29. Ricordi, Parte 1

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Il signor Eiko osservava la pioggia battente scandire il suo ritmo sull'asfalto fuori dalla finestra del salone di casa. Maho, la sua nipotina, riposava al piano di sopra dopo una faticosa giornata di scuola, serena. Al contrario dei suoi pensieri dell'anziano.

Quelli, infatti, erano appesantiti come gli steli dei fiori fradici e piegati dall'acqua piovana nell'orto fuori dall'abitazione.

L'uomo era intento e ricordare ciò che era successo pochi giorni prima, e nel mentre le sue rughe parevano inspessirsi e scavare ancora più in profondità nella pelle grinzosa, segnata dall'età.

Quelle due figure in smoking erano apparse sul vialetto al di là della staccionata, ingrigite dalla penombra del sole sopra le loro teste. Eiko le stava aspettando. Aveva stretto un accordo con loro, in nome del suo passato nell'organizzazione di cui faceva parte, quando era giovane.

Julian Williamson e Asakura Junpei, sicari di Akiko Osaka, erano stati puntuali e, soprattutto, precisi.

Non appena aveva distinto le loro presenze dalla finestra, Hanae Karakura, una delle Anime della Luce, si era fiondata dinanzi a quei due come un cane da guardia. L'ex militare del Jietai era rimasta accanto a Eiko e Maho quando Shoko e Saori erano partiti alla volta di Nagoya, in modo da proteggerli da possibili agguati o pericoli.

"Riconosco il tuo volto, sei Julian Williamson, l'uomo che attentò alla mia vita quando incontrai Shoko-san!" Aveva ringhiato la prestante donna, mostrando i denti e gli occhi feroci senza fronzoli. Era armata solo di un coltello celato sotto il pantalone stretto che metteva in mostra le sue gambe toniche, ma non appariva per nulla spaventata.

Era una vera combattente, aveva pensato Eiko. Prima di metterla a tacere con un taser alle spalle.

Hanae, con un urlo di sorpresa, era crollata al suolo, biascicando debolmente sulle labbra un "perché?"

Dopodiché, aveva perso i sensi. Era stata tradita da colui che stava proteggendo.

Julian, i lunghissimi capelli biondi svolazzanti intorno al volto oblungo, si era esposto in un ghigno malizioso, e aveva fissato Eiko con soddisfazione.

Junpei, al contrario, era rimasto impassibile, limitandosi ad accendersi una sigaretta e scrutare il cielo.

"A breve verrà un temporale." Aveva presagito.

"Come promesso, per ora non toccheremo Maho-chan, così da onorare il nostro accordo e il tuo passato con Teary Spiral, Eiko Kuragi." Le parole di Julian erano state come sempre sibilanti, melliflue nel tono. "Ci limiteremo a prendere in custodia Hanae Karakura, l'Anima del Tempo. Le abilità di Maho-chan dopotutto non si sono risvegliate ancora, e sono le più... problematiche."

"Quanto parli." si era lamentato Junpei, in tono strascicato. "Speriamo almeno che il piano di Akiko-sama a Nagoya vada a buon fine, così non avremo compiuto questo viaggio a vuoto."

"L'importante è che Maho abbia tempo per prepararsi bene ad accogliere il suo potere assopito." aveva ribadito Eiko. "Ora come ora, ha solo bisogno di pace."

"Torneremo a reclamarla quando sarà il momento. Tranquillo, Akiko non le farà del male. Non dimentichiamo i nostri alleati. Lei saprà bene come usarla." aveva concluso Julian, altezzoso.

Così, i due sicari si erano dileguati, Hanae priva di sensi sulla spalla di Junpei.

Eiko era rimasto solo, a fissare il cielo. Lo stesso che ora, seppur plumbeo rispetto ad allora, scrutava con apprensione negli occhi rugosi.

"Chissà cosa succederà adesso che Akiko è stata fermata." Aveva percepito il suo indebolimento, insieme a quello di Shoko Satomi, fin da lì. Per chiunque fosse legato un minimo al Mondo Spirituale era stato un evento impossibile da ignorare.

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