Siamo di nuovo nell'auto di Lando per dirigerci verso casa mia. La giornata al golf club é stata fantastica: é stato così divertente provare qualcosa che vada oltre la mia comfort zone e farlo con il ragazzo a fianco a me é stato ancora più speciale.
Lando é qui. É venuto a trovarmi a Londra direttamente da Monaco. E io non posso essere più felice di così.
Finalmente mi sento di vivere a pieno la vita, come non ho mai fatto per via dello studio che mi ha tolto parecchio tempo.Lo fisso per l'ennesima volta mentre guida la sua vettura lussuosa, mentre canticchia una canzone che ha messo. Ogni tanto mi rivolge uno sguardo imbarazzato quando si accorge, con la coda dell'occhio, che lo sto guardando stupita per le sue doti canore del tutto discutibili.
- Sei pronto per l'Australia? - domando per spezzare il silenzio che si era creato, dopo che avevo interrotto il suo concerto.
Il prossimo Gran premio si terrà a Melbourne e domani i team inizieranno a riunirsi.
- Diciamo di sì - alza le spalle, ma non sembra convinto, infatti si gratta la nuca e a disagio inizia a parlare - E a proposito di questo, volevo chiederti se.. - non ha il tempo di finire che il mio telefono inizia a squillare - Scusami, devo rispondere - lo interrompo, mostrandogli lo schermo con una foto vecchia, ritraente mio papà con me in braccio, che uso come immagine contatto per colui che mi sta contattando.- Ehi - rispondo avvicinando il telefono all'orecchio per sentire la voce di mio papà che mi rammenta la partenza dell'indomani che mi fa agitare parecchio.
- Non so ancora quando riesco a partire - rispondo, non impedendogli però di farmi la ramanzina sul fatto che io debba decidere cosa fare a riguardo - Lo so. Appena ho notizie, ti faccio sapere - e metto giù.Detesto quando mi sta troppo con il fiato sul collo. Vivo da sola da anni, da quando studio a Londra, non ho bisogno che ci sia qualcuno che mi ricordi i miei impegni.
- C'è qualche problema? - mi chiede l'inglese, fermando l'auto davanti al giardino della mia dimora, per poi sporgersi completamente verso di me quasi sovrastandomi, ma tenendo comunque una mano sul volante.
- Domani mattina dovrei partire con papà per Melbourne, ma ho un un incontro con il mio relatore - spiego, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio - Quindi o salto questo Gran premio o devo trovare una soluzione -.
Ho evitato questa decisione per molto tempo, sperando che potessi risolvere la situazione: pensavo che il mio professore potesse spostare l'incontro, ma purtroppo non é stato possibile.Questo mi devasta, perché voglio partecipare al Gran premio per rendermi utile per il team. Voglio far vedere quanto valgo, ma allo stesso tempo voglio anche divertirmi. Voglio stare con i ragazzi. Voglio stare con Daniel. Voglio stare con Lando..
- Vieni con me - non esita un secondo ad offrirmi un passaggio, come se non ci avesse nemmeno pensato per un secondo, ma volesse già domandarmelo.
- Come? - chiedo quasi stupita dalla sua proposta. Non avevo riflettuto su questa opzione per risolvere il mio problema, forse anche perché fino a qualche ora fa pensavo fosse a Monaco.
- Io partirò domani verso sera dall'aeroporto di Londra - continua il discorso con convinzione, continuando a rimanere in quella posizione sporto verso di me, rendendolo così affascinante ai miei occhi.La sua pelle olivastra é così liscia che vorrei accarezzarla. I suoi occhi chiari sono magnetici e mi lasciano senza fiato. Tutto di lui mi rende vulnerabile.
Mi sento un'adolescente.- Non ti da fastidio? - domando, mordendomi il labbro per non far notare il sorriso che mi sta comparendo sulle labbra per la felicità.
Di nuovo Lando mi da delle attenzioni che mi fanno pensare forse troppo. A partire dalla sua visita di oggi qui a Londra, alla giornata al campo da golf che ci ha fatto avvicinare molto fisicamente parlando e infine questo. É una normale proposta che si chiede per fare una cortesia, ma io non riesco a non fantasticare, forse facendomi del male.
- Certo che no - scuote la testa, ridendo. Come se non desiderasse altro che stare con me, o forse é quello che penso io.Quel sorriso..
Spero non sia accorga mai di quello che provo.- Grazie mille davvero - cerco di ricompormi e ritornare in me - Ti devo un favore - ma prima di scendere gli chiedo, riprendendo il discorso di prima - Cosa volevi dirmi? -.
