Capitolo 15

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📍 Melbourne

Il viaggio é stato tranquillo, abbiamo praticamente dormito e guardato qualche film mangiando schifezze, per cercare di rimanere almeno un po' svegli.
Non mi é sembrato vero di essere su un jet privato e soprattutto con Lando. Mi sembra tutto così assurdo che stento a crederci.

Abbiamo parlato per ore dei nostri sogni e delle nostre paure: é uscito di nuovo il discorso sull'ansia e la depressione. Per la prima volta mi sono sentita compresa da una persona che non fosse il mio psicologo, da cui non vado da anni.

Lando sa cosa vuol dire sentirsi impotenti davanti a qualcosa che é più grande di te. Lui si è trovato all'età di 20 anni a fare i conti con personaggi del calibro di Lewis Hamilton, Fernando Alonso e Sebastian Vettel. E fin da piccolo in realtà ha dovuto affrontare questo crudele mondo dei motori.
Io mi ci sono ritrovata dentro per via di mio padre e la scelta di aver perseguito le sue orme a molti non é piaciuta, per tanti io non merito questo tirocinio. Se non fosse per mio papà io ora non sarei qui per queste persone.

- Perché non hai mollato? - ho chiesto, mentre lo fissavo curiosa.
- Perché per molto tempo mi sono chiesto in cosa fossi bravo e ora che l'ho trovato davvero, non voglio rinunciarci e non saranno delle persone frustate che non mi conoscono a dirmi che non valgo niente e a farmi andare via - spiega convinto riferendosi a tutti quei 'fan' che lo hanno criticato per il suo anno poco brillante da rookie .
- Avrò fallito solo quando mi cacceranno dalla scuderia, fino ad allora mi merito di stare qui -.

Le sue parole sono forti e mi fanno riflettere molto, considerando che da sempre il giudizio altrui ha influito sulle mie decisioni.

Questo viaggio mi ha fatto scoprire un lato di Lando che ancora non conoscevo e che probabilmente sta provocando in me una raffica di emozioni che vorrei non provare per il bene della nostra amicizia. Non é solo simpatico, premuroso e gentile, é anche determinato e forte.

- Promettimi che non mollerai mai se qualcosa ti fa stare bene - mi ha detto riferendosi probabilmente non solo alla mia vita lavorativa, ma in generale.

Durante questo viaggio sono riuscita a dire ad alta voce quanto sia difficile per me espormi in qualsiasi cosa io faccia. C'è sempre qualcosa che mi blocca e che mi faccia pensare che io non mi merito di essere felice. Lando credo abbia capito molti miei atteggiamenti passati, come i momenti di imbarazzo o di silenzio, dopo il mio racconto.
Mi sono sentita libera di poter parlare di qualsiasi cosa. Lui non mi giudicherebbe mai.

Una volta arrivati in Australia, le temperature miti ci hanno accolto, facendoci scordare immediatamente del freddo di Londra e la tristezza dei nostri discorsi. Grazie anche alla solarità del nostro amico Daniel che ci accoglie con un sorriso smagliante.

- Voi due dovete spiegarmi cosa ci fate insieme - esordisce, mentre mi abbraccia per salutarmi e darmi il benvenuto nella sua patria.

I primi giorni li abbiamo passati a parlare di strategia senza fare granché, considerando il jet lag che ci ha stravolto tutti.

Da giovedì abbiamo iniziato a essere più operativi in pista e ho visto poco i ragazzi, considerando le innumerevoli interviste e contenuti che hanno dovuto girare per i canali social.

Le prove libere sono andate divinamente, anche per Lando non solo per Daniel e oggi é il grande giorno.

Lando partirà quarto e Daniel terzo, come i loro numeri.

Come ormai da rito, prima di salire sulle loro vetture, i due mi abbracciano e io gli do il buona fortuna. Se con Daniel ormai il gesto é naturale, con Lando non é così. Perché dentro di me si scatena qualcosa di inspiegabile che ho paura che lui percepisca.

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