Capitolo 10

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-mio sire- Zallor alzò lo sguardo dalla lettera che stava leggendo per posarlo su uno dei soldati della sua guardia che lo stava osservando preoccupato.

-cosa succede?- chiese il castano pregando che non fosse l'ennesima invasione. Da quando due settimane prima era diventato ufficialmente re non aveva fatto altro che mandare lettere ai vari regni che Silvan aveva attaccato per far ritirare le loro truppe dicendo che non voleva la guerra. Con alcuni era riuscito a calmare i bollenti spiriti con altri invece aveva impiegato più di sette lettere per avere un po' di tregua.

-il principino ecco...non mangia- Zallor sospirò. Luan era rimasto rinchiuso nella sua camera da quando si erano scontrati ne lui ne la madre avevano avuto il tempo di andargli a parlare con calma dopo l'incoronazione troppo impegnati in questioni politiche.

-arrivo- disse deciso a far mangiare il castano e perché no chiedergli come mai non si fosse difeso durante il loro scontro. Il soldato gli fece strada fino alla camera di Luan e un altro che era li di guardia aprì la porta facendo entrare Zallor che si guardò intorno in cerca del fratellastro fino a quando non lo notò steso sul letto con un aspetto cadaverico. I suoi occhi spenti si alzarono lentamente su di lui che era appena entrato ma non fecero altro.

-cosa...da quanto non mangia?- chiese confuso Zallor, quello non era lo stato di una persona che non mangiava da un giorno ma da molto di più.

-non lo sappiamo, non ci vuole rispondere-

-che hai?- si decise a chiedere Zallor piegandosi per stare alla stessa altezza dello sguardo dell'altro. Luan lo osservò per un po' senza rispondergli, non aveva le forze nemmeno per fare quello. Le manette lo stavano prosciugando internamente visto che non avevano trovato nessuna magia da bloccare. -chiamatemi un medico, ora! E anche mia madre- disse allora Zallor e mentre i soldati uscivano a fare quello che aveva chiesto rimase a tenere d'occhio l'altro che lo stava osservando inespressivo.

-tesoro cosa succede- Zallor si alzò quando avvertì la voce della madre e la vide rimanere colpita dallo stato di Luan così come anche il medico si pietrificò sul colpo prima di iniziare a fare velocemente i suoi incantesimi per controllare lo stato del suo principe. -cosa...-

-non lo so, mi hanno avvisato che non mangiava e sono venuto a controllare. Sta peggio di quanto mi ero aspettato- sussurrò Zallor che osservava il fratellastro preoccupato per poi passare al medico che fide fare fin troppe facce strane e stupite. Poi sotto il suo sguardo sbigottito tolse le manette anti-magia dei polsi di Luan.

-che fa?- chiese sconvolta Alexis avendo notato la stessa cosa mentre il medico guardava quasi come se fosse qualcosa di strano Luan che distolse lo sguardo dall'uomo avendo capito che sapeva ormai e che avrebbero scoperto tutti la verità.

-gli tolgo la cosa che lo stava uccidendo- si decise a rispondere il medico.

-le manette anti-magia non hanno mai fatto male a nessuno, e soprattutto non uccidono- disse Alexis confusa da quelle parole.

-non uccidono chi ha i poteri ma se i poteri non esistono prosciugano la forza vitale di chi le porta- spiegò il medico mentre sia Zallor che Alexis sgranavano gli occhi, in che senso senza poteri?

-senza poteri?- pose allora la domanda Zallor guardando il fratellastro che continuava a tenere lo sguardo basso. Era per quello che non si era protetto con la magia? Ma tutti nel regno conoscevano i grandi poteri del principe Luan, e anche lui lo aveva visto in azione una volta.

-sono sorpreso quanto voi ma non li ha. Come avete fatto?- chiese poi il medico a Luan che sospirò prima di schiarirsi la voce. Ormai non poteva più mentire:

-non potevo essere imperfetto quindi avevo un am...uno dei miei servitori che ha fatto finta di non avere i poteri per usarli quando dovevo io- la sua voce uscì roca perché non parlava da un bel po' ma fu abbastanza forte da far capire tutto ai tre nella stanza.

-Hamis- sussurrò Alexis ricordandosi del servitore personale di Luan che lo seguiva ovunque da quando aveva dieci anni.

-quando lo avete scoperto? E come mai nessuno se ne è accorto prima?- continuò il medico che lo stava ancora guardando strano, c'era altro che doveva dirgli e si vedeva dalla sua espressione.

-Albert- sussurrò Luan -se ne è accorto lui- non aveva bisogno di dire chi fosse Albert visto che tutti li a palazzo lo conoscevano -e mi ha spiegato perché non li avevo- continuò evitando di guardare Zallor, non voleva scoppiare a piangere davanti a lui.

-quindi sapevi di avere un fratellastro- sussurrò lui che aveva appena capito a cosa era dovuto lo sguardo d'odio che gli aveva lanciato quando lo aveva visto il giorno dell'incoronazione: aveva visto quello che gli aveva impedito di avere dei poteri. Luan non rispose, continuò a tenere gli occhi bassi.

-ma non è solo questo mio principe- si decise a dire il medico attirando l'attenzione del ragazzo su di se. -ecco molto spesso quando succede che un ragazzo non abbia i poteri possono scaturire mutamenti, diversità se vogliamo chiamarle tali-

-cosa non ho oltre i poteri?- chiese Luan che voleva capire cos'altro avesse perso perché era il secondo.

-non cosa non avete, ma cosa avete principino- gli disse il medico -siete incinta- quelle parole furono come una secchiata di acqua gelida sul volto di Luan che si alzò di scatto sconvolto senza fare i contini con il giramento di testa che gli venne subito dopo e mentre stava per accasciarsi sentì due braccia forti che lo stavano sorreggendo. Alzò lo sguardo per incrociarlo con quello nero pece di Zallor che lo guardava preoccupato.

-ne siete sicuro?- chiese proprio Zallor continuando a sorregger il fratello che si era irrigidito tra le sue braccia ma lui non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare.

-più che sicuro, non è il primo caso che vedo. Potete avere figli e siete rimasto incinta segno che c'è un padre da qualche parte-

-esatto, da qualche parte- ringhiò Luan che non aveva bisogno di un altro che gli rovinasse la vita.


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