che l’avessi capito Melí. Ij vogl a te>>
la ragazza sgranó gli occhi quando sentí l’ultima frase uscire dalla sua bocca, ma come poteva fare questo al suo migliore amico?
Francesco era innamorato di lei, anche se Melissa non lo era con lui si sentiva libera, quando stava con Francesco non doveva dipendere da suo zio. Semplicemente non vedeva l’ora di sposarsi e andare via da quella casa, e Francesco l’amava così tanto che un giorno sarebbe disposto a sposarla e portarla via da quella casa in cui si sentiva un’intrusa da quando era solo una bambina.
<<Ma che cosa stai dicendo? Vattene immediatamente o chiamo il mio ragazzo!>>
ringhiò Melissa guardandolo con gli occhi spalancati, il giovane Ricci le prese il mento tra le dita e la spinse contro il muro, la ragazza cercò di dimenarsi per liberarsi dalla sua presa, invano, Ciro era molto più forte di lei e non si sarebbe mai riuscita a liberarsi dalla sua presa.
<<E che me fa o uaglion tuoij eh? Me vatt?>> disse il giovane Ricci guardandola con un sorrisetto,
Melissa cercó di levare le sue dita che scavavano nel suo viso.<<É il tuo migliore amico! Sei senza rispetto, e menomale che per voi
Ricci il rispetto é importante>> disse la ragazza guardandolo con uno sguardo schifato , lui la guardava sempre con quel sorrisetto beffardo e la intrappolò tra il muro e il suo corpo , Melissa alzò il viso e lo guardò negli i suoi occhi verdi si scontrarono con quegli occhi neri come la pace, la ragazza deglutì ma abbassò nuovamente il viso non riuscendo a reggere quel contatto visivo, anzi, perché non voleva avere contatto visivo con lui.<<Io il rispetto lo so benissimo nenné. Ma quando voglio una cosa , ij nun guard nface a nisciun>> disse stringendo ancora di più il suo mento , Melissa serrò la mascella e lo guardò con uno sguardo duro, non poteva sbagliare con Francesco. Lui le voleva bene davvero e Melissa non si sarebbe mai perdonato se lo avrebbe fatto soffrire.
<<Mi dispiace. Ma io appartengo già a un altro>> disse Melissa guardandolo negli occhi , gli tolse violentemente la mano dal suo viso e andò via, il giovane Ricci si girò mentre la guardava camminare verso il negozio.
La guardò con un sorrisetto finché non scomparí dalla sua vista, non aveva mai incontrato una ragazza come Melissa. Non si era fatta mettere nemmeno i piedi in testa da lui. Lui non aveva mai guardato le ragazze dei suoi amici, perché era fedele a loro ma quella ragazza era un’altra cosa. Gli dispiaceva per Francesco, ma ora aveva puntato
Melissa.L’aveva adocchiata già dalla prima volte che Francesco lo aveva presentati, appena l’aveva vista scendere dal motorino di Francesco era uscito fuori di testa.
<<Tu appartien a me ciùciú>> sussurró a se stesso prima di saltire sul motorino e sfrecciare come un pazzo per le strade di Napoli.
Melissa stava ancora lavorando e non si fermava nemmeno per un secondo, era sempre in movimento cercando di non fallire mai in nessuna pettinatura , non voleva che le sue clienti uscissero dal salone deluse. Con lei lavorava anche una ragazza, si chiamava Teresa e veniva dal Vomero , era una brava ragazza e Melissa aveva fatto subito amicizia rispetto alle altre ragazze che erano antipatiche.
<<Sto facendo un progetto all’Ipm
Melí>> gli disse Teresa mentre arricciava i capelli ad una cliente, Melissa aveva appena finito di lavorare e ora stava sorseggiando il suo caffé.
<<Davvero? Come mai questa scelta?
>> gli domandò Melissa guardandola con uno sguardo confuso, non avrebbe mai pensato che una ragazza come Teresa stesse facendo volontario in quel posto, insomma in quel posto non c’erano brave persone in quanto fosse un carcere minorile.
<<Mi piace aiutare le persone. E poi non sono così cattivi, sono dei ragazzi normali che purtroppo si sono trovati in brutte situazioni>> disse Teresa sospirando , stava pensando al ragazzo che aveva conosciuto pochi giorni fa all’Ipm. Si chiamava
Edoardo Conte, e si era già perdurante infatuata di quel ragazzo.
