Mi dispiace

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Cm<MARIA>correva il comandante verso di noi
Cm<c cazz è succies? stai bene?>
M<comandà aiutatemi vi prego, nun o pozz perdr p favor>
Cm<chiamo l'ambulanza>
M<Nicola..Nico..>lo reggevo sulle gambe abbracciandolo per cercare di tenerlo sveglio.

Cm<l'ambulanza ritarda, andiamo con la mia macchina.
Lo prende a mo di sposa e lo posa dietro i sedili anteriori, per poi sfrecciare in fretta e furia.

Arrivati in ospedale lo prendono in codice rosso, Nicola aveva perso i sensi. Non apriva gli occhi e piano piano stava sbiancando sempre di più. Io non riuscivo a calmarmi, poi in sala d'attesa resto abbracciata al comandante
M<perché non potevo essere normale, perché...pke tutt cos a me, si er nat normal mo nun er succies nient, stev a casa mij, ca famiglia mij, pke pke..>
Cm<Maria calmati, si risolve tutto>
M<no comandà, io li conosco quelli non scherzano>
Cm<Nicola è forte...vuoi tornare a casa?>
M<no, resto qui>
Cm<vabbene, allora resto anch'io>

Dopo ben 3 ore il dottore parla con il comandante, la faccia era preoccupata, poi si avvicina il comandante
Cm<Nicola sta male, molto male, i medici temono che non arrivi a domani mattina. Hanno detto che se vuoi vederlo sta in sala di rianimazione, lo puoi vedere tra un'ora>io lo guardavo, non ci volevo credere, sentivo le lacrime scendere da se, avrei voluto urlare, ma tutto quello che riuscivo ad esprimere era solo hn vuoto di emozioni.
Cm<mi dispiace..>
M<non si puo fare niente?>
Cm<il dottore ha detto che hanno rimosso i proiettili ma avevano colpito un polmone, e una parte del cuore, ha perso molto sangue e non credono possa sopravvivere>
M<mh>
Cm<vuoi qualcosa da bere?>
M<no grazie>
Cm<dai, offro io, una cioccolata calda?>decido di accettare, poi aspetto il momento per vederlo.

Dtt<è pronta?>
M<si>
Dtt<prego>
Entro nella stanza, era silenziosa, a fare rumore era solo le macchine che lo reggevano, lui aveva gli occhi schiusi, immobile sul letto sotto le lenzuola bianche.
Un'improvvisa valanga di ricordi mi scorre davanti agli occhi, non ci potevo credere, parte della mia vita stava volando via come cenere al vento ed io non potevo fare nulla. Gli bacio la guancia, e sorriso accarezzando il volto gelido del ragazzo, so già che non riuscirò a lasciarlo andare.

SA
un po sad eh? scommetto che non ve lo aspettavate ahah.💛

Nun m pozz annammuràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora