Capitolo 11

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-è una settimana che sei strana- Raphael sorrise a Erika che era seduta al suo fianco nel giardino della scuola. Kaeya era stato trattenuto dal professor Maurice per non si sa cosa e i due se ne erano andati in giardino per aspettarlo.

-in che senso?-

-be' quando siamo solo noi tre con nessuno che ci guarda sei tranquilla e baci tranquillamente Kaeya come il primo giorno mentre se c'è anche solo una persona in giro inizi ad essere distante. Non credere che lui non se ne sia accorto-

-scusate è che...mi hanno messo ansia- sussurrò Erika chiudendo gli occhi per un momento.

-chi?- chiese confuso Raphael che non aveva visto la ragazza parlare con nessun altro oltre che con loro due.

-Ben e Lisa-

-e tu che ci parli a fare con i licantropi?- sbottò Raphael che già si era innervosito nel sentire il nome dello stronzo che lo aveva distrutto e con il quale non parlava da una settimana buona.

-perché lo sono anch'io- rivelò la ragazza un po' timorosa della reazione del biondo al suo fianco.

-sei un...aspetta quindi non è Leonora che...-

-no, tutti quanti hanno pensato a lei e non a me a quanto pare e vi capisco. Lisa e Ben mi hanno...mi hanno stressata sul fatto che Kaeya era un vampiro e che non potevo starci insieme, che rischiavo. È per questo che quando c'è gente intorno sono così rigida-

-e tu? Cosa pensi?-

-io vorrei solamente poter baciare il mio ragazzo senza che qualcuno inizi a sbottare perché lui è un vampiro e io un licantropo- rispose sinceramente Erika con un sorriso triste sulle labbra. Finalmente capiva i suoi genitori. -e tu, che ne pensi di me adesso?-

-penso che sono stronzi- le rispose Raphael sorridendole felice di aver trovato qualcuno che la pensava esattamente come lui -la penso come te. Non importa quello che siamo l'importante che ci sia amore-

-sei la prima persona che lo dice- sussurrò Erika quasi con le lacrime agli occhi e abbracciando di slancio il biondo che le sorrise.

-so perfettamente che non tutti la pensano così e fa male perché si potrebbe andare avanti invece di rimanere fissi nel passato ma non lo vogliono capire- continuò Raphael per poi sorridere a Kaeya che li stava raggiungendo con una faccia da funerale. -quale punizione ti ha dato questa volta?-

-sei un licantropo?- Kaeya ignorò completamente il suo migliore amico rivolgendosi alla sua ragazza che lo guardò confusa prima di annuire.

-perché lo chiedi?-

-sono un vampiro-

-lo so-

-e non hai pensato che anch'io volessi saperlo di essermi messo con un mostro? L'ho dovuto scoprire dal professor Maurice!-

-volevo solo capire quando dirtelo!-

-è finita-

-cosa?- quasi urlò Erika alzandosi di colpo mentre Raphael osservava il suo migliore amico sconvolto.

-Erika cazzo apparteniamo a due mondi completamente diversi! Non possiamo stare insieme per non parlare che i nostri due gruppi lo sanno e stanno già progettando di dividerci. Maurice mi ha chiamato oggi proprio perché voleva che ci lasciassimo immediatamente e io sono d'accordo con lui- Erika a quelle parole aveva già le lacrime agli occhi e non aggiunse altro prima di tirare uno schiaffo sulla guancia del moro e andarsene.

-Kaeya!- protestò Raphael guardando male il suo migliore amico.

-non dire una parola- sibilò lui -io non volevo ma me lo hanno imposto sia il fottuto Alpha dei lupi che è qui che il nostro capo- rivelò il moro sospirando -se lo avessi scoperto prima forse sarei stato d'accordo con loro ma adesso amo troppo Erika per volerla lasciare solo perché è un licantropo-

-andate contro di loro se vi amate. Non la ferire- sospirò Raphael incrociando le braccia al petto.

-tu non hai capito! Ci esiliano se non rispettiamo il loro volere e non troveremo casa da nessun'altra parte-

-ma non trattarla così male! Dille la verità, era distrutta!-

-andiamo a casa ti prego non sopporto più di stare qui- non gli rispose Kaeya e i due si incamminarono verso il cimitero in completo silenzio mentre Raphael si sentiva male per Erika ma da una parte era anche felice per lei. Almeno la bionda era ricambiata mentre Ben per lui non provava realmente niente per lui.

-ehi vampiro- Kaeya e Raphael si girarono in direzione di Gregor che stava sorridendo loro.

-ecco il coglione dal quale ti fari trattare come un giocattolo- borbottò Kaeya in direzione del suo migliore amico che sospirò.

-lasciami stare-

-tu critichi me io critico te. Non ti puoi far scopare da quel coglione stronzo solo perché l'altro coglione che ami ti ha ferito. Non fai un danno a lui ma a te stesso- concluse Kaeya guardando male Gregor che stava aspettando che Raphael si avvicinasse a lui.

-è una mia scelta, ormai lo sai che non mi importa di niente. Tu parla con Erika a cuore aperto okay? Non voglio vedervi soffrire entrambi-

-le parlerò, con calma e solo noi due da soli- concesse Kaeya e Raphael gli sorrise prima di avvicinarsi a Gregor che lo prese per un braccio e lo trascinò in casa sua, che era quella dietro la macelleria nella quale lavorava, prima di baciarlo con foga e iniziare a togliergli i vestiti. Raphael non era tanto contento di quella situazione ma quando gli si era parata davanti la possibilità di poter dimenticare Ben, anche solo per poco tempo, aveva accettato la proposta di Gregor. Il problema era che la maggior parte delle volte quando faceva sesso con l'uomo pensava a Ben e la cosa non andava proprio bene.

-il tuo amico sembra volermi uccidere- gli ringhiò sulle sue labbra l'uomo prima di buttarlo di peso sul suo letto e Raphael sospirò.

-sai che ai vampiri è vietato uccidere gli umani non lo farà mai. E poi rispetta il mio volere- concluse il ragazzo chiudendo gli occhi per prendere un respiro profondo e prepararsi mentalmente non pensare a Ben anche se la cosa non gli stava per niente riuscendo bene.

-meglio per lui-


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