Capitolo 21

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📍Miami

Il Gran Premio di Imola è gia terminato e con grandi successi anche questa volta: Daniel é arrivato sul gradino più basso del podio e Lando al secondo posto.

Sono stata così soddisfatta nel vedere i due compagni felici festeggiare e soprattutto vedere che per la seconda volta le mie strategie hanno funzionato. Zak si é di nuovo complimentato con me per il lavoro svolto e, a detta di mio padre, la sua idea di farmi ricoprire il ruolo di ingegnere strategico di Lando per un intero weekend é stata per mettermi alla prova. Una prova che ho superato a pieni voti considerando che il CEO della McLaren mi ha abbracciata, dicendomi - Faremo grandi cose insieme - mentre guardava in alto verso il podio i suoi ragazzi.

A differenza dell'altra volta però ho preferito evitare di partecipare ai festeggiamenti serali, non volevo replicare la nottata a Melbourne e soprattutto voglio allontanarmi da Lando per quanto mi sia possibile.
Nonostante abbia rivelato che la scena che ho visto in videochiamata sia stato solo un grande fraintendimento, non sono ancora pronta a sentire i suoi discorsi su vecchie frequentazioni come qualche giorno fa.
Probabilmente con Lando non riusciremo ad essere amici come sono riuscita con Daniel, perché il sentimento che provo va ben oltre, ma considerando che questo deve essere represso al più presto, devo limitarmi ad avere un semplice rapporto di lavoro con lui per il momento.

Certamente é difficile, considerando le frasi e le battute che mi riserva che mi fanno credere molto spesso che anche da parte sua ci sia interesse.
Sono rimasta per dei minuti senza ossigeno quando mi sono sentita dire la frase a pochi millimetri dal mio viso - Tu attiri sempre la mia di attenzione -. Non ho osato rispondere, sono rimasta semplicemente impalata a fissare i suoi occhi verdi e il suo sorriso sghembo contornato da un leggero strato di barba che ha deciso di farsi crescere.
Lui mi fa questo effetto: perdo qualsiasi capacità motoria in sua presenza e soprattutto quando mi parla in quel modo. È un aspetto che non avevo ancora conosciuto di Lando e forse sarebbe stato meglio che rimanesse così per il mio bene.

Ora mi trovo a Miami, per la precisione davanti all'immensa casa di Daniel che mi ha inviata per cena per farmi finalmente conoscere Heidi.
Cammino per il viale piastrellato fino a che non arrivo al campanello che suono.
Dopo pochi secondi mi ritrovo davanti la figura del mio amico che mi abbraccia felice.
- Hannah, entra - mi incita a varcare la soglia dell'imponente portone, mentre non posso che iniziare ad ammirare gli spazi ampi dell'ingresso e della sala. - Dio, questa casa é immensa - commento, rimanendo a bocca aperta. I colori sono neutri e questo rende tutto ancora più grande.
- Hannah - mi sento chiamare da una voce familiare che in realtà ho conosciuto solo via telefono. Mi compare un sorriso sul volto quando vedo la figura di Heidi in carne ed ossa che é ancora più bella nella realtà.
Daniel é così fortunato.

- Finalmente conosco di persona la ragazza che tiene d'occhio il mio fidanzato quando non ci sono - mi viene incontro la figura snella con le braccia aperte come se volesse abbracciare un'amica di lunga data e in effetti é la stessa sensazione che provo io nel vederla.
- E io finalmente la fidanza di cui parla sempre Daniel - é come se la conoscessi in fondo, grazie ai racconti del mio amico che ci guarda imbarazzato, mentre ci stringiamo e i miei capelli scuri mossi si mescolano con i suoi lisci biondi.
- Okay, parlo decisamente troppo - afferma il pilota imbarazzato.

Non passa molto tempo prima di sederci attorno all'enorme tavolo in marmo, che é illuminato da un lampadario che scende sulle pietanze che Heidi ha cucinato per l'occasione.

- Allora come ti trovi con la McLaren? - mi domanda Heidi interessata a conoscermi, mentre sorseggia il vino che ho portato come dono per ringraziarli della loro ospitalità.
- Bene! - rispondo, dopo aver finito di ingerire il boccone di cibo, per poi spiegare - Sono avvantaggiata considerando che Andreas è mio padre, ma tutti mi trattano meravigliosamente - faccio una breve pausa per sorridere verso il mio amico e continuo - E ammetto che Daniel, Lando e il resto dei piloti rendono i tempi morti meno noiosi -.

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