20 Novembre.
Aiden's pov
Osservo Destiny mentre si muove a tempo di musica, intenta a cucinare la cena. Ogni volta che i miei occhi si posano su di lei, il mio cuore perde un battito. Esattamente quattro giorni fa le ho confessato di amarla. Non ce la facevo più a tenere i sentimenti per me, volevo urlarlo al mondo.
Ma la preoccupazione mi attanaglia perché so che a breve dovrò tornare a Portland e mi si spezza il cuore a lasciare lei e questo posto magnifico.
Felix, il mio manager, in questi ultimi giorni continua a tartassarmi di messaggi per invitarmi a tornare. La situazione con i giornalisti non migliora per nulla. Tutti si chiedono che fine abbia fatto. Sono due mesi che non si hanno miei notizie e addirittura mamma mi sta spronando a ritornare a casa, alla mia vita. Il problema è che ho realizzato che quella non è la vita che ho desiderato per anni. Essere costantemente sotto i riflettori, lavorare tutto il giorno per poi apparire perfetto agli occhi delle persone non mi basta più. Sento più mia la vita che sto facendo ora. Piena di animali, imprevisti, temporali e una ragazza dai capelli d'oro.
Rispondo all'ennesimo messaggio di mamma e la tranquillizzo, dicendole che a breve farò ritorno. E mentre scrivo questo messaggio mi sale il magone.
"Tutto ok, Aiden?" la ragazza che occupa i miei pensieri dalla mattina fino alla sera giunge al mio fianco. Spengo immediatamente il cellulare e la guardo.
"Tutto apposto. Solo mamma che mi chiedeva come va qui" le dico una mezza verità.
"Magari...potresti invitarla qui. Non so se è abituata a stare completamente e immersa nella natura. Potrebbe venire per staccare un po' dal caos della città, no? O forse è meglio di no. Le potrebbe dare fastidio e-" le tappo la bocca con la mia. Quando straparla mi fa troppa tenerezza.
"Magari glielo propongo" sussurro cercando di tranquillizzarla.
"Si, assolutamente. Mi piacerebbe molto conoscerla! Poi posso farle vedere Star, e anche-" la fermo di nuovo, trasportandola su di me.
"Lo stai rifacendo, Destiny" esclamo con voce bassa. Lei si sistema meglio sulle mie ginocchia e poi appoggia le mani sulle mie spalle.
"Scusa, sono eccitata alla sola idea di far conoscere qualcosa della mia città a qualcun altro" sospira.
Merda.
"Non dire più la parola 'eccitata'. Mai più" sibilo cercando di deviare i miei pensieri poco casti su di lei.
"S-scusa. Intendevo dire che sono aperta a conoscere nuove persone e propensa a-" con un gesto degno di Flash, la sovrasto con il mio corpo, appiccicandola al materasso.
"Non dire nemmeno 'aperta'. Merda Destiny, mi fai fare pensieri vietati ai minori" sussurro prendendole la mano e facendole sentire cosa mi provoca. Lei, del tutto inaspettatamente, rilascia un piccolo verso che risveglia la bestia che c'è in me.
"Fanculo" sibilo prendendole il viso e baciandola.
La sua mano, tremante, si insinua sotto la mia maglietta e poi sparisce nei miei pantaloni.
"Tu vuoi mandarmi all'inferno. Confessa" ringhio prima di socchiudere gli occhi e sciogliermi tra le sue mani. Sono giorni che andiamo avanti a stuzzicarci ma mai siamo arrivati a questo. Le ho sempre donato piacere ma mai ricevuto, per il semplice fatto che non sapevo se fosse pronta ma soprattutto non era mia intenzione riceverlo. Fino ad adesso.
"Va bene?" chiede imbarazzata mentre mi guarda con le sopracciglia incurvate.
"Va più...che bene" cerco di prendere fiato, anche se mi viene difficile.
"Ti amo" sospira per poi baciarmi.
"Anche io. Ti amo anche io Des. Come non l'ho mai fatto" gemo prima di allontanarmi da lei. Con poche falcate sono in bagno e prendo un pezzo di carta igienica per poi accarezzarmi e pensare alla ragazza che mi ha fottuto il cervello. Sono fottutto. Socchiudo gli occhi e ritorno a quattro giorni fa mentre le mie dita viaggiavano nel suo corpo. Dentro e fuori, lento e veloce.
"Oh Destiny" ringhio prima di mordermi il labbro inferiore e gemere. Il rumore della porta che viene chiusa mi fa spalancare gli occhi e per poco non sbatto contro il mobiletto dei medicinali. Destiny è di fronte a me e mi guarda con quegli occhioni cristallo. O meglio, guarda quello che ho nel pugno destro.