Teresa non era una ragazza che frequentava gente del genere, ma quel ragazzo per lei aveva qualcosa in più rispetto gli altri ragazzi.
<<Mi dispiace per loro ma io ora devo andare, il mio turno é finito. Ci vediamo domani mattina>> Melissa salutó Teresa e il proprietario del negozio prima di andare via, fece un piccolo sorriso quando vide Francesco
che l’aspettava.<<Francé!>> lui le prese i fianchi e la strinse forte tra le sue braccia< <Mi sei mancata Melí>> le prese il viso fra le mani e fece combaciare le loro labbra, Melissa gli avvolse le braccia intorno al collo mentre muoveva le labbra su quelle del ragazzo.
Chiuse gli occhi e per un attimo immaginó quegli occhi neri, chissà come sarebbe stato a baciare le sue labbra.
Melissa approfondí ancora di più il bacio come se volesse togliere quegli occhi neri dalla sua mente , Francesco le accarezzò il viso con le sue mani ruvide mentre le loro lingue si accarezzarono delicatamente.
<<Ti amo>›le sussurrò all’orecchio lasciandogli un bacio sul lobo,
Melissa gli prese il viso fra le mani e lo guardò negli occhi , e in quegli occhi nocciola di Francesco cercò i suoi occhi, quegli occhi neri come la pece che le avevano toccato il cuore.
<<Dimmi che mi ami Meli>> sussurrò il suo ragazzo stringendole ancora di più i fianchi, la ragazza lo guardò con un piccolo sorriso e appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Francesco, regalandogli un dolce bacio a stampo.
<<Ti amo Francé>> sussurrò Melissa accarezzandogli delicatamente la nuca
, Francesco sorrise prima di tuffarsi nuovamente sulle labbra della ragazza. Sarebbe potuto morire anche così, con le sue labbra su quelle di Melissa. Non avrebbe sentito nessun male perché l’unica cosa che sentiva, era il sapore delle labbra di Melissa.<<Promettimi che mi sposi Meli>> disse Francesco guardandola coi uno sguardo serio, gli prese le mani tra le sue e le strinse forte. Nonostante stessero insieme da solo sei mesi
Francesco era determinato nella loro relazione, aveva già intenzione di sposarla e magari creare una famiglia con lei, Melissa era la donna della sua vita. Non avrebbe mai più incontrato una ragazza come Melissa . lei era unica in tutto.
<<Te lo prometto>> sussurrò Melissa con un filo di voce , solo il pensiero di sposarsi con Francesco le veniva un’angoscia addosso che non riusciva a scacciare velocemente.
<<Francé ora devo tornare a casa>> disse Melissa già stanca, infatti stava lavorando dalle otto di mattino, e ora erano le sette di sera. Forse era solo una scusa questa, forse perché non voleva passare troppo tempo con lui.<<Ti accompagno io a casa>> la ragazza annuì prima di salire sul motorino di Francesco, fece lo stesso lui prima di partire per le strade di Napoli.
Melissa , inevitabilmente, pensó a lui.
Pensó il migliore amico del suo ragazzo, i suoi occhi neri, le sue spalle larghe e la sua voce da uomo.
Dopo qualche minuto Francesco parcheggió il motorino sotto casa di
Melissa, la ragazza scese dal motorino.
<<Ti vengo a prendere verso le nove>> disse Francesco dandole un buffetto dolce sulla guancia, Melissa lo guardò con uno sguardo confuso visto che stamattina si erano detti che non sarebbero usciti di sera, la ragazza era stanca di passare del tempo con lui, preferiva stare a casa anche se doveva sentire suo zio
lamentarsi di lei.<<Sono stanca. Possiamo fare la prossima volta?>> disse Melissa già irritata, gli aveva detto tantissime volte che dopo il lavoro non voleva uscire, é questa era la solita scusa per non uscire con lui.
<<Ciro ci ha invitati a cenare a casa sua. Non posso dire di no Meli>>
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Mia o di nessuno!\Ciro&Melissa
Roman d'amourSentiva il suo cuore battere forte e le gambe diventare sempre più molli , sapeva benissimo che stava sbagliando e stava peccando insieme a lui , ma il fuoco e la passione che li legava non si spegneva mai, anzi la loro fiamma diventava sempre più...