11 Novembre.
Aiden's pov
"Destiny almeno mettiti su la mantella per la pioggia!" urlo per sovrastare il rumore della pioggia prima che Destiny sparisca dalla mia vista. Il tempo non è dei migliori, anzi è peggio di ieri. E, a detta della ragazza dai riccioli biondi, Star e Orione non stanno per nulla bene con questo tempo. Con sé ha portato un paio di carote e varie mele, magari mangiando si calmano, così dice.
"Io quella ragazza la chiudo in camera, maledizione!" borbotto. Compongo il numero di Aaron e poi mi porto il cellulare all'orecchio.
"Ciao Aaron, mi dispiace chiamarti ma non preoccuparti. Volevo solo sapere come-" lui mi interrompe con toni del tutto calmo.
"Destiny è corsa da Star, non è vero?" sospira. Me lo immagino con un sorrisetto scherzoso ma allo stesso tempo preoccupato.
"Esattamente" annuisco anche se non mi può vedere.
"Tra mezz'ora vai a vedere se è tutto ok, non farlo prima perché ti caccerà in modo brutale" ridacchia.
"Va bene, scusa ancora per il disturbo" sospiro osservando fuori il diluvio.
"Non preoccuparti. Ci vediamo domani, se il tempo decide di farmi tornare a casa" lo saluto e poi chiudo la chiamata. Mi stringo l'attaccatura del naso e poi strizzo gli occhi. Quella ragazza mi sta facendo preoccupare come non mi era mai successo.
"Ok basta, non mi interessa nulla" biascico prendendo due mantelle e un ombrello che spero non si rompa appena esco fuori.
"Destiny?" sento solo il respiro dei due equini. La richiamo a gran voce e finalmente sento un sussurro. Appena varco la stalla, noto che è completamente estesa sulla paglia, proprio affianco a Star.
"Cazzo!" corro verso di lei, notando quanto è fradicia. I capelli dorati sono ormai di un colore simile al mogano mentre i jeans sgualciti le fasciano completamente le gambe.
"Destiny, ei apri gli occhi, ti prego" il cuore mi batte a mille. Grazie al cielo lei mi sente ma noto subito come le palpebre sono deboli.
"Ora ti porto al caldo, resta sveglia con me però" sussurro avvolgendola con le mie braccia.
"Aiden?" sussurra a voce bassissima, la pioggia sovrasta la sua voce flebile.
"Ei piccola, non sforzarti di parlare ma almeno dimmi se ti fa male qualcosa" dico prima di avvolgere i nostri corpi con la mantella,giusto per non farle prendere ulteriore freddo. Lei indica la testa e poi abbandona il braccio come se non avesse più forze.
"Nonono" biascico aumentando il passo per arrivare il prima possibile dentro casa. La appoggio sul divano, tolgo le mantelle e osservo il suo corpo, inerme.
Con le mani tremanti prendo il telefono e compongo il numero di mia madre, che non sento da quasi una settimana.
"Amore! Buongiorno eh" e già me la immagino con le braccia incrociate.
"Ciao ma, ti devo chiedere una cosa veramente importante" parlo velocemente. Le palpebre chiude degli occhi di Destiny si muovono veloci, come se stesse sognando di essere in un film d'azione.
"Aiden, che succede?" chiede allarmata. Le spiego in breve la situazione e lei subito mi da consigli su consigli. Fin da quando mi sono fermato qui, in questa casa abbandonata dalla vita di città, ho avvisato mia madre della situazione e ha anche scherzato cercando di mandarmi segnali per avere Destiny come ragazza. E ora che lo è veramente, vorrei confessarglielo ma lo voglio tenere per me ancora per un po', anche perché non so come andrà a finire tra meno di un mese, quando dovrò partire.
Chiudo la chiamata e poi corro subito in bagno a prendere un asciugamano e una bacinella in cui mettere dell'acqua fredda, giusto per abbassare la temperatura corporea di Destiny. Porto le cose in camera e poi mi tolgo i vestiti fradici, rimanendo in boxer. Corro in sala per poi trasportare il corpicino di Destiny sul mio letto. Stringo gli occhi e prendo un grande respiro prima di toglierle con cautela leggings, maglietta e felpa.
Appena constato che anche l'intimo è fradicio, socchiudo gli occhi e cerco di calmare il mio cuore impazzito. Con le mani tremanti apro il primo cassetto posto dentro l'armadio e mi mordo il labbro cercando di non immaginarmi Destiny che indossa questi tipi di completini.
"Des...riesci a toglierti l'intimo e a indossare quello nuovo?" glielo lascio vicino al corpo e poi mi giro non appena annuisce impercettibilmente. Dopo vari minuti sento che si ributta a letto e perciò mi rigiro.
"Ora ti passo questo panno sulla fronte. Devo abbassarti la temperatura corporea, ok?" chiedo retoricamente. Lei mugola e poi mi stringe la mano attorno al polso.
"Resta qui" sussurra. È la sua voce mi spezza il cuore, è così debole che con un solo movimento potrebbe spezzarsi.
"Certo che resto, non ti lascio am-"mi zittisco subito, mordendomi la lingua. Quelle maledette parole stavo per rivelargliele ieri sera ma sono riuscito a trattenermi.
"Ora riposa, ma prima prendi questa" le passo la Tachipirina e un bicchiere d'acqua. Lei obbedisce e poi smette definitamente di fare qualsiasi movimento eccetto respirare. Le ore passano e le cose cambiano di poco. La tempesta peggiora sempre di più , come la mia preoccupazione. Ogni tanto le labbra di Destiny rilasciano dei gemiti di dolore e questo mi spaventa.
"Giuro che starai bene" sussurro prima di accarezzarle i capelli, ancora leggermente e umidi per la pioggia e per il sudore rilasciato grazie all'effetto che sta facendo il medicinale.
Tre ore dopo i suoi occhi si aprono con molta lentezza e incontrano i miei, fissi sul suo corpo da quando si è addormentata.
"Stai meglio? Senti freddo? Ti prendo la coperta se no, o forse vuoi qualcosa di caldo" parlo a raffica, inginocchiandomi per terra. Le si dipinge un piccolo sorriso in volto e questo mi scalda il cuore.
"Mi sono persa, quale era la prima domanda?" chiede con voce flebile. Scuoto la testa e appoggio la fronte sulle nostre mani intrecciate.
"È tutto apposto, Aiden" sussurra passandomi la mano destra tra i capelli arruffati. Una lacrima incontrollata mi scende sulla guancia senza che io ci possa fare molta attenzione.
"Mi hai fatto preoccupare" sospiro asciugandomi il volto. Destiny socchiude gli occhi e poi si muove leggermente per lasciarmi un bacio sulle labbra.
"Star odia questi temporali, dovevo andare da lei" esclama cercando di alzarsi, con scarsi risultati.
"Potevi almeno prendere delle cose per coprirti. Prima avevi 39 di febbre, Des. I soccorsi non possono raggiungerci per questo temporale e ho dovuto chiamare mia madre" arrossisco per averle confessato che ho dovuto chiudere aiuto a mia madre, distante da me da troppo tempo.
"Scusa ma dovevo" scuote la testa e poi sbuffa.
"Riesci a portarmi qualcosa da mangiare dato che se mi alzo non so nemmeno se mi reggo in piedi?" chiede spostandosi sul fianco.
"Va bene, rompiscatole" sussurro prima di lasciare un bacio leggero sulle sue labbra secche. Lei però non mi lascia. Al contrario, mi prende il volto tra le mani calde e se non fosse per i miei riflessi, le cadrei sopra, schiacciandola.
"Des" ansimo sulle sue labbra. Le scosto i capelli dal viso mentre lei passa le mani sul mio petto, coperto da una maglia bianca.
"Mhm" biascica prima di piegare la gamba destra e incrociarla dietro il mio sedere, spingendomi su di lei.
"Con...calma" deglutisco, cercando di riprendere lucidità.
"È per farmi perdonare" sussurra rossa in viso, facendo una faccia da bambina. Gemo e poi socchiudo gli occhi, cercando di calmare i bollenti spiriti che si sono risvegliati.
"Ti vado a prendere del cibo" biascico. Con tutto il buon senso possibile, lascio la camera da letto e mi dirigo in cucina, lontano dalla persona che mi fa battere il cuore come nessuno mai l'ha fatto battere.
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𝐓𝐡𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐭𝐨𝐫𝐦
RomanceDestiny Coll vive serenamente le sue giornate insieme al padre nel Vermont, in una casa un po' sperduta in mezzo al verde. Tutto é perfetto fino a quando l'arrivo di uno sconosciuto, Aiden, non scombussolerà la monotonia delle giornate di Destiny. I...