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Il marchio nero

Quando uscimmo dallo stadio, decisi che era arrivato il momento della mia richiesta

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Quando uscimmo dallo stadio, decisi che era arrivato il momento della mia richiesta.

«Papà... vado a fare un pigiama party da Tracey, va bene?» domandai, fermandomi lontano dalla calca.

Papà fece cenno al resto di noi di continuare, quando passò Percy un'occhiata gliela lanciai per principio.

«Va bene... ma domani noi partiamo presto, quindi vedi di tornare per le dieci di mattina» mi avvisò, poi piegò le labbra in un sorriso. «Divertiti, mi raccomando!»

Detto questo ci salutammo, mentre lo abbracciavo.

Lo lasciai andare e andai alla ricerca della famiglia Davis.

Vidi Tracey vicino ad un uomo e una donna, entrambi con una faccia serissima. L'uomo era alto e aveva dei baffi a manubrio e sulla testa aveva dei capelli che sembravano appartenere ad un Draco del primo anno, li aveva marroni scurissimi e tutti laccati all'indietro, indossava un completo da uomo con giacca e cravatta. La donna invece aveva i capelli bruni raccolti in una crocchia e indossava un vestito di velluto lillà, le fasciava il busto e, una volta raggiunte le gambe, si ampliava in una piccola gonna, alla vita aveva una cintura minuisco nera. Tracey si era cambiata anche lei e indossava uno splendido vestito azzurro cielo.

Mi venne in contro sorridendo.

«Lo sapevo! Sapevo che avrebbe vinto l'Irlanda» esultò felicissima.

«Ma sei bellissima» mormorai vedendo che il vestito le calzava a pennello. «E anche i tuoi genitori»

I genitori di Tracey mi rivolsero un sorriso meraviglioso, e capii che si fossero messi in tiro perché sarebbero andati in Tribuna d'onore e volevano fare una buona impressione. Non dubitai un attimo che una volta arrivati alla tenda si sarebbero cambiati e messi una tuta.

«Andiamo?»

Annuii e li seguii verso la loro tenda, sempre nel primo gruppo.

Si fermarono davanti ad un enorme tenda nera, completamente, con una porta di vero legno. La fissai imbambolata, sapevo che dentro sarebbe stata enorme, ancora più grande della Tribuna d'onore.

La tenda aveva un piccolo giardinetto, tuttavia sembrava quasi tutto occupato dalla tenda gigante che aveva, sulla porta, una maniglia d'ottone.

I suoi genitori entrarono e noi li seguimmo subito.

Se la nostra tenda, quella mia e della mia famiglia, poteva essere grande questo era decisamente un castello.

Aveva un salotto con tanto di televisione e camino tutto sui toni del bianco, in perfetto contrasto con il colore della tenda, il salotto si affacciava su una cucina a dir poco strepitosa: sembrava quella di un programma di cucina. Aveva due porte che capii essere delle stanze, una per Tracey e l'altra per i genitori.

[1] A perfect misfortune | 𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora