Capitolo 15

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-sei letteralmente distrutto- sussurrò Erika controllando attentamente Raphael che aveva il volto bianco cadaverico da quella mattina.

-lo so-

-il mio sangue non ti sta facendo per niente bene-

-non è il tuo sangue Erika- la corresse il biondo. Ormai ogni giorno da quando erano rinchiusi insieme in quella cella Maurice e Gregor scambiavano loro il sangue, i due ragazzi avevano capito che volevano cercare di far invertire il loro essere ma non ci stavano minimamente riuscendo. Solo Raphael sembrava provato dalla cosa.

-no? E allora cosa?-

-la luna- sussurrò lui guardando in direzione delle sbarre dove un po' di luce lunare iniziava ad entrare -non capisco in realtà perché tu non stai male visto che sei un lupo-

-luna? C'è la luna piena?- chiese sconvolta la ragazza alzandosi di colpo e notando che realmente stava spuntando la luna piena.

-si, sei un lupo perché non conti quando c'è la luna piena?- domandò Raphael per poi chiudere gli occhi cercando di bloccare la trasformazione che ormai sentiva imminente. Non voleva che succedesse in quel modo, non con Erika nella sua stessa cella.

-ecco è complicato. Ma perché stai male per la luna? Sei un vampiro quindi per forza il mio sangue ti sta...-ma le parole della ragazza si bloccarono di colpo quando vide il corpo di Raphael trasformarsi in un enorme lupo biondo. Il lupo alzò i suoi occhi azzurri tristi per osservarla quasi sconfitto e si rannicchiò ancora di più. Erika si sentì in colpa per tutto quello e si risedette accanto al ragazzo, ora lupo, per poi fargli cenno di avvicinarsi a lei. Raphael lo fece poggiando la testa sulle gambe incrociate della ragazza mentre lei iniziava ad accarezzargli il pelo folto. Non si sarebbe trasformata solo per fare scena davanti all'altro, poteva dare la colpa a quelle iniezioni di sangue.

Rimasero entrambi in quella posizione per tutta la notte e la mattina successiva Rapheal era tornato umano e stava osservano il volto di Erika confuso.

-come stai?- chiese la ragazza notando anche come al biondo fosse cresciuta la barba e doveva ammettere che stava veramente bene.

-come al solito. Ho troppi dolori, posso restare così per un po'?- chiese speranzoso in direzione della ragazza che annuì.

-aspetta un attimo in che senso come al solito? È stato il mio sangue!-

-no Erika te l'ho detto- sospirò Raphael, doveva parlare la ragazza non poteva rimandare oltre ormai -io...sono dalla nascita per metà licantropo e ogni volta che c'è la luna piena mi trasformo per non parlare del fatto che mi devo fare la barba ogni giorno visto che mi crescono i peli come se non ci fosse un domani- il ragazzo chiuse gli occhi un momento prima di riaprirli credendo di trovare orrore negli occhi dell'altra invece la ragazza lo stava guardando sorpresa.

-anch'io- sussurrò lei.

-cosa?-

-lo sono anch'io. Io...non mi sono trasformata ieri perché sono per metà vampiro- rivelò Erika. Prima non voleva ma adesso che era a conoscenza della verità su Raphael non voleva mentirgli.

-quindi quello che stanno cercando di fare su di noi è inutile perché lo siamo già- sussurrò Raphael alzandosi piano dalle gambe di Erika che annuì felice di aver trovato qualcun altro come lei.

-i tuoi genitori stanno ancora insieme?- chiese poi la ragazza curiosa.

-no- sospirò Raphael -nel senso si amano di questo ne sono certo ma non si vedono da anni. I tuoi?-

-idem. Io e mia madre abbiamo girato tantissimo ma nessuno ci voleva alla fine visto che io facevo sempre uscire la mia parte di vampiro, all'inizio era involontario poi ho iniziato a farlo perché mi sentivo incatenata ma ho solo peggiorato la situazione. Finalmente credevo di aver trovato il mio posto ma anche qui non mi accettano per quello che sono-

-io devo far finta di avere impegni ogni volta che c'è la luna piena per non mettere in pericolo mio padre. Lui si è spostato con me fino a quando non ha trovato questo posto ormai anni fa-

-sei in contatto con tua madre? Io mio padre non l'ho mai visto e non ci ho mai parlato- chiese Erika curiosa. Aveva davvero tante cose in comune loro due e non le dispiaceva come cosa.

-no, non so dove siano e ogni tanto mi da fastidio come cosa ma non posso farci niente-

-hai usato il plurale?- Erika era davvero confusa della sue parole, chi altro non vedeva oltre sua madre Raphael?

-ah si- se possibile lo sguardo di Raphael si fece ancora più cupo -ho una gemella che sta con mia madre, non ho visto nemmeno lei in tutti questi anni- Erika rimase ad osservare attentamente Raphael per un bel po' dopo quelle parole notando soprattutto gli occhi azzurri e i capelli biondissimi identici entrambi ai suoi.

-sei nato il venti aprile?- si decise a chiedere Erika e quasi sorrise quando vide lo sguardo sbigottito dell'altro.

-come lo sai?- Erika non resistette più e scoppiò a piangere davanti a lui prima di fiondarsi tre le sue braccia stingendolo forte, non voleva staccarsi da lui per nessuna ragione al mondo. -Erika?-

-ho un gemello- disse tra i singhiozzi lei -e sono nata il venti aprile- continuò mentre anche Raphael realizzava appieno quello che entrambi avevano appena scoperto e strinse la ragazza a se.

-non ci credo che sei tu-

-abbiamo gli stessi colori, mi sembrava stano che ci fosse qualcun altro pazzo come i nostri genitori- sorrise Erika una volta calmata ma ancora tra le braccia di Raphael.

-noi due letteralmente- sorrise Raphael pensando a come lui e la gemella si erano innamorati di due tizi che erano del gruppo opposto a quello dove si trovavano al momento.

-aspetta un attimo. Se noi due ci siamo incontrati significa che anche i nostri genitori si incontreranno prima o poi e probabilmente molto presto visto che i vampiri stanno accusando i licantropi della tua scomparsa- pensò Erika -forse si sono anche già incontrati-

-dobbiamo uscire di qui, e velocemente, ma come?-


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