-è per la nausea- spiegò Luan al figlio quando gli si sedette affianco, dal lato opposto rispetto a quello di Hamis, e gli porse la bevanda calda.
-non è la schifezza di prima? E poi come lo sai?- chiese curioso Edward bevendo un sorso e dopo aver appurato che non fosse realmente la schifezza di prima la bevve molto più volentieri.
-me lo ha detto Hamis- spiegò Luan osservando il figlio che aveva leggermente ripreso colorito.
-quindi sei dalla sua parte- brontolò Edward in direzione di Hamis che gli sorrise colpevole -anche le cose che mi hai detto prima...era tutto calcolato-
-quali cose?- chiese confuso Luan.
-quelle no, ero sincero- Hamis scosse la testa per poi rivolgersi al suo principe -l'ho convinto a parlare con il padre del bambino-
-perché state facendo comunella? Ti credevo dalla mia parte- protestò Edward in direzione di Hamis che rise alla sua faccia.
-tesoro noi siamo dalla tua parte- gli fece notare Luan ridacchiando mentre cercava il coraggio di sganciare la bomba con il figlio.
-lo vedo- nel mentre che Edward diceva ciò Hamis si mise a fissare Luan aspettando che lui dicesse qualcosa, voleva che fosse lui il primo a parlare in quel caso.
-Ed- disse allora Hamis capendo che doveva essere lui quello a iniziare il discorso figlio -tuo padre deve dirti una cosa- concluse poi.
-HAMIS!- urlò infatti Luan guardandolo male mentre Edward guardava confuso i due, perché sembrava che si conoscessero da molto più tempo?
-oh maledizione muoviti-
-la delicatezza tu proprio no eh?-
-perché state litigando come marito e moglie voi due adesso?- li interruppe Edward incrociando le braccia al petto aspettano la risposta mentre Hamis ridacchiava e suo padre lo guardava con la bocca spalancata. -allora? Da quanto cazzo vi conoscete? Perché non vi parlereste così altrimenti- continuò il castano senza però pensare minimamente al fatto che Hamis potesse essere suo padre.
-ventinove anni- gli rispose Hamis -ci conosciamo da ventinove anni-
-ventinove anni?- chiese sconvolto il castano -come? Tu vivi dall'altra parte del regno!-
-vivo li da quasi vent'anni, da quando io e Luan abbiamo discusso. Prima vivevo qui al palazzo è per questo che conosco il passaggio dal quale siamo arrivati qui ieri-
-avete discusso co...- Edward si bloccò ricordandosi di come suo padre aveva detto di aver discusso con l'uomo che amava prima di sapere della sua esistenza e poi si ricordò delle parole che poco prima gli aveva proprio detto Hamis riguardo al non conoscere una cosa che voleva sapere -sei tu?- chiese fra le lacrime guardando Hamis.
-a quanto pare si visto che hai i miei occhi- sorrise Hamis per poi farsi serio e avvicinarsi ancora di più al figlio -avrei voluto avere molto più coraggio e tronare qui prima per chiarirmi con Luan ma...ma ho sempre pensato che ormai fosse diventato irraggiungibile per me ma mi sbagliavo di grosso-
-per cosa avete discusso?-
-gli ho detto delle cose che non pensavo realmente e lo hanno ferito, altro motivo per il quale non volevo tornare- Hamis mise una ciocca di capelli del figlio dietro l'orecchio -per questo ti dico di parlargli, certo potrebbe non portare a niente ma almeno ci hai provato-
-dirlo prima no?- Edward questa volta si rivolse a Luan che si era avvicinato ai due a sua volta. -tipo quando vi ho presentati credendo che non vi conosceste?-
-scusa, io e Hamis ci siamo chiarito dopo. Io volevo continuare a mantenere il segreto per un po' ma Hamis non era dello stesso avviso-
-basta segreti Luan- Edward sorrise verso Hamis che aveva parlato felice di quelle parole e felice anche di avere lui come padre.
-oh cavolo era questo quello che intendevi prima quando hai detto che dopo entrambi i miei genitori mi avrebbero fatto la ramanzina?- realizzò Edward e Hamis annuì -lasciatemi vivere in pace, non ho bisogno di altri rimproveri-
-non la stiamo facendo adesso la ramanzina, hai davvero bisogno di riposare in questo momento- concesse Luan lasciandogli un bacio sulla testa -sono certo che ti sentirai meglio quando ti sarai riposato da questo viaggio e potrai tornare a fare le cose come sempre-
-il sangue mi da la nausea papà, non credo proprio-
-ci sono passato prima di te- gli ricordò Luan sorridendo poi ad Hamis che li stava guardando attentamente -che hai?-
-siete identici, mi piace come cosa- gli rispose lui.
-buon per te- borbottò Luan -poi ti devo presentare gli altri-
-intendi tuo fratello?-
-mio fratello, sua moglie e le altre due figlie oltre a Maya- confermò Luan mentre Edward ridacchiava nell'immaginare la scena dell'incontro visto che suo zio più volte aveva minacciato che se mai suo padre fosse tornato l'avrebbe fatto fuori.
-mi aspetta una giornata orribile- borbottò Hamis intuendo il perché della risata del figlio.
-oh ma andiamo non è così male, anzi è ora di pranzo e dovremmo davvero andare. Ti faccio portare qualcosa qui- aggiunse Luan guardando Edward che annuì anche se non aveva tanta fame.
-torno dopo- gli disse invece Hamis che ormai si sentiva in diritto di poter andare a disturbare in camera Ed quando voleva, anche perché aveva diciannove anni da recuperare con lui -e vedi di parlare con lo stronzo-
-lo stronzo?- chiesero in coro Luan e Edward.
-be' non sapendo il nome ovviamente dobbiamo trovare un modo per definirlo e stronzo mi sembra adatto- Edward non era tanto accordo con le parole del padre ma non protestò oltre visto che forse un po' Jerin se lo meritava.
-andiamo prima che tu ti faccia odiare da nostro figlio- lo tirò per una manica Luan e uscirono insieme dalla camera del figlio.
-ehi mi ha detto che...be' le cose con lo stronzo non sono proprio andate bene quindi mi sono preso il diritto di chiamarlo stronzo- spiegò con calma Hamis prendendo la mano dell'altro nella sua sentendosi finalmente bene nel poterlo fare nei corridoi davanti a tutti incurante dei loro sguardi. Hamis non lo vide ma Luan sorrise a quel gesto da parte sua.

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Tutto e Niente
FantasíaIn un mondo dove la magia fa parte della vita di tutti i giorni. Luan, principe del suo regno, è senza poteri e deve nasconderlo a tutti con l'aiuto del suo migliore amico Hamis, che è anche più del suo migliore amico.