Una giovane studentessa universitaria di nome
(t/n) è costretta a trovarsi un lavoro per mantenersi. Il suo più grande sogno è quello di aprire un ristorante giapponese.
Il destino la porta a bussare alla porta di una grande villa, dove il suo prop...
Haruna: aah che bello, stiamo in uno dei club più esclusivi della città
T/n: Perché mi hai fatto vestire così? La gonna è troppo corta.
Indosso un abito nero, aderente, corto, con monospalla. Sopra indosso, una giacca nera in pelle.
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(questo è il vestito. Se non vi piace, potete anche cambiarlo)
Haruna: avresti voluto mettere la tuta? Ricordati, che questo è dell'ultima collezione Haruna, primavera, estate.
T/n: guardala!
In fondo alla sala, vicino ad un tavolo, vedo Yukiko, scherzare con uomini di all'incirca quarant'anni.
Haruna: e chi sono quelli?
T/n: basta. Io la uccido! Forza andiamo...
Haruna: T/n, ferma! Vieni con me.
T/n: guarda che si è messa. È mezza nuda! Da un'impressione sbagliata.
Haruna, mi prende per un braccio, e mi porta vicino al bancone del bar, e iniziamo a spiare Yukiko.
T/n: quell'uomo potrebbe essere suo padre...
Haruna: ODDIO! KIRISHIMA
T/n: chi?
Haruna: non deve vedermi qua
T/n: di che parli?
Haruna: kirishima, è il ragazzo che mi ha dato il biglietto da visita. L'ho visto passare.
T/n: vacci a parlare
Haruna: sei pazza? Che figura ci faccio, se mi vede vestita così, in questo locale?
T/n: Non lo avevi definito "il più bel club di questa città" Haruna...
Haruna: si, è un bel locale ma, con il tempo, si è guadagnato una cattiva reputazione. Gli uomini ricchi, vengono qui esclusivamente per le ragazze.
T/n: che cosa? SI PUÒ SAPERE DOVE MI HAI PORTATA? Ahh qui dentro si muore, mi devo togliere questa giacca.
Haruna: tutti gli scapoli d'oro della città, vengono qui a divertirsi, e le donne danno loro la caccia. Si conoscono, si scambiano i numeri e si organizzano per uscire.
T/n: bhe, questo è il mondo di Kirishima
Haruna: come ti viene in mente una cosa del genere? Siamo rimasti bloccati in una porta girevole. È stata una circostanza casuale. Possiamo dire, che sia stato il destino ad unirci.