"N-non capivo perché te ne f-fossi andato. O-ora forse ho capito" balbetta non distogliendo gli occhi da quello che ho tra le gambe.
"Forse è meglio se sposti gli occhi da qui" sussurro dandole la schiena. Porca puttana, non posso avere ancora voglia di lei. Non dopo quello che mi ha appena fatto.
"Mhm i-io...scusa! Non avevo mai visto una cosa così..."
"Grande?" alzo un sopracciglio e un ghigno mi si dipinge in volto.
"F- forse s-si?" sembra più una domanda che una risposta.
"Ok basta parlare del mio cazzo, deviamo la conversazione ad altro. Di nuovo" ridacchio prima di sciacquarmi le mani.
"Mhm si giusto, papà dovrebbe essere qui a breve per la cena. Oh caspita, la cena!" urla prima di scappare dal bagno. Guardo il soffitto e sorrido. C'è un limite all'amore per questa ragazza?22 Novembre.
Aiden's pov
Guardo per l'ultima volta Destiny stesa sul letto e poi le lascio un leggero bacio sulla tempia. È arrivato troppo presto il momento che non volevo arrivasse. Mamma mi ha mandato un messaggio poco più di un'ora fa per avvisarmi che la situazione è peggiorata e che devo assolutamente tornare a casa. Quindi ora, alle due di notte, sto partendo per Portland. Ho scritto su un pezzo di carta una lettera per Destiny. Non appena avrò finito con le scartoffie, ritornerò qui da lei.
Esco senza far rumore dalla porta e poi sorrido appena passo di fianco alla stalla. Mi mancherà anche Star, ahimè. Salgo in macchina e l'accendo. Guardo un'ultima volta la casa che mi ha accolto per ben due mesi e poi metto la retro, andandomene.Destiny's pov
Mi stiracchio e spengo immediatamente la sveglia per non disturbare Aiden che di sicuro starà dormendo come un ghiro. Mi infilo le pantofole e, con il minor rumore possibile, vado in cucina per fare colazione. Appena entro però mi coglie di sorpresa un foglio bianco ripiegato su se stesso più volte. La calligrafia di Aiden mi fa spalancare gli occhi, perciò apro il foglio il più veloce possibile.
Ciao Des, spero che ti sia svegliata nel modo migliore possibile. Vorrei tanto salutarti con un bacio sul naso, come ogni mattina. Oggi però non lo potrò fare. Sono dovuto ritornare a casa perché avevo delle questioni familiari da risolvere urgentemente. Prometto che ritornerò il prima possibile, lo giuro.
Il tuo ragazzo, Aiden
Ps. Ti amoMi asciugo una piccola lacrima che ho all'angolo dell'occhio e sospiro. Perché non mi ha nemmeno svegliato per salutarlo come si deve?
"Piccina, tutto ok?" papà fa capolino in cucina e mi affianca, cercando di capire che c'è scritto nella lettera.
"Aiden è dovuto ritornare a casa per problemi. Questa credo sia per te" biascico con la voce impastata, passandogli la lettera con su scritto il nome di papà. Lui annuisce e la legge attentamente. Aggrotta le sopracciglia e poi sorride.
"Quel ragazzo ha fatto innamorare anche me, non solo te" ridacchia. Spalanco occhi e bocca, stupita da ciò che ha detto.
"T-tu come..." non ho parole.
"Come lo so? So riconoscere due persone innamorate. E voi non siete stati bravissimi a nasconderlo. Lui ti guardava mentre cucinavi esattamente e come io guardavo la mamma ricamare. E tu lo guardavi come se fosse la cosa più rara che avessi mai visto" spiega.
Scuoto la testa e asciugo un'altra lacrima che è sfuggita.
Perché sento che il mio cuore sia stato colpito da venti coltellate?
"Su piccina mia, vedrai che tra qualche giorno ritorna qui. Nel mentre andiamo a controllare gli animali" papà mi sorride e io annuisco, tirando su con il naso.
Poso gli occhi un'ultima volta su quel pezzo di carta e poi sospiro. Tra poco sarà di ritorno, me l'ha promesso.
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𝐓𝐡𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐭𝐨𝐫𝐦
RomanceDestiny Coll vive serenamente le sue giornate insieme al padre nel Vermont, in una casa un po' sperduta in mezzo al verde. Tutto é perfetto fino a quando l'arrivo di uno sconosciuto, Aiden, non scombussolerà la monotonia delle giornate di Destiny. I...