Il suo sorriso sparisce e di nuovo ritorna l'espressione di imbarazzo e dalla posizione rivolta verso di me, ritorna sul suo sedile, mentre dice - Nulla di importante -.
- Allora a domani - abbozzo un sorriso timido, non facendo caso alle sue reazioni strane e incomprensibili.Sto per uscire dalla macchina, quando il suo viso si avvicina lentamente per stamparmi un bacio sulla guancia. Sento le sue labbra morbide sulla mia pelle e questo provoca in me un brivido in tutto il corpo.
É la prima volta che per salutarmi mi da un bacio.Lo guardo negli occhi come se una parte di me speri che mi trattenga ancora nel veicolo. Non voglio andarmene. Voglio stare in sua compagnia. Vorrei chiedergli di entrare in casa, ma é qualcosa che non mi appartiene. Mi sento strana quando sono in sua presenza e non sono abituata a sentirmi così.
Anche quando mi sdraio sul letto, dopo la doccia calda, non riesco a non pensare alle emozioni che provo quando sto con lui. Non ho mai avuto tempo per queste cose per questo é tutto nuovo per me.
- Grazie per avermi fatto da maestro - scrivo frettolosamente un messaggio da indirizzare a colui che invade i miei pensieri, prima di pentirmene.
Non passa troppo tempo dalla sua risposta - Quando vuoi replichiamo 😘-.Mi addormento con il telefono sul petto con un sorriso stampato sulle labbra a cuore.
**
- Signorina Seidl - é così che mi accoglie Lando sul taxi, dopo avermi aiutato a caricare i bagagli che ho fatto di fretta dopo aver avuto il colloquio con il professore, sperando di non ritardare.
- Quando la smetterei di chiamarmi così? - lo rimprovero, prima di dargli un bacio sulla guancia che non vedevo l'ora di dargli, per poi rivolgermi a lui rimanendo vicino al suo viso - Grazie ancora comunque -.
Cosa mi prende? Non posso cedere e non posso farmi vedere così. Non può e non deve capire nulla, ma di certo comportarmi così non aiuterà.Lando, al contrario mio, sembra più sereno e ha assunto un sorriso dopo il mio gesto spontaneo che prima di ieri non avrei avuto il coraggio di fare.
- Sono contento che qualcuno mi faccia compagnia - spiega, mentre si siede accanto a me nei sedili posteriori - Di solito ci sono Max, Ashley e il mio manager, ma considerando che c'è stata la pausa, sono solo - spiega, mentre siamo nel traffico londinese.Poco dopo arriviamo all'aeroporto dove mi trovo di fronte a me già l'areo che ci aspetta.
I bagagli vengono caricati dal personale di bordo, mentre salgo su per le scalette per arrivare a bordo.- Cosa sarebbe questa? - domando, indicando la consolle appoggiato sul tavolino davanti ai sedili in pelle - Da quando ti sei dato alla musica? - sono confusa. É l'ennesima cosa che non so di Lando. Prima il golf e poi questo.
- Ti ho detto che ti avrei stupito - mi rivolge un occhiolino. Ha proprio ragione: é pieno di sorprese.
- Da quando hai iniziato? - inizio a informarmi su questo altro hobby che lo rende ancora più affascinante ai miei occhi, mentre mi siedo di fronte a lui.
- Nella pausa invernale sono stato a un po' di serate con Martin e mi sono appassionato - mi spiega delle sue serate parecchio avvincenti.
- Martin? - chiedo confusa.
- Garrix -.
I miei occhi si spalancano a sentire quel nome.
- Tu conosci Martin Garrix? - lui annuisce semplicemente come se fosse la cosa più normale del mondo - A volte dimentico che sei una persona famosa -.
Nemmeno io sono stata mai reputata una persona normale dalle persone, considerando che sono la figlia di un team principal, dunque le possibilità non mi sono mai mancate, ma nulla ha a che vedere con questo.- Lo prendo come un complimento - sorride, creando delle fossette sulle guance - Aprirà il GP di Miami, lo conoscerai -.
- Questa mia nuova vita é folle - commento sottovoce, guardandomi attorno, mentre sono seduta su un jet privato da milioni di sterline.
- Ti ci abituerai - mi rivolge l'ennesimo occhiolino.Durante il tragitto non fa altro che intrattenersi con la sua passione, coinvolgendo anche a me, finché non decido di scattargli una foto da mandare a Daniel, mentre fa segno con le mani e scrivo al nostro amico - Stiamo arrivando -.
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Good boy
FanfictionHannah Seidl é figlia del team principal della McLaren e decide di passare del tempo con il padre, seguendolo in giro per il mondo, grazie anche all'opportunità di tirocinio offerta dalla McLaren. In questo periodo avrà l'occasione di conoscere al m...