il mio piccolo fiore di Chernobyl

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M<dovevi lasciarmi andare>dico posando il mezzo sul cavalletto di ferro e raggiungendo il muretto che mi divideva dagli scogli
N<e lasciare che facessero qualcosa?no>dice raggiungendomi
M<ti rimangi anche le parole?>
N<non mi rimangio le parole, tu lo sai bene quanto ci tengo a te e che nessuno deve toccarti>
M<questa frase quante volte la sento>
N<la mia non la senti solo, l'hai anche vissuta e lo sai>si siede sul muretto, mentre io respiro l'aria del mare
N<forse non divevo dirti quelle cose..>
M<io ho aperto troppo la bocca>
N<no, avevi ragione. Nessuno sceglie di nascere nel contesto che si trova>annuisco.

...
Dopo 10 minuti di silenzio e sguardi, scende dal muretto e mi si avvicina, abbracciandomi la vita da dietro e poggiando la testa tra il collo e la spalla destra.
Per un attimo ho sentito di nuovo quella sensazione di formicolio alla pancia, il mio respiro rallentava sempre di più e un sorriso compare sul mio volto senza neanche farmene accorgere.
N<sapevo che i piccoli gesti ti piacevano ancora>sussurra vicino l'orecchio
N<ricordi la canzone che ti dedicai quella notte a San Lorenzo dopo il litigio di 2 anni fa?>
M<mhh me ne hai dedicate tante hahah>
N<quella che fa...vieni con me, la strada giusta la troviamo solo quando ci perdiamo e restiamo da soli..>
M<ah si, fiori di Chernobyl>
N<esatto>
M<beh, quella canzone ci rappresenta>
N<non te l'avrei mai dedicata se no>
M<beh hahahah>
N< il mio piccolo fiore di Chernobyl> sorrido rivivendo quella scena come se fosse appena successa, il periodo più bello e brutto della mia vita.

..
M<andiamo nel nostro posto?>
N<te lo ricordi ancora?>
M<come posso dimenticarlo>saliamo sui motorini e raggiungiamo il posto.

Nun m pozz annammuràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora