Capitolo 4

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-perché sto facendo la strada con voi?- borbottò Erika guardando male Lisa e Ben con i quali stava camminando per le strade di Grandwell alla fine delle lezioni. Quel pomeriggio non c'erano stati i laboratori e per questo stavano tornando a casa prima.

-perché non conosci la strada per arrivare al quartiere del nostro branco- le spiegò Lisa sorridendole -la prossima volta che mi lasciate da sola con fiocchetto vi ammazzo- aggiunse poi sorridendo e Ben sbuffò.

-io non ho fatto niente, è stato il rosso ad importunarmi oggi- borbottò Erika stringendosi le braccia intorno al corpo visto che iniziava a sentire un po' di freddo.

-tieni- le disse Ben notando i suoi brividi e passandole la sua felpa. Erika lo guardò confusa per un po' non volendo accettare la felpa e Ben alzò gli occhi al cielo -non ci sto provando con te, mi piace il cazzo- ringhiò e Erika ridacchiò e accettò la felpa calda del rosso continuando a camminare insieme a loro.

-oh eccovi finalmente! Stasera c'è la luna piena- Erika guardò curiosa l'uomo castano con un enorme cicatrice sul volto che li stava guardando arrabbiato-

-Richard abbiamo finito adesso da scuola- disse sospirando Ben -non potevamo arrivare prima, anzi devi ringraziare che non avevamo laboratori oggi-

-tu devi essere Erika- aggiunse Richard ignorando quello che aveva detto Ben e osservano la bionda con attenzione -quando è arrivata Jean credevo che ti saresti presentata insieme a lei ma invece sei andata dritta a scuola. Sono Richard l'alpha- si presentò l'uomo e Erika annuì, l'aveva intuito non solo da come l'uomo si era posto ma anche perché quella cicatrice poteva indicare solo una cosa e cioè che aveva combattuto con un altro lupo per ottenere quel ruolo.

-e anche mio padre- sospirò Lisa che non voleva nascondere quella cosa alla ragazza visto che quando era successo con altri nuovi arrivati che si erano arrabbiati con lei per non averle detto niente di suo padre.

-questo non è importante tesoro. Comunque vi consiglio a tutti e tre di tornare nelle vostre abitazioni prima del buio- e il castano guardò il cielo che si stava poco alla volta oscurando -non voglio che vi troviate fuori casa con la luna piena e non sotto controllo. Erika la tua casa è la prima del secondo vicolo a destra- aggiunse ancora indicando una direzione alla bionda che annuì e che salutò gli altri con la mano, ridando la felpa a Ben, e si incamminò verso quella che sarebbe diventata la sua casa per un periodo di tempo ancora da determinare.

-oh eccoti- Jean l'accolse con quelle parole nella loro nuova casa a due piani e Erika la ignorò completamente buttando lo zaino a terra e andando a spalmarsi sul divano -com'è andata?-

-un coglione mi ha chiamata cespuglio, non mi piace sto posto ma almeno a scuola anche gli umani sanno che esistiamo quindi non dobbiamo avere comportamenti fin troppo normali- riassunse velocemente la bionda togliendosi anche gli anfibi per stare più comoda.

-e i lupi come sono? Richard mi ha detto che ci sono sua figlia e un altro ragazzo in classe con te-

-avevano scambiato un'umana arrivata oggi per me visto che come ben sai non ho minimamente l'aspetto di un lupo. Poi si sono accorti dell'errore e mi hanno parlato ma come hai detto tu non ho la minima intenzione di fare amicizia con qualcuno a prescindere che sai un lupo o umano-

-hai incontrato qualche vampiro?- chiese Jean alla figlia dopo aver sospirato per le parole della ragazza.

-che io sappia no, ma da quanto ho capito dovrebbero esserci-

-vai a metterti qualcosa di comodo rispetto a quel vestito, e togliti anche quel coso dalle labbra- Erika alzò gli occhi al cielo.

-lo sai che mi piace il rossetto nero e poi voglio uscire-

-c'è la luna piena Erika-

-lo so- ringhiò lei -ma io non mi trasformo in lupo come tutti voi con la maledetta luna quindi posso uscire- concluse lei alzandosi e andando verso la sua camera dove sua madre aveva già fortunatamente sistemato la sua valigia e la ragazza cercò qualcosa di carino da mettersi per uscire quella sera, non sarebbe rimasta li a non fare niente per colpa di una maledetta luna piena.

-Erika vuoi farci cacciare prima del dovuto?-

-oh andiamo tutti saranno rinchiusi in casa e nessuno mi vedrà uscire. Voglio solo passare una serata diversamente come ho fatto anche nelle altre città senza che nessuno si accorgesse di niente-

-basta che non dissangui nessuno- concesse alla fine Jean pensando che forse un po' di divertimento avrebbe fatto bene alla ragazza. E anche a farla calmare un po'.

Erika sorrise, sarebbe uscita anche senza il consenso della madre, e prese velocemente una minigonna e un maglioncino. Faceva troppo freddo per uscire scollata ma non avrebbe mai rinunciato a una delle sue minigonne quindi un maglioncino era l'ottimo compromesso per quelle temperature.

Si preparò velocemente, non curandosi di sistemare i capelli visto che sarebbe stato davvero inutile con seriamente il cespuglio che si trovava al posto dei capelli e poi tornò verso il soggiorno dove aveva lasciato i suoi anfibi e sentì chiaramente lo sguardo indagatore della madre su di lei: non approvava la minigonna sicuramente. Erika non le disse niente ma si allacciò gli anfibi prima di ritornare nella sua camera e aprire la finestra per poter uscire da li e poi rientrare senza aprire la porta di casa e quindi essere più visibile agli occhi degli altri del branco. Ci si mettevano già i suoi capelli biondi a essere un faro nella notte e lei e sua madre erano appena arrivate in quella città quindi non voleva far immediatamente vedere di essere strana a non trasformarsi con la luna piena.

-sta attenta- borbottò Jean facendo capolino dalla porta della sua camera proprio mentre Erika stava uscendo dalla finestra.

-io sto sempre attenta- sorrise Erika lasciandosi cadere giù per poi iniziare a correre verso quello che aveva individuato come il centro della città, una volta li avrebbe cercato un posto dove andare a divertirsi.


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