-Hamis?- Valerie lo stava guardando confusa e spaventata allo stesso tempo mentre lui con delicatezza posava la mora sulla panchina presente davanti l'ingresso della casa di Sophie e riprendeva fiato. Non aveva più nessuna forza in corpo.
-Hamis è tornato?- chiese tutta pimpante proprio Sophie uscendo dalla casa con un sorriso stampato in faccia prima di guardare sconvolta prima il moro che stava riprendendo fiato completamente sdraiato a terra e poi la ragazzina mora piena di sangue. -cos'è...cos'è successo?- chiese titubante mentre Teodor, l'unico figlio del secondogenito della donna aiutava Hamis ad alzarsi e gli passava un bicchiere d'acqua.
-stavo uscendo da un villaggio per tornare qui- iniziò a spiegare l'uomo bevendo un altro sorso d'acqua mentre Maya si guardava intorno chiedendosi dove cavolo fosse finita. Era completamente circondato dal verde quel minuscolo villaggio nel quale l'aveva portata l'uomo moro che finalmente riusciva a vedere in faccia visto che si era abbassato il cappuccio. -quando ho visto dei soldati trascinarla contro la sua volontà-
-soldati? Di chi?- chiese Henry che si era affacciato mettendosi poi affianco al figlio incrociando le braccia al petto.
-era la divisa di William- spiegò con un sospiro Hamis -qui non possono entrare vero?-
-no, a meno che non ti abbiano seguito- spiegò con calma Richard, il figlio maggiore di Sophie che li aveva raggiunti a sua volta e che aveva iniziato a mettere soggezione a Maya, quanta gente c'era in quella casa?
-erano storditi, nessuno poteva seguirmi all'inizio quindi credo che siamo al sicuro. Cosa volevano da te?- chiese poi Hamis rivolgendosi finalmente alla mora che saltò in aria per quell'improvvisa attenzione senza sapere cosa dire.
-non lo so- sussurrò. Ed era la verità, certo poteva intuire qualcosa visto che era la figlia del re ma di certo non avrebbe detto a quegli sconosciuti di essere così tanto importante.
-oh cara entra in casa, hai bisogno di cure- disse prontamente Sophie aiutandola ad alzarsi e facendo cenno a Valerie di seguirle cosa che la ragazza non si fece ripetere due volte.
-il vestito è ben fatto- sussurrò Richard.
-l'avevo notato anch'io- borbottò Hamis -appartiene minimo alla borghesia- continuò chiedendosi cosa potessero volere da una ragazzina dei soldati, sempre se quei soldati la volevano solo per loro.
-William...potrebbe...ecco...- Teodor guardò prima la porta dove la nonna e la zia erano scomparse insieme alla bella mora prima di ritornare con lo sguardo sugli altri -potrebbe volerla perché è una bella ragazza-
-stai pensando all'harem di quell'uomo?- gli chiese il padre e Teodor annuì. Era risaputo anche nei villaggi più lontani che William amava avere più compagnia femminile possibile a letto.
-avrebbero potuto trattarla con più garbo in quel caso- borbottò Hamis prima di entrare nella casa seguito dal resto degli uomini che erano rimasti fuori proprio mentre dalle scale scendevano Valerie e la mora, che aveva un vestito della prima addosso essendo più o meno della sua stessa corporatura e con le ferite guarite dalla magia di Sophie con tutte le probabilità.
-come ti senti?- le chiese Hamis e la mora gli sorrise.
-meglio, grazie mille per avermi salvata. Per un momento ho creduto che nessuno mi avrebbe aiutata- lo ringraziò lei -sono Maya comunque- si presentò a tutti e non si inventò un nome nuovo, non voleva visto che quella gente era stata così tanto gentile con lei. Doveva mentire su chi era ma poteva evitarlo di fare con il suo nome.
-è un piacere Maya, puoi fermati qui tutto il tempo che vuoi cara- disse Sophie mettendo sulla tavola le prime portate che si era impegnata a preparare da quella mattina presto.
-non vorrei dare fastidio. Non saprei come ripagarvi al momento-
-ma cosa dici! Fa sempre piacere avere qualche volto nuovo intorno. I miei nipoti e i miei figli stanno iniziando a stancarmi un po'- scherzò la donna mentre i suddetti figli e nipoti protestavano per quelle parole.
-accetto volentieri di rimanere un po' da voi- aveva il bisogno Maya di capire prima di tutto dove si trovasse e poi poteva capire come muoversi di conseguenza per tornare a palazzo dai suoi genitori e dopo quella brutta esperienza avrebbe volentieri accettato una guardia del corpo come le aveva proposto il padre tantissime di quelle volte.
-allora cara siediti a mangia insieme a noi anche perché dobbiamo assolutamente fare tutte le presentazioni- a quelle parole la mora sbiancò completamente. A quella tavola c'erano quattordici persone compresa lei, non saprebbe mai riuscita a ricordarsi i nomi di tutti quanti.
-Sophie lasciala riposare-
-oh Hamis andiamo! Hai paura che qualcuno riesca a imparare tutti i nostri nomi prima di te?- ridacchiò Richard sorridendo al moro che lo guardò male prima di nascondere il viso nel suo calice di vino. Ci aveva messo un mese buono per ricordarsi tutti i nomi e a volte faceva ancora confusione ma non era colpa sua, non era mai stato bravo ad imparare troppi nomi contemporaneamente.
-non ti preoccupare Maya se non riesci a ricordarti tutti i nostri nomi o fai confusione. Hamis si confonde ancora ed è qui con noi da diciannove anni- la rassicurò Valerie mettendosi poi una mano sul ventre gonfio che solo in quel momento Maya notò: la donna al suo fianco era incinta e quel pensiero la fece andare mentalmente alle sue due sorelline e a sua madre che poco prima che partisse tra le lacrime le aveva rivelato di essere incinta e di aver paura per il suo quarto figlio. Ophelia già mostrava pochissimi poteri e di certo non voleva che l'ultimo figlio ne avesse pochi se non addirittura zero, ovviamente sua madre non era contro quelli senza poteri ma non voleva che il figlio soffrisse proprio come aveva sofferto lo zio Luan per quella situazione. E c'era anche da considerare che poteva essere un maschio e quindi di norma scavalcare lei e le sue sorelle nella successione al trono e con pochi poteri non era davvero il caso. In quella situazione sarebbe stato mille volte meglio dare il trono ad Edward. Edward, il pensiero di suo cugino fece battere forte il cuore di Maya. Era certa che il ragazzo l'avrebbe trovata visto che come dicevano sempre i loro genitori erano gemelli mancati per quanto erano legati l'uno all'altra.
STAI LEGGENDO
Tutto e Niente
FantasyIn un mondo dove la magia fa parte della vita di tutti i giorni. Luan, principe del suo regno, è senza poteri e deve nasconderlo a tutti con l'aiuto del suo migliore amico Hamis, che è anche più del suo migliore amico.