2 Dicembre.
"Perché mi hai portato via da quel magnifico convegno?" mi lamento, mettendo il broncio non appena chiudo la porta della Jeep di Jason.
"Dobbiamo risolvere una questione, e lo sai benissimo!" mi pinta il dito contro e io sbuffo. Volevo stare lì dentro a parlare di animali fino a sera. Ho un buco nello stomaco solo a pensare a dove siamo diretti.
"Non voglio" sussurro rannicchiandomi contro la portiera. Jason scuote la testa e, non appena si ferma ad un semaforo, si gira verso di me.
"Ora mi dici che ti prende? Abbiamo aspettato una settimana per venire qui e andare da quel...ragazzo e ora non te la senti più?" so benissimo che lo stava per insultare.
"Non lo so, ok? Ho un brutto presentimento" esclamo guardandolo.
"Sei solo in ansia" constata prima di accarezzarmi la testa in modo affettuoso. Per i restanti dieci minuti non emettiamo alcun suono. Arriviamo alla via indicata da Google Maps e il cuore mi batte a mille quando noto un palazzo da trenta piani, pieno di vetrate.
"Non c'è la p-posso fare, ritorniamo in albergo" scuoto la testa e stringo la cintura.
"Ok ok ascoltami Des. Vuoi avere le risposte alle tue mille domande che ti frullano in testa? Scendi da quest'auto e fagli le chiappe rosse. Credo in te, io ti aspetto qui" sussurra accarezzandomi gli zigomi. Annuisco e prendo un grande sospiro. Mi spaccio la cintura, apro la portiera e raggiungo il palazzo.
"Buongiorno. Chi è lei, signorina?" appena entro, un signore con una divisa piuttosto stramba mi parla.
"Ehm... i-io sono venuta a p-parlare con Aiden..." non so nemmeno il suo cognome, ottimo direi. Lui alza un sopracciglio e scuote la testa.
"Il signorino McHall non accetta visite da fan. Mi dispiace signorina" fan?
"A-aiden e io dobbiamo parlare perché...p-perché mi aveva detto che sarebbe ritornato a casa ma non si è fatto più sentire. L-la prego, ne ho davvero bisogno" balbetto. Il portiere nega ancora con la testa e poi fa segno a due bodyguard di venire vicino a noi.
"Signorina, le chiedo se può lasciare la hall o sarò costretto a far intervenire loro" e indica i due omoni. Apro e chiudo la bocca svariate volte e indietreggio di un passo. Proprio quando sono sul punto di girarmi e andarmene senza aver fatto quello che dovevo, sento la sua voce. E dopo due settimane lo rivedo. I suoi capelli pece sono leggermente più lunghi rispetto all'ultima volta che ci siamo visti e gli occhi sembrano furiosi. E io vorrei solo chiudere i miei o sparire da qui perché al suo fianco si trova una donna con un corpo pazzesco, stretta in un vestito elegante. Quando i suoi occhi si spostano davanti a sé, mi nota. Il cuore incomincia a battere all'impazzata mentre le mie gambe pensano solo a muoversi il più velocemente possibile distante da lui. Scendo di fretta la piccola scalinata in marmo, cercando di non cadere e farmi male. Ma il problema è che non sono abbastanza veloce perché vengo strattonata indietro.
"Destiny? Cosa ci fai qui?" domanda con il respiro affannato. Le sue gote sono leggermente rosse e le labbra sono screpolate per via del freddo di dicembre.
"L-lasciami" balbetto cercando di allontanarmi da lui. Era vicino ad una ragazza, le avvolgeva il fianco con il braccio! E io che lo aspettavo a casa tutta tranquilla!
"Aspetta Des, che fai?" chiede non capendo che sto facendo.
"Lasciami e-e tieniti anche questa lettera insignificante" sputo con rabbia, lanciandogli la lettera che mi ha scritto. Lui aggrotta le sopracciglia e subito capisce che cos'è.
"Insignificante? Ti ho scritto che ti a-" mi tappo immediatamente le orecchie e indietreggio.
"Non...non dire quella parola. Non è vero il sentimento. Non è mai stato vero per te" sibilo prima di raggiungere la macchina di Jason. Aiden, sconcertato, rimane fermo con il foglio in mano che svolazza a causa del vento.
"Parti e non fermarti" sussurro prima di scoppiare a pingere.
Era così che doveva finire? Con il mio cuore spezzato in mille pezzi e delle parole buttate al vento?12 Dicembre.
"Grazie" sussurro con un filo di voce, passando la tazza vuota a Jason. Lui mi sorride e si alza per andare a posarla in cucina.
"Sta sera hai voglia di mangiare un po' di pollo?" storco il naso e nascondo il viso sotto la coperta di pile.
"Destiny, devi mangiare un pasto decente. Non va bene che vai avanti di sole verdure e tisane" mi ammonisce.
"Non ho fame e lo sai" gracchio. Sono giorni che lo stomaco mi si è chiuso. E mi si chiude ogni volta di più non appena mi appaiono immagini che ritraggono Aiden con quella donna.
"Des, tuo padre è preoccupato. E non è il solo cavolo. Anche Amanda mi scrive preoccupata" mi tappo le orecchie e reprimo le lacrime. Il suono del campanello, mi gela.
"Vai tu" sussurro. Jason sbuffa e poi si alza dal divano sul quale siamo seduti. Sento solo un grande 'no' da parte di Jason.
"Jason, chi è?" chiedo raggiungendolo. Appena poso gli occhi in due pizze nere rimango pietrificata.
"Vattene" sibilo stringendomi le braccia attorno al corpo, come da scudo.
"Devo-" scuoto con veemenza la testa, interrompendo immediatamente Aiden.
"N-non ti voglio sentire parlare. Abbiamo chiuso" singhiozzo.
"Destiny, ti prego io-" Jason lo ferma posando il palmo della mano sul suo petto.
"Vattene e non tornare mai più" sussurro prima di dargli le spalle e scappare in camera mia, camera che sa ancora di lui.
Sento ancora per poco le loro voci e poi silenzio. Perché anche il mio cuore non la smette di battere così forte per una persona che non se lo merita?
"Permesso" il sussurro lieve di Jason mi fa sobbalzare. Poso gli occhi sulla sua figura e mi asciugo l'ennesima lacrima sfuggita dal mio controllo.
"Sai cosa c'è di così assurdo?" esclamo con un tono che non mi appartiene. Jason scuote la testa e si avvicina ancora di più a me.
"Avevamo fatto un patto: io gli avrei insegnato a cavalcare Star e lui mi avrebbe aiutato a conquistarti. Peccato che alla fine il mio cuore si sia fatto fregare e sia andata in direzione opposta a dove doveva andare. Mi sono innamorata della persona sbagliata" esclamo con amarezza prima di alzarmi e nascondere il volto nell'incavo del collo di Jason.
"Voglio dimenticare tutto" singhiozzo prima di stringerlo tra le mie braccia.
"Non permetterò più a nessuno di ridurti così, mai più" sussurra ricambiando l'abbraccio.
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𝐓𝐡𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐭𝐨𝐫𝐦
RomanceDestiny Coll vive serenamente le sue giornate insieme al padre nel Vermont, in una casa un po' sperduta in mezzo al verde. Tutto é perfetto fino a quando l'arrivo di uno sconosciuto, Aiden, non scombussolerà la monotonia delle giornate di Destiny. I...