Io e Lando abbiamo deciso di raggiungere a piedi l'hotel in cui si terrà la cena, ma da quando siamo usciti dalla mia stanza il silenzio ne sta facendo da padrone.
Non solo una parola viene emessa da nessuno dei due ed é straziante.Solitamente io e Lando non facciamo altro che parlare dei nostri sogni: lui che vuole diventare campione del mondo, mentre io il team principal per una scuderia vincente.
- Non sapevo soffrissi di ansia - é lui il primo a parlare, osservandomi meglio come se volesse capire cosa mi passi per la testa.
I suoi occhi verdi cercano di captare qualsiasi cosa sul mio volto.
- Nemmeno io sapevo che conoscessi quel medicinale - ammetto.
Non vorrei intavolare questo discorso, ma so che é inevitabilmente. So che la sua curiosità non gli permetterebbe di passare oltre e pure la mia.- Lo prendevo qualche anno fa - spiega, distogliendo gli occhi verdi da me - Quando sono entrato in F1 soffrivo di depressione - si infila le mani nelle tasche dei pantaloni e prosegue - Zak e tuo padre mi hanno aiutato molto -.
Guarda per terra, come se si imbarazzasse a far sapere il suo passato. Per tutti quanti i piloti di F1 sono la massima espressione dell'uomo alpha: ragazzi che sono abituati a guidare a 300 chilometri orari da quando hanno cinque anni e con qualsiasi condizione meterologica. Nessuno crede che possano stare male anche loro e i tifosi non hanno idea a quanta pressione sono sottoposti ogni giorno.
Sapere che Lando abbia passato un periodo difficile, mi rende triste. Lando é un bravo ragazzo, gentile e con un un cuore immenso e il pensiero che abbia sofferto di depressione anche per colpa delle persone che lo insultavano per le sue prestazioni non ottimali, mi fa innervosire.
Mi racconta di quanto sia stato difficile per lui il suo primo anno in McLaren. Si sentiva completamente spaesato, non pronto per vivere questo mondo così frenetico.
Ma io sono grata che abbia resistito, perché sono felice di aver incontrato una persona come lui e si merita di essere qui.- Soffro di attacchi di panico da quando ho 14 anni - sputo il rospo, forse per farlo sentire meno solo in tutto questo.
- É l'unica cosa che mi fa stare tranquilla - ammetto con un sorriso amaro, fingendo che non mi pesi essere dipendente da quelle pasticche.Ho passato veramente degli anni bui in adolescenza. Non riuscivo a uscire di casa per l'ansia che tutte le volte mi travolgeva. Mi sono buttata a capofitto nello studio, perché era l'unica cosa che mi faceva stare bene: sono sempre stata brava e sapevo che i libri non mi avrebbero mai fatto del male. Probabilmente mi sono preclusa tante opportunità e ne sono consapevole. Questa é la prima volta che colgo un'occasione che la vita mi ha offerto, senza pensarci troppo. Forse anche per la presenza di mio padre che sapevo che mi avrebbe potuto aiutare in qualsiasi modo.
Non pensavo che avrei potuto trovarmi così a mio agio con tutte queste nuove persone e sapevo che in caso contrario avrei avuto l'appoggio di papà, anche se ad oggi non é servito.Mi sto godendo questa esperienza senza ansie o paranoie e per la prima volta mi sento viva.
- Ti prego non dirlo a Daniel, inizierebbe a preoccuparsi per la minima cosa - lo scongiuro, unendo le mani. Daniel é il fratello che non ho mai avuto e in quanto tale é molto protettivo nei miei confronti, per questo so che controllerebbe qualsiasi movimento sapendo questo mio problema.
- Manterrò il segreto - sorride leggermente forse contento di sapere cosa c'è davvero dietro e prosegue - Ma solo se verrai da me se ne avrai bisogno -.
- Sto bene Lando - sospiro. Era questa la mia paura: venir vista come debole quando non é così. Non ho più problemi ormai da anni, dal primo anno di università dopo essermi finalmente ambientata a Londra e per questo non ho bisogno di nessuno.
- Prometti - insiste, bloccandosi in mezzo alla strada e fermando anche me per un braccio.
So che non si muoverà da qui fino a quando non gli dirò che vuole sentire.
Mi soffermo sulla sua mano che sta ancora toccando la mia pelle nuda del braccio. Non posso provare queste sensazioni ad ogni minimo sfioro.- Prometto - dico sospirando e facendo comparire un sorriso sul suo volto e automaticamente faccio lo stesso. So che non ho scelta, ma meglio che lo sappia Lando che Daniel. Mi starà meno addosso.
Accenna un cenno di gioia sulle labbra, piegando la testa come se si fosse convinto delle mie parole, per poi trascinarmi in un abbraccio.
Mi tira ancora per il braccio per stringermi tra i suoi muscoli, mentre il mento si appoggia sulla mia testa che decide di baciare.É la prima volta che ho un contatto fisico di questo tipo con Lando. Di solito é Daniel quello affettuoso che decide senza nessun motivo apparente di stritolarmi per minuti, senza aver intenzione di lasciarmi andare.
É per me una novità tutto questo, ma per la prima volta mi sento a mio agio a stare tra le braccia di qualcuno.
Per un momento temo che il mio battito possa essere sentito da colui che mi sta ancora stringendo. Vorrei reprimere tutto questo, ma é difficile, considerando che passiamo così tanto tempo insieme e parliamo dei nostri problemi.
Sapere che abbiamo qualcosa che ci accumuna, mi fa credere ancora di più nella persona meravigliosa che é.Dopo svariati minuti, continuiamo il nostro percorso verso l'hotel, iniziando a scherzare come siamo soliti fare e dopo poco arriviamo nel salone dell'edificio lussuoso.
Ci salutiamo tutti quanti e Daniel, Pierre e Lewis si complimentano con me per il mio vestito così semplice, ma che probabilmente ha provocato l'effetto sperato.
Ci sediamo alla tavolata preparata elegantemente e Lando sembra affrettarsi a sedersi accanto a me alla mia sinistra, in quanto la mia destra già occupata da Charles che vuole punzecchiare il suo compagno di squadra di fronte a me.
- Prendo questo - esclamo al cameriere che sta aspettando le ordinazioni di tutti quanti.
Mi sistemo meglio gli occhiali neri tondi che ho deciso di indossare per prevenire il mal di testa che sentivo stesse arrivando.
- C'è il pesce dentro - afferma il ragazzo inglese accanto a me con quasi un'espressione disgustata.
- E quindi? - lo guardo in modo interrogativo.
- Lando ha paura del pesce - interviene Carlos, alzando gli occhi al cielo.
- Come fai ad averne paura? - lo schernisco, stupita che una persona di ventitreenne possa avere timore di certe cose.
- Tu non hai idea di quanto Carlos abbia provato a farmelo piacere - prosegue Lando, come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
- Già, guarda qui -.Osservo dal telefonino una vecchia intervista in cui Lando e Carlos dovevano indovinare degli oggetti all'interno di scatole buie. La reazione di Lando nel momento in cui ha realizzato di aver appena toccato un pesce, é stata esilarante.
- Dai stasera lo assaggerai con me - cerco di convincerlo, girandomi totalmente verso di lui, prima che Carlos intervenga, minacciandolo con un dito - Se lo farai, sappi che mi offenderò -.
Continuo a ridere per l'ironia di questi ragazzi.
- Non temere Carlos - gli rivolge un cenno il mio coetaneo, prima di rivolgermi uno sguardo divertito.Ci osserviamo, ridendo come se il momento che abbiamo condiviso prima di venire qui ci avesse resi più complici. Anche se questo di sicuro non mi fa bene fino in fondo. Ma ho deciso di buttarmi in questa esperienza, no? Perché non farlo anche in questo caso?
Con un gesto afferro il cappellino al contrario che porta sempre Lando sulla testa, nascondendo i suoi ricci che trovo bellissimi. Dalla visiera lo poso sulle mie gambe, mentre come un bambino capriccioso lui si lamenta, sistemandosi la chioma - Ehi il mio cappello -.
- Stai meglio senza - affermo convinta, prima che lui faccia lo stesso gesto con la montatura che ho appoggiata sul naso che viene indossata da lui.
- Anche tu senza questi occhiali -.Di nuovo ci guardiamo, ridendo per quello scambio di accessori che non é passato inosservato a Daniel e Carlos.
- Cosa mi sono perso? -.
- Già vorrei capirlo anche io -.
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Good boy
FanfictionHannah Seidl é figlia del team principal della McLaren e decide di passare del tempo con il padre, seguendolo in giro per il mondo, grazie anche all'opportunità di tirocinio offerta dalla McLaren. In questo periodo avrà l'occasione di conoscere al m...