Capitolo 18

329 32 1
                                    

Jean stava guardando sconvolta l'uomo biondo che era accanto a quello che aveva identificato come il capo dei vampiri. Erano passati anni ma mai si sarebbe dimenticata il volto di Alfred. Alfred era a Grandwell da chissà quanti anni e lei ci era finita li per caso. Perché la fortuna non li aveva riuniti prima? Il vampiro sembrava ancora non essersi accorto della sua presenza e Jean se ne approfittò per osservarlo ancora un po' notando come ovviamente non fosse cambiato minimamente di una virgola nonostante tutti gli anni passati.

-Richard finiamola con questa messa in scena- disse il capo dei vampiri distogliendo momentaneamente l'attenzione di Jean da Alfred.

-io non nascondo uno dei tuoi vampiri l'ho già detto. Siete voi che avete preso uno dei nostri lupi per ripicca-

-non abbiamo preso proprio nessuno-

-eppure la ragazza è scomparsa di notte- disse Maurice che era affianco ai licantropi come suo solito e guardava male i vampiri -potevate tranquillamente rapirla facilmente con il favore delle tenebre per poi ricattarci ma ve lo abbiamo detto non abbiamo il vostro ragazzo. Sarà scappato-

-mio figlio non scapperebbe mai- e Jean si sorprese di sentire quelle parole proprio da Alfred. Avevano rapito i gemelli. Qualcuno che era a conoscenza del loro segreto?

-Alfred fa parlare me- lo bloccò il capo dei vampiri guardando furente Maurice -prima di tutto umano non capisco perché tu sia così vicino ai lupi e secondo non rapiremmo mai un lupo sapendo le regole-

-lo stesso vale per noi- parlò Jean che vide Alfred sgranare gli occhi nel riconoscerla -sapendo le regole non rapiremmo mai un vampiro. È qualcun altro che ci vuole far litigare- continuò la donna -per quanto mia figlia sia una molto propensa al non rispettare le regole non scapperebbe mai di casa, non quando c'è un problema del genere in giro-

-e chi allora Jean- disse Richard guardando la donna perplesso -sono stati i vampiri!-

-FERMI- un urlo fece girare tutti i presenti verso la direzione dalla quale era stato lanciato e Jean sospirò di sollievo nel vedere la figlia viva e vegeta arrivare con altri quattro ragazzi.

-cosa?- chiese confuso il capo dei vampiri -che ci fate voi insieme?-

-padre- disse Lisa avvicinandosi all'alpha -io, Ben e Kaeya li abbiamo trovati e sappiamo chi li ha rapiti-

-che cosa? Non sono stati i vampiri?-

-no Richard- parlò Erika sorridendo alla madre per rassicurala -io e Raphael ci siamo trovati in cella insieme e hanno fatto degli esperimenti su di noi-

-che esperimenti?- chiese Alfred osservando il figlio per assicurarsi che stesse bene visto che c'era stata anche una luna piena nel mezzo della sua prigionia.

-ci hanno invertito il sangue- rispose proprio Raphael -ma non ha funzionato per fortuna-

-è imperdonabile una cosa del genere- Richard guardò verso il capo dei vampiri che come lui era adirato -qualcuno ha tentato di farci andare in guerra e non la passerà liscia. I nomi ora!-

-io ne ho aggredito uno- disse Ben mostrando la sua mano -l'ho dovuto fare per poterli salvare, è Gregor della macelleria-

-eri giustificato Ben, gli altri nomi?- chiese ancora Richard -non credo minimamente che ci sia una sola persona dietro tutto questo-

-Maurice- disse Kaeya che era arrivato proprio dietro quest'ultimo che era sbiancato -che ha anche rapito Erika mentendo sul fatto che l'aveva vista uscire dal suo studio- continuò il moro tenendolo fermo per far si che non scappasse.

-tu- ringhiò Richard livido di rabbia -andatevi a riposare ragazzi avete fatto più del dovuto- aggiunse poi e Jean non ci pensò due volte prima di correre dalla figlia e di abbracciarla felice di vederla viva e vegeta.

-mamma sto bene- sussurrò Erika felice di vedere che nessuno stava prestando troppa attenzione a loro.

-stai bene?- chiese la donna allentando leggermente l'abbraccio e lanciando uno sguardo veloce a Raphael e Alfred che stavano parlottando a bassissima voce tra loro.

-si, i loro esperimenti non hanno funzionato quindi a parte un po' di stanchezza per via della luna piena e della corsa che abbiamo fatto per tornare qui in tempo stiamo bene. Tutti e due- aggiunse lei guardando la madre con un sorrisetto.

-cos...-

-io no ma lui si con la luna. Lo abbiamo capito così- spiegò la ragazza guardando anche lei verso Raphael che stava annuendo alle parole dell'uomo che Erika ipotizzava potesse essere il padre.

-devo parlare anche con loro- disse Jean osservandoli con insistenza -è assurdo come siamo arrivate fin qui-

-Ra- chiamò ad alta voce Erika sotto lo sguardo sconvolto della madre ma la gente era troppo presa a capire cosa sarebbe successo a Maurice e agli altri che avevano partecipato a quel rapimento per prestare attenzione a loro. -venite- aggiunse incamminandosi verso casa e Raphael le sorrise seguendola mentre Alfred e Jean si guardarono preoccupati prima di seguirli.

-ora possiamo parlare- disse felice Erika una volta entrata in casa con Jean che aveva chiuso la porta alle sue spalle. Stava per rimproverare la figlia per la cazzata che aveva fatto nel portarli tutti li ma non fece in tempo visto che Alfred la prese per la vita baciandola con foga.

-adesso siamo tutti insieme- disse Raphael felice alla gemella che annuì -non possono più dividerci-

-anche se non potremo mai amare chi vogliamo- aggiunse Erika rabbuiandosi immediatamente.

-faremo cambiare idea a tutti- disse Alfred tenendo Jean attaccata a lui da un fianco -siamo la prova che una cosa del genere può durare e lotteremo per far si che Grandwell sia una città dove poter vivere bene amando chi si vuole-

-la fai facile papà! Erika mi ha detto che è stata controllata a vista solo perché fidanzata con Kaeya-

-stai con Kaeya?- chiese confuso Alfred alla figlia che annuì avendo capito che l'uomo conosceva il suo ragazzo -sicura?-

-che c'è che non va?- protestò Erika.

-è solo che...-

-papà è serio, credimi- lo rassicurò Raphael -e io sto con Ben che è il lupo dai capelli rossi che stava con noi prima- spiegò il ragazzo incrociando le braccia al petto ma giusto per pochi secondi visto che la madre era andata ad abbracciarlo felice di averlo nuovamente accanto. Avrebbero sistemato tutto, ne era sicura.


Il nostro brancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora