Run away // 𝐶ℎ𝑜𝑖 𝐵𝑒𝑜𝑚𝑔𝑦𝑢

𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 1

"eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro"
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JIWOO'S POV
Misi le cuffiette, accesi la mia playlist, e mi diressi verso scuola.
C'era un bellissimo sole e un leggero vento che tirava rinfrescando il mio volto. Anche se faceva veramente caldo, amavo quelle giornate estive, sopratutto quando accompagnavo il mio tragitto verso l'edificio educativo assieme alle mie canzoni preferite, che in qualche modo mi rallegravano senza pensare alle lezioni stressanti che devo seguire succesivamente.

Poco prima di arrivare a scuola mi raggiunse la mia migliore amica  Minjeong.
Jiwoo: «Come va?»
Minj: «Uno schifo, come ogni giovedì, abbiamo due ore di matematica!» disse sbuffando.
Jiwoo: «Non me lo ricordare!»
Minj: «Prima che mi dimentichi, la Hybe ha nuovamente aperto i provini!» riprese a parlare
Jiwoo: «Ci vuoi provare?»
Minj: «Perché no? poi anche tu dovresti, pochi giorni fa hai compiuto diciotto anni quindi i tuoi non ti potranno dire niente»
Jiwoo:«Su questo hai ragione, ci proverò» risposi un po' titubante
Minj:«Quando puoi dimmelo cosi vieni a casa mia per registrare»
Jiwoo:«Oggi!»
Min:j«Ok, oggi dopo scuola»

Poco dopo arrivammo a scuola e si affianco a me il mio ragazzo. Stiamo insieme da due mesi ma piano piano mi sto affezionando a lui
Seojun: «Ciao, tesoro!»
Jiwoo: «Ciao!»
Seojun: «Di cosa stavate parlando?»
Minj: «Provini» la guardai con gli occhi spalancati.
Seojun: «Jiwoo sono il tuo ragazzo non mi devi nascondere niente»
Jiwoo: «Hai ragione! avevamo idea di fare dei provini alla Hybe»
Seojun: «Figata, so quanto ti piace ballare spero che vi accettino»
Jiwoo: «Grazie!» gli dai un bacio semplice nella guancia, e poi entrammo in classe.

Nelle noiosissime ore scolastiche non ho pensato a altro che del mio futuro provino, ma ora sono finite le ore scolastiche e la mia ansia e la voglia che la giornata di scuola finisse è terminata.

Minj: «Ok, allora io vorrei mandarli due video, uno dove ballo e poi uno dove canto secondo te va bene?» domandò mentre entrava nella suo camera da letto dopo avere salutato sua madre.
Jiwoo: «Ovvio, avrai più possibilità se mandi anche la registrazione dove canti!» dissi mentre buttavo lo zaino in un angolo e mi buttavo nel letto della mia amica.
Minj: «Ok, allora preparati!»
Jiwoo:«Ho un dubbio... ma dove balleremo?»
Minj: «Oh giusto, oggi ho chiesto alla mia insegnante di ballo se potevamo utilizzare la sala in cui facciamo le prove e lei ha accettato, ma abbiamo solo un'ora!»
Jiwoo: «Figo, andiamo!»

Iniziammo a fare i video dove ballavo una coreografia molto difficile ma che risaltava tutte le mie abilità e fece lo stesso Minjeong. Dopo quaranta minuti avevamo finito, e Minjeong si mise a registrare la sua voce.
Min: «Dovresti anche tu mandare una registrazione dove canti!»
Jiwoo: «In realtà non ho una bella voce, sono brava nel rap ma non credo di sapere fare note alte come fai tu!»
Min: «Ma che! ti ho sentita molte volte al Karaoke sei brava!»
Jiwoo: «Va bene, proverò a cantare una canzone abbastanza semplice!» e infatti è quel che ho fatto, scelsi un pezzo fattibile e cantai.
Mandammo i video all'agenzia. E prima di uscire ci mandarono un messaggio in cui ci avvisavano che tra meno di quattro ore ci potevano dare la risposta, all'inizio ero un po' incredula, quattro ore erano a dir poco poche, ma ripensando a quanto fosse grande la Hybe e quanti ci lavorano, lasciai andare via quel pensiero. Uscimmo dall'edificio e ci precipitammo al Karaoke. Li era il nostro "rifugio", ormai gli addetti di quel posto ci conoscevano meglio dei nostri genitori. Andiamo in quel posto quasi ogni giorno, ed è li che ho conosciuto la mia passione.
Cantammo per un po' e poi andammo a mangiare qualcosa, in un ristorante di passaggio.
Ci sedemmo in un tavolo e ordinammo il cibo. 

Prima che potessimo imboccare un po' di riso, i nostri telefoni squillarono contemporaneamente. Guardai negli occhi la mia amica per un po' di secondi, in cui potevo capire quello che stava pensando, e poi mi precipitai sul telefono. Minjeong triò un urlo di gioia e feci lo stesso anche io. Imbarazzate la smettemmo di urlare quando notammo che tutti ci stavano fissando.