Capitolo 22

1.2K 67 184
                                    

T/n pov.

Ho seriamente fatto quella domanda?

Cosa mi è passato per la testa?

La cosa peggiore è che non mi ha risposto.

Onestamente mi aspettavo una risposta del tipo "Fiona versione orco".

Mi viene voglia di sbattere la testa contro un muro, fino a farla esplorare.

Sono sveglia da mezz'ora e non ho il coraggio di uscire da questa stanza.
Non voglio incontrare Bakugo.
Si sveglia sempre all'alba, sicuramente starà in cucina.

Sistemo il letto, poi mi vesto in fretta, indosso le scarpe e silenziosamente esco dalla stanza.

Do un'occhiata fuori...
Non c'è nessuno.

Percorro tutto il corridoio fino alla porta d'ingresso. Faccio per aprire la porta...

Tanaka: che fai?

La voce di Tanaka mi fa sussultare.

T/n: vado via.

Chiudo subito la conversazione, apro la porta e di corsa esco dalla villa.

Tornerò quando Bakugo starà a lavoro. Tanto inizio a lavorare a mezzogiorno. Devo solo cucinare il pranzo e la cena.

Spero di non vedere Bakugo oggi.

Sarebbe troppo imbarazzante.

Troppo.

Decisamente.

Cammino per le strade di Tokyo senza sapere dove andare. Sono appena uscita di casa, dovevo darmi una sistemata.
Il mio passo è abbastanza veloce. Sono nervosa e non riesco a rallentare.

Per ammazzare il tempo entro in un negozio di giocattoli. Oggi è il compleanno di Yuki...
Esco dal negozio con il regalo in mano. Lancio un'occhiata alle mie spalle prima di andare a sbattere contro il torace di qualcuno.

L'universo mi sta prendendo per il culo.

Dannazione, questa città è gigante e piena di persone, perché devo trovarmi Bakugo di fronte?

O meglio dire Dinamight.

Indossa il costume da hero.

Il biondo afferra le mie mani per evitarmi una caduta e inarca il sopracciglio sinistro.

Baku: dove va così di corsa?

Le sue labbra si arricciano in un modo che trovo davvero sexy e allo stesso tempo carino. Mi tiro uno schiaffo mentalmente quando mi rendo conto di essermi imbambolata.

T/n: a lavoro.

Indietreggio di qualche passo, in modo da non essere più vicina al suo corpo scolpito. Lascio scorrere i miei occhi lungo tutto il suo fisico. Le gambe lunghe e le sue spalle gli conferiscono un aspetto rassicurante e contemporaneamente minaccioso.
Per non parlare degli occhi...

Mio Dio.

Lui continua a guardarmi con un'espressione confusa.

Baku: sicura di stare bene, T/c?

T/n: sicura. Adesso devo andare. Ciao.

Lo saluto con la mano e lo supero di corsa, allontanandomi da lui.

Visto che si trova qui andrò a casa sua.

Prendo un taxi.

Alzo la mano destra, per attirare l'attenzione.

𝓞𝓹𝓹𝓸𝓼𝓲𝓽𝓮 〖Bakugoxreader〗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora