Capitolo 11

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-perché non me lo hai mai detto?- sussurrò Alexis osservando il figlio preoccupatissima dopo che il medico se ne era andato, dopo tante raccomandazioni di stare a riposo nei confronti di Luan.

-siete seria?- chiese quasi con un gridolino isterico Luan che ancora non era abituato al fatto che Zallor lo stava sorreggendo.

-sono tua madre, dovevo sapere una cosa del...-

-ah adesso siete mia madre- gridò Luan -per anni ho dovuto chiamarvi mia regina, se solo provavo a chiamarvi madre mi guardavate male e adesso d'un tratto lo siete? Non vi è mai fregato niente di me quindi adesso gradirei essere lasciato in pace a marcire- si sfogò Luan.

-non sapevo che tu non avessi dei poteri e...

-e cosa? Io non avevo il diritto di essere tuo figlio solo perché ero quello di Silvan! Prima di scoprire la verità su di te mi ero sempre chiesto perché mia madre mi odiasse, poi ho capito e me ne sono fatto una ragione ma questo non significa che io non abbia sofferto! Mia madre mi odiava, ero il bastardo che aveva preso il posto del suo figlio preferito, mio padre mi ha sempre visto come uno scansafatiche e avrebbe fatto di peggio se fosse stato qualcun altro a scoprire che ero senza poteri. Ho passato la mia intera vita nel terrore che qualcuno scoprisse che non avevo niente! Nessuno mi voleva realmente bene, nessuno dimostrava affetto nei miei confronti e l'unica persona che l'abbia mai fatto ho scoperto a mie spese che lo faceva perché si sentiva obbligata visto che ero il suo principe. Mi è crollato il mondo addosso quel fottuto giorno e poi ti presenti tu, con tuo figlio vivo e vegeto a reclamare il trono con un duello che io mai avrei potuto vincere, il giorno che io volevo rivelarti e rivelare a tutti che ero senza poteri. Ho provato a farlo ma mi hai tappato la voce.- le lacrime ormai bagnavano completamente il volto di Luan mentre si girava verso Zallon -volevo che mi uccidessi in quel momento- gli sussurrò e Zallor riuscì solamente a stringere il fratellino a se sentendosi orribile. Quanto aveva sofferto quel ragazzo che per un po' aveva invidiato visto che aveva la madre tutta per se?

-Luan io...-

-va via- sussurrò tra i singhiozzi.

-ma-

-va via-

-no io non...-

-mamma ti prego- le disse Zallor continuando a stringere il fratello -ha bisogno di calmarsi- Alexis voleva parlare con l'altro suo figlio, aveva il diritto di dirgli qualcosa ma capì che non era il momento e allora annuì e lasciò la stanza. -scusami, non volevo farti male seriamente. Tu...non volevi il duello...perché? Sono certo che non centra solo l'assenza di poteri-

-sei il più grande e saresti stato un capo migliore. Silvan aveva appena perso una guerra e gli eserciti...uno senza poteri non avrebbe potuto fare niente- sussurrò Luan chiudendo gli occhi e sentendosi stranamente meglio dopo essersi sfogato.

-mi dispiace...per tutto quello che hai passato-

-non lo hai scelto tu-

-ma nemmeno tu hai scelto di essere il figlio di Silvan. Nostra madre è stata accecata dall'odio ma io non farò lo stesso te lo prometto- Zallor strinse ancora di più quello che voleva considerare a tutti gli effetti il suo fratellino.

-non serve essere gentili con me, potete anche lasciarmi morire-

-non se ne parla proprio- protestò Zallor -senti io non ho mai voluto prendere sto fottuto trono è stata tutta un'idea di nostra madre e non volevo nemmeno combattere contro di te. Non sei Silvan anche se sei suo figlio quindi non ho nessuna intenzione di lasciarti morire, soprattutto non adesso che hai qualcuno-

-non posso odiarti se sei così però- protestò Luan e Zallor scoppiò a ridere seguito a ruota da Luan.

-pace?-

-noi non abbiamo mai combattuto seriamente- gli fece notare Luan ma comunque strinse la mano dell'altro che parve felice della sua decisione.

-sono felice che sto per avere un piccolo nipotino da viziare- ridacchiò poi ricevendo un'occhiataccia da Luan -che c'è? Sono bravo con i bambini io!-

-non farmi pensare a lui o lei per favore-

-era...quella persona che hai nominato, che credevi ti amasse...ecco è lui il padre?- chiese Zallor e Luan annuì pensando ad Hamis, Hamis che era scomparso nel nulla e non solo lo aveva lasciato con il cuore in mille pezzi ma che lo aveva anche lasciato da solo a crescere un bambino. -dov'è?-

-non lo so, gli avevo promesso che una volta che fossi diventato re lo avrei lasciato libero di fare quello che voleva. Abbiamo litigato, o meglio lui mi ha gridato contro. Avevo bisogno del suo sostegno morale per l'incoronazione quindi gli avevo chiesto di rimanere un altro giorno ma lui voleva andarsene subito. Mi ha detto che per lui ero solo il principe da soddisfare e non qualcuno da amare. Mi hanno fatto malissimo quelle parole- non capiva il perché ma gli sembrava davvero facile confidarsi con il fratello in quel momento. Come se si conoscessero da una vita e per lui era una cosa davvero strana.

-non ti meritava allora- sospirò Zallor.

-che hai?- chiese curioso Luan tossendo e Zallor fece apparire un bicchiere d'acqua dalla cucina per darlo all'altro castano.

-sono passate due settimane e io non sono ancora riuscito a parlare alla mia ragazza- sospirò Zallor pensando a Rachel che gli aveva detto di stare attento prima di salutarlo con un bacio il giorno in cui era partito per raggiungere il castello in gran segreto.

-hai una ragazza?- chiese curioso Luan che aveva tutte le intenzioni di scoprire di più.

-si, e vorrei sposarla ma non so se posso visto che non è nobile-

-Silvan ha letteralmente rapito tua madre contro il suo volere e l'ha sposata, nessuno ha fiatato quindi non vedo perché tu non possa sposare la tua ragazza che non solo ti ama ma è consenziente- gli fece notare Luan e Zallor sgranò gli occhi accorgendosi che il fratello aveva perfettamente ragione.


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